Mercati, EGM: il sondaggio sulle aspettative dei Ceo

IR Top Consulting ha presentato la II edizione della CEO Sentiment Survey, indagine statistica volta ad indagare le prospettive per il 2023 dei CEO delle società quotate sul mercato EGM di Borsa Italiana. L’analisi è stata condotta su un campione di 69 CEO pari al 36% del mercato, rappresentativo di una capitalizzazione di oltre 3 miliardi di euro. Le società del panel appartengono principalmente al settore Servizi (20%), Manifatturiero (18%) e Tecnologico (16%). In termini di composizione territoriale, la regione più rappresentata è la Lombardia (39%), seguita da Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna al 10%.

Anna Lambiase, ad di IR Top Consulting ha affermato: La nostra survey ‘CEO Sentiment Euronext Growth Milan’ di Borsa Italiana evidenzia prospettive positive per il 2023 dalle aziende quotate, espressione dei principali settori dell’economia reale nazionale. I CEO del panel – rappresentativi del 36% del mercato dell’EGM per una capitalizzazione di oltre 3 miliardi di euro – confermano per il 2023 la fiducia sull’andamento di crescita dei ricavi (89%) e dei livelli occupazionali (70%). Il 52% degli amministratori delegati intervistati ritiene l’M&A la modalità più adatta per supportare la crescita dell’azienda, volta ad ampliare e sostenere lo sviluppo del proprio business, congiuntamente all’attivazione di processi di internazionalizzazione in Paesi come gli USA (32%), Francia (25%), Spagna e Italia (19%). Al contempo, emerge una crescente attenzione alle tematiche ESG: per il 92% dei CEO la sostenibilità sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nel mondo della finanza, aspetto che sta portando le Società ad integrare la sostenibilità economica del business con gli aspetti socio-ambientali. È necessario che le imprese condividano con gli stakeholder le best practice nell’applicazione di standard in ambito ESG e transizione ecologica, monitorando i rischi ambientali e adottando policy di sostenibilità con orientamento ai risultati correlati anche a variabili non finanziarie”.

Aspettative dei CEO per il 2023

Sul campione di 69 Società, la quasi totalità (89%) stima una crescita dei ricavi nel corso del 2023; i settori in cui emergono maggiori potenzialità di investimento sono rappresentati dalla Tecnologia (37%), Servizi (35%), seguiti da Energetico, Finanziario e Moda & Lusso (al 27%).

In linea con lo studio afferente al 2022, circa il 44% dei CEO dell’EGM stanno sviluppando una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’innovazione, della sostenibilità e dell’internazionalizzazione come le principali aree su cui investire. Inoltre, il 62% delle Società nutre delle aspettative positive sull’andamento del proprio business, mentre il 69% confida che nei prossimi mesi un maggior numero di investitori possa essere interessato a puntare sul proprio titolo azionario. Si conferma altrettanto positiva l’aspettativa sulle opportunità di lavoro e di crescita: nonostante la situazione economico-politica globale in atto, il 70% degli amministratori delegati del panel prevede un incremento delle assunzioni volto a favorire lo sviluppo e il consolidamento del proprio business, intravedendo nell’attuale scenario economico un momento di stabilità (48%) e una successiva ripresa (38%).

In particolare, tra le iniziative in grado di supportare lo sviluppo delle PMI emergono attività di M&A (52%), efficienza operativa (51%), seguiti da obiettivi di crescita organica (44%), ingresso in nuove aree di mercato (31%)e lancio di nuovi prodotti e/o servizi (30%).

La guerra tra Russia-Ucraina e la conseguente crisi energetica, per il 47% dei CEO intervistati hanno inciso solo in minima parte sull’andamento del proprio business, a differenza del 37% che non ha avuto impatti diretti legati attuale contesto geo-politico. I risultati dello studio evidenziano una crescente attenzione ai processi di internazionalizzazione: in particolare, il 32% dei CEO intervistati identifica gli USA come il Paese più interessante per investire, seguito da Francia (25%), Spagna e Italia (19%). Al contempo, il 52% degli intervistati crede nella leva strategica che le operazioni di M&A possono rappresentare per supportare la crescita del proprio business, a differenza del 49% che ritiene che si possa concretizzare un’operazione di finanza straordinaria nel prossimo semestre.

