Dopo aver infatti effettuato una prima discesa (indicata con il numero 1 in Figura 1) il future sull’indice italiano si è infatti prodotto in un movimento a salire che, salvo sorprese non dovrebbe violare il punto di partenza (28.080 punti) e dunque, in tempi ragionevoli riprendere il percorso di diminuzione che lo porterebbe oltre i 24.300 punti (minimo di marzo, Figura 1).
Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico giornaliero
Forze di discesa anche sull’indice Dax: al di sotto dei 16.290,19 punti infatti l’interpretazione grafica non può essere positiva e, a meno di prove contrarie, che avverrebbero per l’appunto sopra tale livello, la ripresa del ribasso è l’opzione più plausibile per il futuro (Figura 2).
Fig 2 – Dax Index – Grafico settimanale
Mai dire mai, in quanto il superamento del massimo di 4415,23 punti appare plausibile per l’indice Euro Stoxx 50. Tuttavia, fintanto ciò non effettivamente avvenga, non è possibile togliere le cautele applicate a tale mercato (Figura 3).
Fig 3. Euro Stoxx 50 Index – Grafico settimanale
A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp