Mercati, biocarburanti: un guaio per Eni

Secondo il commissario europeo per l’ambiente, Frans Timmermans, l’UE avrebbe trovato un accordo con la Germania sull’uso degli e-fuel, i carburanti sintetici che possono essere miscelati con combustibili tradizionali, anche dopo il 2035. Restano però esclusi, almeno per il momento, i biocombustibili. Il voto da parte dei ministri dell’energia in merito dovrebbe già arrivare questa settimana.

I carburanti e-fuel sono prodotti sintetici che combinano CO2 (catturata dall’aria) e idrogeno verde e sarebbero assimilati alle emissioni zero con costi però di gran lunga superiori ai carburanti tradizionali. I biocarburanti sono invece tipicamente di origine vegetale e fanno parte dei low carbon fuels ovvero carburanti di origine non petrolifera a bassa o nulla emissione di CO2 con costi assimilabili a quelli tradizionali.

La produzione di biocarburanti è limitata per la disponibilità di biomasse e rivestono una quota limitata del mercato – in Italia sono circa 2 mln di tonnellate con il principale produttore che è Eni, gruppo che ha in programma di accelerare la produzione di biocarburanti da 1.1 mln a 3 mln di tonnellate entro il 2025 e a 5 mln entro il 2030.

L’utilizzo di biocarburanti ha un ruolo di decarbonizzazione più efficace nel trasporto navale e aereo dove l’elettrificazione non appare una tecnologia percorribile.

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