Mercati, Forex: le previsioni di Lombard Odier
I fattori ribassisti per il dollaro sono: le notizie migliori sulla crescita cinese, più rapida del previsto, la diminuzione dei rischi legati allo shock del gas naturale in una prospettiva di sei-nove mesi e il rallentamento del ritmo di inasprimento della Fed.
Così, in questo scenario, i nostri indicatori si sono spostati per suggerire che il declino del dollaro nei confronti dell’euro e dello yen potrebbe continuare, soprattutto nel primo semestre.
In quest’ottica, abbiamo quindi rivisto le nostre previsioni e ora puntiamo a 1,10 in un’ottica a tre mesi (1,02 in precedenza) e a 1,12 su 12 mesi (1,08 in precedenza) per l’EUR/USD. Per l’USD/JPY, abbassiamo l’obiettivo a 120 su 12 mesi (128 in precedenza).
Le condizioni commerciali dell’Europa stanno migliorando e il deficit commerciale sta già iniziando a ridursi, a differenza di quanto avvenuto per gran parte del 2022. I cross dell’euro dovrebbero essere ben supportati e rivediamo la nostra view su EUR/CHF a tre mesi a 1,02 (precedente 0,97).
Le prospettive per le valute dei mercati emergenti sono migliorate. Sebbene sia possibile un certo consolidamento, riteniamo che questa tendenza possa persistere finché i dati sull’inflazione e sul mercato del lavoro degli Stati Uniti continueranno a raffreddarsi nel 1° trimestre.
Così, prevediamo che la sterlina e lo yuan cinese rimarranno in ritardo e sottoperformeranno sia l’euro che lo yen.
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