L’Unione Europea ha dato il via libera al Chips Act, il piano presentato dalla Commissione europea a febbraio dello scorso anno per raddoppiare la quota di mercato nei semiconduttori del Vecchio Continente dal 10% al 20% entro il 2030 e tagliare la dipendenza dalla Cina e dagli altri Paesi asiatici.
Si tratta, nel dettaglio, di un piano da quasi 50 miliardi di euro in denaro pubblico e privato che, con l’ok del Parlamento europeo e dei Governi nazionali è arrivato a tempo record rispetto alle tempistiche medie delle autorità europee.
A rafforzare poi la sovranità tech del Continente è arrivato anche il nuovo cyber-scudo per proteggere i Ventisette dagli attacchi informatici e dalle interferenze straniere.
Una manna per titoli del comparto europei del calibro come l’italo-francese StMicroelectronics e la tedesca Infineon.
Il trend di StMicroelectronics a Piazza Affari nel medio-lungo periodo…
… e l’andamento di Infineon