La Fed mostra ottimismo ma il mercato dubita

La Fed ha ieri confermato il rialzo di 25 punti dei tassi come da attese del mercato. Ma nel testo è stata rimossa la notazione “some additional policy firming may be necessary” e sostituita con un cauto “the Committee will closely monitor incoming information and assess the implications for monetary policy. In determining the extent to which additional policy firming may be appropriate to return inflation to 2% over time the Committee will take into account the cumulative tightening of monetary policy, the lags with which monetary policy affects economic activity and inflation, and economic and financial developments“. In altre parole, è possibile che si debba alzare ancora e che ci si fermi qui. Lo Statement indica anche che l’economia è cresciuta a ritmo modesto, la creazione di posti di lavoro è rimasta forte, e l’inflazione elevata. Si è dichiarato che il sistema bancario USA è solido e in salute. Ma che le condizioni di erogazione del credito peseranno sull’economia per un ammontare incerto.

La conferenza di Powell non si è distaccata troppo da questo canovaccio. Il Presidente Fed ha chiarito che a questo punto non c’è più un bias, ma la scelta tra ulteriori rialzi e la pausa dipende esclusivamente dai dati. E’ in corso una valutazione se la politica sia sufficientemente restrittiva da perseguire la stabilità dei prezzi. Detto questo, permane l’opinione che l’attuale scenario non richieda tagli dei tassi. Sulle banche powell ha dichiarato che è impossibile sapere di quanto le condizioni di credito si restringeranno in seguito alle note vicende, ma che la situazione sul settore è migliorata da inizio marzo (altra cosa che secondo me è impossibile dire con certezza). Ottimismo anche sull’economia, dove non prevede una recessione ma solo crescita modesta. Non esclude una lieve recessione.

Il mercato ha digerito compostamente le comunicazioni, ma terminata la conferenza,  l’azionario USA non sembra trovare motivi per conservare il moderato ottimismo del prima e del durante. L’S&P 500 è passato in perdita, le banche hanno cancellato il rimbalzo. I rendimenti scendono più di prima, e la Fed Fund Strip sconta solo un 10% di probabilità di un rialzo a giugno, e quasi 3 tagli entro dicembre.

Il mercato non condivide quindi l’ottimismo di Powell al momento.

A cura di Giuseppe Sersale, Team Anthilia

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