Mercati, Italia: debito pubblico verso un nuovo record

Stimiamo un forte aumento del debito pubblico italiano a febbraio, anche per la ricostituzione delle disponibilità liquide del Tesoro, dopo tre mesi consecutivi di variazione negativa: l’asticella del debito dovrebbe portarsi a 2.786 mld di euro segnando un nuovo record storico. E da questo livello si dovrebbe poi gradualmente salire sino a giugno su valori che stimiamo tra 2.807 e 2.836 mld“. La previsione arriva da Maurizio Mazziero, deus ex machina della Mazziero Research.

Il grafico presenta con una linea rossa i dati ufficiali pubblicati da Banca d’Italia, e prosegue in grigio con i valori stimati dalla Mazziero Research.
La tabella di affidabilità indica le differenze tra i valori ufficiali e le stime precedentemente fatte dalla Mazziero Research.

Italia, scende l’inflazione ma penetra in profondità


Il grafico qui sopra mostra con istogrammi blu l’andamento dell’inflazione tendenziale (su base annua) dei prezzi al consumo (indice NIC) relativo alla totalità dei beni, mentre gli istogrammi rossi indicano l’inflazione denominata componente di fondo che esclude i beni energetici ed alimentari (chiamata anche Core).
La linea verde e i relativi valori mostrano quanta parte della componente di fondo determini l’inflazione generale.

Come si può notare la componente di fondo è in continuo aumento e ha superato l’80%, segno che ormai l’inflazione è penetrata nella quasi totalità dei beni ed è solamente la riduzione dei beni energetici, in larga parte, e degli alimentari, in misura più contenuta, che determina il calo dell’indice generale.

Il grafico sotto mostra l’inflazione su base congiunturale (mese su mese) e si può notare che l’indice generale ha segnato un valore negativo (abbassamento dei prezzi) mentre la componente di fondo mantiene un discreto progresso.

L’analisi dell’alternarsi di questi valori ci consente di stimare per il mese di aprile un’inflazione generale su base annua che potrebbe stabilizzarsi, mentre potrebbe iniziare a scendere, per la prima volta, il valore della componente di fondo.

I rendimenti del Btp decennale

Si mantengono elevati i rendimenti all’emissione dei BTP decennali, pur restando al di sotto dei livelli massimi raggiunti a settembre dello scorso anno (4,70%)
L’ultima emissione di fine marzo si è attestata al 4,12%, in diminuzione dal 4,28% e 4,34% rispettivamente di gennaio e febbraio.

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