Svizzera, la Bns alza i tassi all’1,5%

La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha alzato ieri di 0,50 punti il tasso guida, portandolo da 1% a 1,5%. Obiettivo: contrastare l’inflazione, salita a febbraio al 3,4%, oltre il consensus degli analisti. La BNS ha poi rivisto al rialzo anche le previsioni inflazionistiche: i prezzi al consumo dovrebbero salire del 2,6% quest’anno e del 2% nel 2024. Tre mesi fa le stime erano rispettivamente di +2,4% e +1,8%. Fornita poi anche una prima indicazione per il 2025: +2%.

La mossa sui tassi dell’istituto guidato da Thomas Jordan è stata in linea con le attese della maggioranza degli analisti (21 su 27 esperti interrogati da Reuters prevedevano 0,5 punti, gli altri sei solo 0,25).

Dopo aver mantenuto il tasso di riferimento fermo per oltre sette anni la BNS aveva operato la prima stretta di 0,5 punti (da -0,75% a -0,25%) il 16 giugno 2022, quando si era mossa a sorpresa prima della Bce. Un secondo rialzo era intervenuto il 22 settembre: era stato quello che aveva segnato la fine dell’epoca degli interessi negativi, con il passaggio del tasso guida dal -0,25% al +0,50%. Il terzo passo (da 0,50% a 1%) è arrivato il 15 dicembre e oggi si giunge al quarto intervento verso l’alto nel giro di nove mesi.

UK: rialzo di 0,25 punti

Anche la Banca d’Inghilterra (BoE) prosegue nella corsa al rialzo dei tassi britannici in funzione anti-inflazione, portandoli,  secondo le stime e in scia alle mosse della Fed, Bce e Bns, dal 4% al 4,25%, con un aumento di un quarto di punto. Si tratta dell’undicesimo aumento consecutivo in 18 mesi, deciso dal comitato di politica monetaria della banca centrale di Londra.

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