Mercati: ora focus sugli utili societari per navigare al meglio

Guerra, inflazione, paura di una recessione. Il 2022 è stato una pessima annata per i titoli azionari e i focolai di crisi persistono anche nel 2023. È dunque comprensibile che gli investitori temano di subire ulteriori battute d’arresto.

“Il problema però è che se vendono le loro azioni a favore della liquidità, espongono i risparmi ai morsi dell’inflazione. In un’ottica di lungo termine invece, è molto probabile che i mercati azionari sapranno offrire un incremento del valore nettamente superiore all’inflazione”. Ad affermarlo è Michael Illig, gestore del fondo FvS Global Quality di Flossbach von Storch, che di seguito illustra nel dettaglio la propria view sull’attuale sitiazione.

Vendere le quote azionarie in attesa di tornare a investire magari a prezzi d’ingresso più convenienti, nella pratica non è così facile. E la storia insegna che le riprese dopo le turbolenze sono in genere piuttosto repentine. Liquidando i propri investimenti, si rischia quindi di non riuscire ad approfittare per tempo del rilancio del mercato. Per azzeccare il momento migliore per investire bisognerebbe riuscire a prevedere con certezza il sentiment degli operatori: un’impresa estremamente complessa e discutibile. In realtà c’è un aspetto che, per quanto difficile, è molto più concreto da valutare: l’andamento degli utili societari nel lungo termine, nel lungo periodo infatti lo sviluppo fondamentale di una società determina il prezzo delle sue azioni. La nostra attività principale consiste quindi nell’analizzare e valutare questo andamento.

Sono vari i criteri importanti, oltre al successo sostenibile, affinché un investimento possa diventare un cosiddetto “compounding”, cioè generare un valore superiore alla media. Il successo sostenibile implica che l’azienda cresca in modo redditizio per un lungo periodo di tempo. Inoltre, è importante che il management gestisca il capitale degli azionisti in modo oculato e disciplinato, se ad esempio il management effettua acquisizioni a prezzi eccessivi o investe in iniziative infruttuose l’effetto dell’interesse composto si riduce drasticamente. E non da ultimo, per noi investitori è fondamentale pagare un prezzo equo per la partecipazione agli utili di un’azienda, cioè per le sue azioni.

Lo scorso anno è stato particolarmente impegnativo per le azioni. Come gestori di fondi dobbiamo mantenere sempre il sangue freddo, anche quando gli eventi si susseguono rapidamente, per questo la nostra filosofia d’investimento si focalizza sulla qualità, perché se è vero che non è possibile prevedere il futuro, è altresì vero che ci si può preparare. Il nostro portafoglio è sempre diversificato in modo ragionevole, oltre agli sviluppi imprevisti dobbiamo anche mantenere l’umiltà di fronte alla fallibilità delle singole valutazioni, ed è per questo che cerchiamo di evitare i rischi di accumulo o di assumere singole posizioni troppo ampie. Inoltre, applichiamo una rigorosa disciplina di valutazione, evitando di acquistare o detenere titoli troppo costosi e, infine, ma non meno importante, riteniamo decisiva la qualità delle aziende in portafoglio.

Per noi la qualità delle aziende deriva dal potenziale di crescita atteso degli utili e dalla sua prevedibilità. Gli investitori possono partecipare al valore generato da aziende d’eccellenza. In quanto beni reali di ottima qualità, questi investimenti offrono anche una buona protezione contro l’effetto erosivo dell’inflazione sul potere d’acquisto. Le nostre aziende, inoltre, hanno una resilienza e una capacità di adattamento di gran lunga superiori alla media.

La nostra analisi si concentra sempre sulla solidità della posizione competitiva di un’azienda: quella determinata società si distingue dalla concorrenza in un modo difficile da replicare ed è anche apprezzata dai clienti tanto da poter contare su una richiesta sostenibile? Queste aziende sono in genere molto redditizie, anche quando la domanda è fiacca. E se l’inflazione persiste a livelli elevati, sono ben posizionate per trasferire gli aumenti dei costi ai clienti. Naturalmente, nel breve termine gli utili possono calare anche drasticamente gli utili, ma è fondamentale che anche in quei casi le aziende non perdano la rotta e siano in grado di adattarsi. In tal senso, i requisiti secondo noi imprescindibili sono un bilancio sano e un management integerrimo.

Riteniamo che il nostro portafoglio sia ben equipaggiato per il futuro. Siamo convinti che la nostra attenzione alla qualità, combinata con la disciplina delle valutazioni, ci consenta di disporre di un buon portafoglio di società in grado di incrementare la propria redditività con una resistenza alle crisi superiore alla media e, infine, con tassi di crescita interessanti. E nonostante i temporanei ribassi dei prezzi, le quotazioni di borsa dovrebbero seguire nel corso del tempo l’andamento degli utili. A nostro avviso, gli investitori pazienti hanno buone possibilità di ottenere rendimenti interessanti nel lungo periodo.

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