Etf: Invesco lancia dei settoriali globali con integrazione ESG

Invesco ha lanciato una nuova gamma di Invesco S&P World Sector ESG UCITS ETF che offre un’esposizione settoriale globale con considerazioni ESG, ma con profili simili ai benchmark settoriali standard.

Gli Invesco S&P World Sector ESG UCITS ETF replicano la performance degli indici settoriali S&P Developed Ex-Korea LargeMidCap ESG Enhanced, una nuova serie di benchmark di riferimento creati da S&P Dow Jones Indices (S&P DJI) per gli investimenti settoriali sostenibili.

I quattro ETF di Invesco offrono un’esposizione ad alcuni dei settori più grandi e maggiormente negoziati:

  • Invesco S&P World Energy ESG UCITS ETF
  • Invesco S&P World Financials ESG UCITS ETF
  • Invesco S&P World Health Care ESG UCITS ETF
  • Invesco S&P World Information Technology ESG UCITS ETF

Gli ETF settoriali possono essere strumenti efficaci per consentire agli investitori di esprimere il proprio punto di vista su fattori macroeconomici, demografici o altri fattori di mercato. Tuttavia, gli ETF che seguono indici settoriali standard potrebbero non essere adatti agli investitori che desiderano allineare i propri portafogli ai loro principi personali.

Gary Buxton, Head of EMEA ETFs and Indexed Strategies di Invesco, ha dichiarato: “La forza dei flussi di capitali verso le strategie ESG negli ultimi anni è in parte dovuta alla volontà degli investitori di incorporare la sostenibilità nei portafogli. Oltre alle partecipazioni azionarie e a reddito fisso, vediamo ora molti di questi investitori rivolgere l’attenzione verso esposizioni più mirate, come i settori, e giustamente richiedono un processo altrettanto solido e ponderato per l’integrazione dell’ESG”.

S&P DJI ha recentemente pubblicato il report “Applying Sustainability to Sector Indices“, in cui è stata esaminata la rilevanza degli investimenti settoriali. Il report ha rilevato che una parte significativa della performance di un titolo può essere attribuita al suo settore e meno ai movimenti del mercato complessivo. Inoltre, i rendimenti settoriali variano notevolmente da un anno all’altro, poiché i fattori macroeconomici influenzano in modo diverso i settori specifici.

Jas Duhra, Global Head of Sustainability Indices di S&P SJI, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti che Invesco abbia concesso in licenza gli indici settoriali S&P Developed Ex-Korea LargeMidCap ESG Enhanced per i suoi nuovi fondi negoziati in borsa. In qualità di pioniere nello sviluppo di indici incentrati sulla sostenibilità, S&P DJI continua a lanciare indici innovativi per gli investitori che desiderano integrare i fattori ambientali, sociali e di governance nelle loro strategie di investimento. Questi ampi indici, che utilizzano tecniche di ottimizzazione avanzate, offrono una diversificazione e cercano di tenere conto della materialità finanziaria di ciascun settore.

Metodologia dell’indice

Ogni indice cerca di migliorare il proprio profilo ESG e di ridurre l’impronta di carbonio, minimizzando al contempo le deviazioni dei Paesi e dei titoli rispetto all’indice settoriale standard. I titoli sono esclusi in base a:

  • coinvolgimento nelle attività legate a tabacco, armi controverse, sabbie bituminose, armi leggere, appalti militari o carbone termico;
  • essere classificati come “non conformi ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite”;
  • avere un S&P DJI ESG Score che rientra nel 20% più basso dei titoli dell’indice standard (o non avere un ESG Score);
  • avere livelli di intensità di carbonio che si collocano nel 10% delle peggiori società del proprio gruppo industriale GICS e del più ampio indice S&P Developed Ex-Korea LargeMidCap (o non disporre di dati sull’intensità di carbonio); oppure
  • essere esposte a potenziali incidenti di rischio ESG e/o ad attività controverse, secondo quanto ritenuto da S&P DJI.

I titoli rimanenti vengono quindi ottimizzati e ripesati, con l’obiettivo di ottenere i seguenti due risultati:

  • un aumento dell’S&P DJI ESG Score equivalente al punteggio che si otterrebbe eliminando il 25% dei titoli con il punteggio ESG più basso (in base alla capitalizzazione di mercato libera) del gruppo industriale GICS;
  • una riduzione del 30% dell’intensità di carbonio rispetto all’indice standard o, se inferiore, una riduzione dell’intensità di carbonio equivalente all’eliminazione dei titoli con livelli di intensità di carbonio classificati nel 25% delle peggiori società sia del GICS Industry Group che dell’indice standard.

Chris Mellor, Head of EMEA Equity ETF Product Management di Invesco, ha dichiarato: “Tracciando questi indici settoriali ESG Enhanced, i nostri nuovi ETF hanno il potenziale per offrire miglioramenti significativi e misurabili al di là di quanto si otterrebbe con le sole esclusioni. Gli ETF dovrebbero inoltre raggiungere gli obiettivi di sostenibilità evitando il rischio di avere un peso eccessivo in un piccolo numero di titoli. Questo è importante perché, oltre ai miglioramenti ESG, volevamo garantire che i nostri ETF fossero adatti agli investitori che desiderano profili complessivi simili agli indici standard”.

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