Mercati, obbligazioni: boom di emissioni in settimana

In questa fase di mercato in cui dalla Fed non arrivano particolari segnali di “market mover”, è invece la Bce a mantenere alta la tensione sui tassi, con commenti e dichiarazioni dei vari esponenti del board che hanno raffreddato le aspettative d’interventi meno incisivi, come un rialzo dello 0,25% piuttosto che della prima stima dello 0,5%. Nelle ultime 24 ore le dichiarazioni hawkish di due consiglieri hanno provocato un rialzo dei rendimenti e un allargamento dello spread. Un consigliere prevede che la Bce dovrà alzare nuovamente i tassi in marzo, mentre l’altro ha detto che non sarebbe sorpreso se fosse necessario aumentare ancora i tassi dopo le due mosse previste per febbraio e marzo.

Una notizia interessante è arrivata dalla Banca centrale del Canada che in settimana ha alzato ancora i tassi portandoli al 4,5%, massimo in 15 anni, diventando però anche il primo istituto centrale al mondo a dire che per il momento arresterà il percorso di stretta monetaria.

Tutto questo si è riflesso sul rendimento del Btp decennale che ha visto il rendimento salire nuovamente oltre il 4% dopo i livelli minimi di periodo della scora settimana in area 3,75%.

I nuovi bond governativi sotto la lente

Per lo spread contro Bund tedesco il livello si attesa poco sotto quota 190 con il nuovo benchmark Btp scadenza 1° settembre 2033, fresco di rollover, che ha sostituito il dicembre 2032.

Per quel che riguarda le aste, sono calendarizzate quelle a medio lungo termine per martedì 31 gennaio.

Restando sul primario, ottimo successo del sindacato spagnolo sul Bonos decennale uscito con cedola del 3,15%, codice Isin ES0000012L52.

Tra gli altri paesi dell’Eurozona, la Finlandia ha dato mandato a un pool di banche per il lancio di un bond a 15 anni da massimi tre miliardi di euro che ha avuto successo con richieste superiori all’offerta che hanno permesso di fissare la cedola al 2,75%, Isin FI4000546528, anche questo come la Spagna con taglio da mille euro con multipli di mille.

Per la parte sovranational buona la risposta degli investitori, con richieste che hanno superato i 51.9 miliardi con un ammontare emesso di cinque miliardi per il tap del bond Unione Europea (EU) 3%, 4 marzo 2053. Nel dettaglio il bond a 30 anni (Isin EU000A3K4DY4) paga una cedola annua lorda del 3%, prezzo di emissione 97,429, equivalente ad un rendimento a scadenza del 3.132% %, a valore di 86 punti base sul tasso midswap di riferimento. L’ammontare totale in circolazione del titolo è aumentato a 7.5 miliardi di euro. Rating AAA e lotto minimo di mille euro con multipli di mille.

Israele è diventato il 24-esimo Stato nel mondo a essere sbarcato sul mercato dei green bond. Lo ha fatto con la sua prima emissione del genere, denominata in dollari. Ha così raccolto due miliardi, attirando ordini per 12 miliardi da 200 investitori di 35 Paesi. Le richieste sono state sbalorditivamente elevate per la scadenza a dieci anni. Il tasso di interesse annuo lordo è stato fissato al 4,50%. Il rendimento è stato di 95 punti base sopra il T-bond americano di pari durata.  Hanno aiutato certamente gli alti rating sovrani assegnati al debito sovrano israeliano: AA-/A+.

Anche il Giappone adocchia il mercato dei green transition bond e nella seconda metà dell’anno potrebbe emettere titoli legati alla difesa dell’ambiente per un controvalore di 1.600 miliardi di yen, circa 11,2 miliardi di euro.

Le nuove obbligazioni corporate sotto i riflettori

Ma il vero protagonista del mercato è stato il bond Eni, con un record storico, gli ordini hanno superato i dieci miliardi. Cedola confermata al 4.30%, il tasso salirà al 4.39% nell caso si verificasse l’evento di step-up, cioè nel caso in cui anche solo uno dei due obiettivi di sostenibilità ambientale indicati nel prospetto non fossero stati raggiunti. La compagnia petrolifera ha perciò raddoppiato a due miliardi di euro il controvalore dell’emissione e ora procederà al riparto. Per il bond Eni la scadenza sarà al 10 febbraio 2028 e cedola fissa annua lorda del 4,30% (isin IT0005521171).

Anche Telecom Italia è ricorsa al mercato obbligazionario per finanziare il debito a breve termine ed ha incaricato un consorzio bancario di guidare di un’emissione senior unsecured a cinque anni di importo benchmark. L’obbligazione in euro con durata cinque anni viaggiava attorno al 7% di rendimento in avvio di collocamento. Ammontare finale dell’operazione 850 milioni di euro, e rendimento finale fissato a 6.875%. Rating B1/B+ e taglio minimo di 100mil euro con multipli di 100mila. Il gruppo delle tlc è tornato sul mercato obbligazionario dopo 24 mesi,infatti nel  gennaio 2021 aveva emesso un titolo a tasso fisso da 1 miliardo di euro a otto anni con una cedola dell’1,625% ed un rendimento dell’1,7%.

