Mercati, rinnovabili: accordo UE sulla nuova direttiva. Le società italiane più coinvolte

Il consiglio dell’Unione Europea e l’Europarlamento ha raggiunto un accordo sulla nuova direttiva per le fonti rinnovabili (REDIII), già anticipata durante il processo di approvazione del Repower EU.

Più alto, nel dettaglio, l’obiettivo di penetrazione delle rinnovabili che sale al 42.5% al 2030 rispetto al 40% inizialmente stabilito dal pacchetto FIT55. L’accordo pervede inoltre un obiettivo tendenziale di raggiungere il 45 per cento. Tra i sotto-obiettivi inclusi nel pacchetto di misure è previsto inoltre un target per il settore industriale di incremento dell`utilizzo delle rinnovabili dell’1.6% annuo.

Indicazioni positive anche sul fronte del risparmio energetico, con un obiettivo di incremento annuo dell’uso di rinnovabili nel processo di riscaldamento/raffrescamento previsto al +0.8% fino al 2026 e al +1.1% dal 2026 al 2030. Sul fronte permitting, confermata l’ambizione di creare zone di accelerazione delle rinnovabili con un processo autorizzativo che non superi i 18 mesi. Le rinnovabili vengono infine dichiarate di “interesse pubblico prevalente”.

“Anche se già anticipate nei mesi scorsi – fanno notare da Equita si tratta di indicazioni positive per il settore rinnovabili e le opzioni di crescita nel medio lungo termine“.

Tra le società più esposte, secondo gli analisti di Equita: Erg, Alerion, Acciona Energia, Enel, A2a e Iren.

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