Mercati, bond: in attesa delle banche centrali, ecco le nuove emissioni

Dati macro e dati trimestrali hanno imperversato in questa settimana di mercato, dove inizia a evidenziarsi una divergenza tra Usa ed Europa. Infatti la curva dei tassi americana vede il breve a due anni dal 4,2%, scende al 3,55% sul decennale ed è al 3,75% sul trentennale, quindi è una curva invertita che sconta ancora rialzi a breve, ma nel medio lungo, “scommette” su ribassi e quindi una diminuzione della crescita.

Nell’Eurozona, la curva è ancora “normale” come da regola economica, ossia il breve è inferiore al lungo, perché investire la propria liquidità nel tempo prevede una maggiore remunerazione nel crescendo degli anni, quindi la media dei titoli EU a due anni è al 3,05%, sale di poco al 3,08% a dieci anni ed è al 3,35% sul trentennale.

Ci avviciniamo quindi alla prima settimana di maggio dove sono in programma le riunioni delle due banche centrali più rilevanti, ossia la Fed e la Bce.

In America si fa sempre più marcato il contrasto tra la banca centrale gestita da Powell, e il ruolo dell’ex governatrice Janet Jallen, oggi segretario al Tesoro. La Jallen contrasta ulteriori rialzi dei tassi, indicando che l’inflazione, causa principale, si raffredderà a breve in quanto le banche dopo la crisi dello scorso mese, saranno più restrittive nella concessione dei crediti e mutui e quindi l’effetto si vedrà positivamente sull’inflazione nei prossimi mesi. Un dato significativo in settimana, che rafforza le parole della Jellen, è arrivato dalle richieste ipotecarie uscite in calo dell’8,8% sul mese, rispetto al +5,3% precedente.

Dall’altro lato, per quanto riguarda la Fed, si accavallano i commenti dei vari esponenti, ultimo quello di Bullard che in questi giorni ha detto che la Banca centrale Usa dovrebbe continuare ad alzare i tassi sulla scia dei recenti dati che mostrano un’inflazione persistente con l’economia che sembra destinata a crescere ancora. L’inflazione resta troppo alta anche per Bostic, che prospetta un aumento al prossimo meeting seguito da una pausa. I mercati prezzano una chance dell’86% che la Fed alzi i tassi di 25 punti base in maggio.

Stessa storia nella Bce dove gli sforzi degli investitori sono orientati all’interpretazione dei dati macro  per capire quali possano essere le prossime scelte di Francoforte sui tassi. In questo senso verranno passati al setaccio gli interventi del capo economista Bce, Lane, che in settimana ha chiarito che l’entità del rialzo dipenderà dai prossimi dati, contro le motivazioni rialziste dei ‘falchi’ Schnabel e Knot. Quindi anche all’interno del board sarà una dura battaglia a cui la Lagarde sarà chiamata a fare da mediatore.

Lo spread tra il nostro benchmark decennale rimane in area 186 con rendimento del Btp al 4,33% contro il Bund al 2,47%, che rimane il più basso in Eurozona. Cipro e Grecia ci fanno compagnia in area 4% mentre la nutrita area nella fascia 3-4% comprende Belgio, Croazia, Finlandia, Francia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Rimane a far compagnia alla Germania sotto il 3% la sola Olanda.

Le nuove emissioni governative sotto la lente

Il Tesoro italiano ha debuttato con un nuovo BTP a sette anni, scadenza 15 giugno 20230 (Isin IT0005542797), cedola annuale lorda del 3.70% e corrisposta su base semestrale. Il bond ha un ammontare di 3.75 miliardi di euro e ha ottenuto richieste pe 5.1 miliardi, prezzo 98,26 e rendimento lordo del 4.02%; inoltre si avvicinano intanto le aste di fine mese con via XX Settembre che ha reso noto che offrirà fino a cinque miliardi nel nuovo BtpEi maggio 2029 e nel Btp ‘short’ e che, per via della festività della Liberazione, l’asta Bot sarà il 26 aprile.

Sul fronte dell’offerta, in Europa,  la Germania ha riaperto il Bund 2033 per quattro miliardi di euro mentre il Portogallo ha messo a disposizione 500 milioni in titoli di Stato a un anno. Oltre all’asta Ue a breve, si è attivata anche la Grecia che ha riaperto il bond a dieci anni con scadenza 15 giugno 2033 e cedola 4,25% (Isin GR0124039737). Ha così incassato 300 milioni di euro, a fronte di richieste per 1,7 miliardi. Con questa riapertura, Atene ha finanziato il suo programma di emissioni di quest’anno per 6,3 su sette miliardi complessivamente previsti. Il prezzo di emissione è stato inferiore alla pari, corrispondente a un rendimento lordo annuale del 4,31%. Attualmente il rating assegnato alla Grecia è BB+.

L’Austria ha annunciato il lancio di  un nuovo Green Bond a seu anni e un nuovo titolo a 30 anni. Nel dettaglio, la prima obbligazione sarà emessa per un valore nominale di tre miliardi di euro e arriverà a scadenza il 3 maggio 2029. Il trentennale scadrà il 20 ottobre 2053 e sarà di importo “benchmark”, vale a dire di almeno 500 milioni di euro. Il rating dell’Austria è AA+.

Altra regione tedesca, il German State of HESSE ha iniziato il collocamento di un nuovo bond a tasso variabile. Si tratta di un’obbligazione senior (isin DE000A1RQEJ9) con scadenza a 3.5 anni, il 27 ottobre 2026 e cedola semestrale. Prime indicazioni in area seu mesi – 21 punti base. Rating AA+ e lotto minimo di mille euro con multipli di mille.