Dopo Enel, Pirelli, Banco Bpm ed Eni che sono andate sul mercato con emissioni legate ad obiettivi sostenibili, anche Acea non si è fatta scappare il momento d’oro delle obbligazioni verdi. La multiutility romana ha collocato un prestito obbligazionario per un importo benchmark, durata otto anni. Prime indicazioni di rendimento in area 165 punti base, poi riviste a 145 punti e infine a 133 punti base.  Ordini raccolti nella fase di collocamento pari a circa 1.75 miliardi di euro, 500 milioni l’ammontare emesso.  L’obbligazione green (Isin XS2579284469) paga una cedola annua lorda di 3.875%, prezzo 99.662 e rendimento 3.925%. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di mille e rating BBB+. Acea aveva lanciato con successo il suo primo bond verde da 900 milioni di euro il 21 gennaio 2021 con richieste superiori a sette volte l’offerta.

E’ andato molto bene il nuovo bond sustainability di Autostrade. L’operatore autostradale, di cui la holding dei Benetton ha venduto al consorzio guidato da Cdp l’88% del capitale per 7,9 miliardi di euro, ha lanciato un bond senior a otto anni da complessivi 750 milioni di euro con ordini pari a otto volte l’ammontare emesso: sei miliardi, a conferma del solido posizionamento della società sui mercati internazionali del credito. Più in dettaglio, per la scadenza 24 gennaio 2031 il rendimento è stato fissato a 225 punti base sul tasso midswap dopo prime indicazioni in area 275/280 punti poi riviste in area 240 punti. Nel dettaglio: l’obbligazione con scadenza 2031 (isin XS2579483319) paga una cedola fissa 4.75%, prezzo 97.815 e rendimento 4.78%. Rating BBB- e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille. L’ultima obbligazione piazzata da Aspi risale al 18 gennaio 2022, 1 miliardo di euro suddiviso in due tranche con scadenza 25 gennaio 2028 e 2032. La domanda anche in questo caso era stata elevata: circa 2.3 miliardi.

Iberdola, multinazionale spagnola nel settore energetico, ha collocato con successo un’obbligazione green Perpetual NC5.5. L’obbligazione (isin XS2580221658) può essere richiamata alla pari dopo 5.5 anni, aprile 2028. Boom di ordini su questa obbligazione, oltre 6.5 miliardi di euro contro 1 miliardo l’ammontare emesso, ciò ha permesso di ridurre fortemente il rendimento iniziale passando dal 5.75% al rendimento finale del 4.88%. Prezzo 100 e cedola 4.875%.  Lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila e rating BBB-.

PKO Bank Polsky, banca leader in Polonia, ha collocato un’obbligazione 3NC2  senior preferred, ammontare 750 milioni di euro. L’obbligazione (Isin XS2582358789) ha scadenza 1° febbraio 2026, con possibilità di richiamare il bond al secondo anno. Prime indicazioni di rendimento in area 300 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a 250 punti base, con ordini che hanno raggiunto quota 2.5 miliardi. Nel dettaglio l’obbligazione paga una cedola annua lorda 5.625%, prezzo 99.864 e rendimento 5.699%. Lotto mino di 100mila euro con multipli di mille e rating A3.

Electricite de France, maggiore azienda produttrice e distributrice di energia elettrica in Francia, sta collocando un bond in quattro tranche: nove e 11 anni per le tranche in euro, 12 e 30 anni per le tranche in sterline. Prime indicazioni di rendimento per le tranche in euro:  scadenza gennaio 20032 in area 135 punti base sopra il tasso midswap e scadenza gennaio 2043 in area  250 punti base sopra il tasso midswap; per le tranche in sterline: scadenza gennaio 2035 Gilt+225 punti base e scadenza 2053 Gilt+230 punti base. %. Rating Baa1/BBB+ e lotto minimo 100mila sterline con multipli di 100mila.

Ecopetrol, la compagnia petrolifera colombiana, ha collocato un bond in dollari, Isin US279158AS81 della durata di dieci anni, scadenza 13 gennaio 2033 e stacca una cedola lorda annuale dell’8,875% corrisposta ogni sei mesi. Il primo pagamento avverrà a luglio. Il prezzo di emissione è stato di 99,187, corrispondente a un rendimento alla scadenza del 9%. Dopo la prima giornata, alla Borsa di Francoforte il bond in dollari quotava a circa 102, offrendo un rendimento dell’8,76%.

Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo dell’OPEC è reduce dalla sua prima emissione obbligazionaria in 47 anni di storia. L’ente ha raccolto un miliardo di dollari attraverso un bond sostenibile. Elevata la domanda per la scadenza a tre anni, che offre una cedola annuale lorda fissa del 4,50%, 75 punti base sopra il Treasury di pari durata. Rating AA/AA+.

A cura di Carlo Aloisio, senor broker

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