L’importanza di un business model sostenibile. Il peso degli ESG

La crescente attenzione alle tematiche di sostenibilità sta portando le aziende a rivedere il proprio business model in modo sostenibile, trovando soluzioni innovative che permettano di comprendere la complessità del contesto di riferimento. Tale processo sta stimolando le società a lavorare in maniera responsabile e trasparente, perseguendo un valore e un benessere rivolto a tutti gli stakeholder: infatti, per il 91% dei CEO l’approccio a tali tematiche sarà fondamentale nel rapporto con la comunità finanziaria.

Per raggiungere questo obiettivo, le Società stanno adottando strategie di lungo periodo in risposta alla necessità di una maggiore consapevolezza delle tematiche ambientali, sociali e di governance nel processo decisionale di investimento: il 40% dei CEO intervistati considera fondamentale l’integrazione di progetti di sviluppo sostenibile nelle strategie di business, ritenuta leva strategica e di differenziazione sul mercato dei capitali. In particolare, sono stati sviluppate policies in materia ESG, declinate secondo i 3 pillar di sviluppo sostenibile: Environmental (55%), Social (51%) e Governance (49%).

Il 55% dei CEO ritiene di fondamentale importanza l’integrazione delle politiche sociali per proseguire con successo nella propria strategia aziendale, il 43% considera fondamentali le politiche in materia ambientale e il 42% quelle di governance alla luce della crescente manifestazione di volontà da parte delle emittenti di adottare un approccio ESG-oriented.

Con l’obiettivo di assumere in maniera più snella ed efficiente le decisioni strategiche in merito alle tematiche di sostenibilità ESG, la survey ha verificato altresì l’eventuale adozione di figure manageriali ESG da parte dell’aziende analizzate. Nella fattispecie, circa il 57% delle società si è dotato di una figura ad hoc con il compito di supervisionare i temi non finanziari e di integrare all’interno della propria strategia aziendale i criteri ESG, mentre il 21% intende implementarla nel prossimo futuro. Lo studio ha ulteriormente approfondito gli strumenti di comunicazione posti in essere dalle Società dell’EGM, al fine di veicolare in modo trasparente le azioni sostenibili poste in essere dall’impresa: per il 66% dei CEO il sito web corporate si conferma il canale privilegiato per veicolare il proprio impegno ESG a tutti gli stakeholder, a differenza del 51% che dichiara di utilizzare i social network come strumento di diffusione delle proprie pratiche di corporate social responsability. Al contempo, le Società (56%) hanno acquisito una maggiore consapevolezza sull’importanza di adottare il Bilancio di Sostenibilità, come leva di vantaggio per attivare relazioni ed illustrare non solo gli obiettivi raggiunti, ma anche le prospettive future.

EGM (Euronext Growth Milan) in sintesi

Secondo le analisi dell’Osservatorio PMI EGM, al 31 dicembre 2022 il mercato Euronext Growth Milan conta 190 società quotate per una capitalizzazione complessiva pari a 10,6 miliardi di euro. Euronext Growth Milan si conferma il principale canale di raccolta di capitali per la crescita delle PMI: dal 2009 la raccolta in IPO è pari a oltre 5,7 miliardi di euro. Il mercato ha registrato un notevole sviluppo a partire dal 2016, grazie all’effetto combinato di PIR e CDI sui costi di IPO: +147% in termini di società quotate a fine 2022 rispetto al 31 dicembre 2016, +265% in termini di capitalizzazione a fine 2022 rispetto al 31 dicembre 2016. EGM si è evoluto incrementando l’eterogeneità settoriale e territoriale delle PMI. In termini di società quotate il settore maggiormente rappresentato è il Technology (inclusi i sottosettori Services, Health, Electronic) pari al 26% del mercato. In particolare, sono 49 le società appartenenti al settore Tech con una capitalizzazione complessiva al 31 dicembre 2022 pari a 4,0 miliardi di euro (il 37,8% del mercato totale). In termini geografici la Lombardia è la più rappresentata (43%), seguita dal Lazio (13%), Emilia-Romagna e Veneto (8%). Sono inoltre presenti n. 4 Emittenti esteri (il 2% del totale).

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