Torna sul mercato San Marino, il cui bond è destinato ad essere rinnovato con quasi un anno di anticipo, una nuova emissione sarebbe imminente. Il bond del Titano va in scadenza il 24 febbraio 2024 ed offre cedola fissa annuale del 3,25% lordo (Isin XS2239061927), fu emesso nel febbraio del 2021, con una durata iniziale di tre anni, per l’importo di 340 milioni di euro. In questo momento, il bond di San Marino offre un rendimento del 7,26%, sul mercato secondario quota in area 97. La Repubblica di San Marino emetterebbe la nuova obbligazione ad un tasso atteso tra il 5,25% ed il 6,25%.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori

Grande fermanto in area corporate dove sono tornate ad affacciarsi anche aziende italiane, tra queste Hera con un bond sostenibile del valore di 600 milioni di euro e durata di 10 anni, 24 aprile 2033, che ha ricevuto richieste per circa 2.7 miliardi di euro, 4.5 volte superiori all’ammontare offerto, con una significativa partecipazione di investitori  esteri. Prezzo fissato a 98,26 e rendimento lordo del 4.02%. La forte domanda e la qualità degli ordini ricevuti hanno permesso di fissare il prezzo a livelli eccellenti: il bond pagherà una cedola annuale del 4,25% mentre il rendimento al momento dell’emissione è pari a 4,31%. A partire dalla data di pagamento interessi del 2032, è previsto un eventuale step-up (aumento del tasso di interesse) nel caso in cui Hera non dovesse raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Green House Gas misurata in tonnellate di CO2 (aumento del tasso di 0,30%) ed un aumento della quantità di plastica riciclata in migliaia di tonnellate (aumento del tasso di 0,20%). Rating BBB+, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e Isin XS2613472963.

Terna ha concluso l’emissione di una nuova obbligazione per l’importo di 750 milioni di euro. La domanda tra gli investitori obbligazionari è stata sostenuta, arrivando a quattro volte l’offerta , oltre 2.5 miliardi. Prime indicazioni di rendimento in area 105 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a 95 e 70 punti base grazie agli ordini raccolti, oltre 2.4 miliardi di euro. 750 milioni di euro l’ammontare emesso. Nel dettaglio, il titolo offre cedola fissa annua lorda del 3,625% e arriva a scadenza in data 21 aprile 2029, per cui presenta una durata iniziale di sei anni. Il prezzo di emissione è stato sotto la pari, a 99,28, questo significa che il rendimento lordo annuale si situa sopra il 3,75%, a +70 punti base sul tasso midswap. Isin XS2607193435, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Assicurazioni Generali  ha annunciato il riacquisto di obbligazioni perpetue (Isin XS1140860534) con cedola del 4,596% emesse nel 2014 con prima call nel 2025; inoltre ha emesso un nuovo titolo Tier2 in formato green dall’ammontre di 500 milioni di euro. Si  tratta del quarto green bond per Generali. Il nuovo bond ha iIin XS2609970848 e cedola del 5,399%, taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille, rating Baa2 e ottima performance nel grey market di quasi un punto rispetto al prezzo d’emissione a 100.

Grande interesse degli investitori per il lancio obbligazionario benchmark di Porsche, che sta collocando un titolo a scadenza cinque anni inizialmente previsto con rendimento ms+185 che probabilmente sarà rivisto per l’alto numero di ordini al book dei lead manager. Il titolo ha un appeal elevato in quanto il gruppo ha scelto il taglio minimo di mille euro con multipli di mille orientando così un forte interesse anche dal mondo retail. L’Isin è XS2615940215 e l’utilizzo indicato è per rifinanziare dei finanziamenti effettuati nell’operazione di acquisto del 25% +1 azione di Porsche Ag da parte della Porsche Holding.

Buone manifestazioni d’interesse anche per il bond dell’Aereoporto di Sydney, in corso di collocamento. Si tratta di un benchmark decennale con taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille, previsto inizialmente a rendimento ms+165. Isin  XS2613209670 e rating atteso Baa1/BBB+.

Buon interesse degli investitori su un multitranche in euro e dollari di Cargill, società americana del settore agricolo ed alimentare che ha rating A2/A/A. Per la parte euro, sono stati emessi 500 milioni con scadenza nel 2030 al prezzo d’emissione di 99,615 con cedola del 3,875%. Il titolo ha ben performato salendo rapidamente nel grey market oltre quota 100. Isin XS2610788569 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille. In dollari due scadenze, la prima al 2026 per 600 milioni con cedola del 4,5% e taglio retail da 2mila dollari con multipli di mille, Isin USU14178FH22 en prezzo d’emissione a 99,801. La seconda per 500 milioni ha scadenza nel 2033 con cedola del 4,75%, Isin USU14178FJ87, prezzo a 99,709 e sempre taglio retail da 2mila dollari con multipli di mille Tendenzialmente nel grey market le obbligazioni in dollari hanno mantenuto il prezzo d’emissione con leggera flessione, ha quindi meglioperformato l’emissione in euro.

Nuove emissioni per Intesa Sanpaolo  che ha collocato sul mercato due obbligazioni in valuta indirizzate al retail. Si tratta di una tranche da 50 milioni di dollari canadesi con scadenza 13 aprile 2025 con cedola fissa annuale del 4,50% lordo (Isin XS2610210564) e una seconda tranche da 50 milioni di dollari neozelandesi, stessa scadenza  2025 e cedola fissa annuale del 5,60%  (isin XS2610210051). In entrambi i casi, la cedola è corrisposta su base semestrale. Il taglio minimo è stato fissato per la prima tranche in 2mila dollari canadesi (circa 1.360 euro) e per la seconda in 2.000 dollari neozelandesi (circa 1.136 euro).

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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