Mercati: due big tech asiatiche sotto la lente di My Finance Club

Analisi tratte da My Finance Club, il primo portale di ricerche e studi sui mercati finanziari rivolto ad investitori retail

JD.com

JD.com è il secondo e-commerce piú grande della Cina (28% di quota di mercato) dopo Alibaba e si è caratterizzato negli anni per una progressiva conquista di fette di mercato proprio ai danni della societá di Jack Ma, anche favorita dalla spinta delle Autoritá cinesi per ridurre i monopoli tecnologici nel settore.
Infatti negli ultimi 2 anni, JD.com ha accresciuto il fatturato del 18% all’anno, contro il 10% di Alibaba, aumentando i suoi Utili del 30% annuo, a fronte di un calo del 9% annuo di Alibaba.

Tuttavia, nonostante la crescita delle performance finanziarie della societá, il titolo ha perso il 68% del suo valore da inizio 2021 (similmente ad Alibaba). A zavorrare le performance azionarie sono stati senza dubbio gli impatti della politica monetaria della Fed (negativa per le societá tecnologiche), oltre che i conseguenti impatti del Super-Dollaro (negativo per le societá dei mercati emergenti).

Ma adesso siamo molto vicini a un punto di svolta, cosa che fa emergere importanti catalizzatori positivi per il titolo: con l’incertezza macroeconomica all’orizzonte e l’inflazione attesa in discesa nei prossimi 3-4 mesi, verosimilmente la Fed, dopo l’aumento di maggio da 0,25%, potrebbe fermarsi nella politica monetaria restrittiva, di fatto continuando a spingere il dollaro al ribasso e favorendo l’emergere delle quotazioni delle societá dei mercati emergenti.

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EHang Holdings

EHang Holdings opera come società di piattaforme tecnologiche per droni e veicoli aerei autonomi (AAV) in Cina, in Asia orientale, in Europa e a livello internazionale. Progetta, sviluppa, produce, vende e gestisce AAV e i relativi sistemi e infrastrutture di supporto per diversi settori e applicazioni, tra cui il trasporto di passeggeri, la logistica, la gestione delle città intelligenti e le soluzioni per i media aerei.

Tra fine 2020 e inizio 2021, il titolo è letteralmente esploso al rialzo sulla FOMO degli investitori, che, gonfi di liquidità per lo stimolo fiscale e monetario, erano alla ricerca di avvenieristiche opportunità di investimento.

Poi però, a febbraio 2021 il report del fondo short-seller Wolf Pack Research ha accusato la società di avere un fatturato fittizio (fatto di crediti mai incassati) e di essere in realtà una società fantasma. Da allora, anche se le accuse si sono rivelate in parte false, il titolo ha perso la fiducia degli investitori e, complice poi anche la stretta monetaria delle Banche Centrali, il corso azionario è precipitato, e con esso anche i risultati finanziari.

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