Il petrolio torna a scaldarsi in Borsa con le quotazione del future sul Wti risalite oltre la soglia dei 75 dollari per barile, complice una serie di elementi tra cui la sospensione delle spedizioni dall’hub di Ceyhan dopo il terremoto in Turchia (snodo importantissimo per le forniture dal nord dell’Iraq e dall’Azerbaijan, che processa 1 milione di barili al giorno ovvero circa 1% delle forniture mondiali), il calo di produzione nell’impianto norvegese Johan
Sverdrup a causa di un black out energetico e la decisione della Saudi
Aramco di tributare fiducia nella ripresa dei consumi cinesi alzando i prezzi delle forniture in Asia per il mese di marzo.
Il trend del petrolio Wti
Il quadro tecnico del petrolio Wti
Dal punto di vista tecnico, al rialzo per il Wti i prossimi obiettivi sono individuabili prima in zona 78 dollari per barile (dove ora transita la media mobile a 21 sedute) e poi, eventualmente, sulla resistenza statica di medio termine a quota 82,50. Stop loss (o stop and reverse) da posizionare a 72,50 dollari.