Su base annua, grazie a una crescita acquisita dal 2022 pari a +0,8%, la nostra stima si porta all’1,3%.
L’andamento dell’economia italiana continua a mostrarsi vivace, pur in un contesto di rallentamento economico determinato anche dai rialzi dei tassi della BCE e delle altre banche centrali.
La conferma la si ottiene confrontando l’andamento del PIL nel 1° trimestre con quello dei partner europei: l’Italia con il suo +0,5% eguaglia la Spagna, ma mostra un progresso più che doppio della Francia 0,2% e molto superiore alla Germania (0,0%) e alla media dell’Eurozona (+0,1%).
Anche per il mese di marzo il debito dovrebbe risultare in forte aumento raggiungendo un nuovo record a 2.782 miliardi; a quel punto ci troveremmo con 20 miliardi di debito in più accumulati nei soli primi tre mesi dell’anno.
Pur con una pausa nel mese di aprile la corsa continuerebbe sino a giugno che stimiamo tra 2.790 e 2.811 miliardi.
Nel Documento di economia e finanza (DEF) il Governo stima un debito a fine anno a 2.870 miliardi.