Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo della finanza

Durante l’udienza del Senato degli Stati Uniti dello scorso 16 maggio, l’amministratore delegato di ChatGPT, Sam Altman ha ammesso che la regolamentazione del Governo è “cruciale” per il futuro del settore. E già la BBC riporta che il software putrebbe ottenere un punteggio di quasi 100% a un esame universitario a scelta multipla.
E’ ormai evidente quindi che l’intelligenza artificiale si sta rivelando dirompente in determinati contesti. La vera domanda è: il settore finanziario sarà il prossimo?
Carolane de Palmas, esperta di criptovalute e finanza presso ActivTrades, offre di seguito, rispondendo a una serie di domande, un’interpretazione sui pericoli dell’uso esclusivo di questi strumenti negli investimenti azionari e avverte di una possibile necessità dei banchieri di “tornare sui banchi di scuola” e ri-addestrarsi per fare fronte al cambiamento.
ChatGPT è una fonte affidabile per la scelta delle azioni? Quali sono i suoi limiti?
Non credo proprio che ChatGPT sia una fonte affidabile per scegliere azioni, per una serie di motivi. In primo luogo, tali strumenti chiaramente non forniscono consulenza finanziaria né sono in grado di formulare raccomandazioni su acquisto o vendita di titoli specifici, più che altro sarà in grado di fornire risposte standard sulla falsariga di Sono un modello di linguaggio AI e non posso fornire consigli di investimento personalizzati.
In secondo luogo, l’accuratezza di ChatGPT è limitata dai dati a disposizione, il che significa che avrà difficoltà con attività che richiedono conoscenze che vanno oltre. Infine, in quanto strumento di intelligenza artificiale generativa, anche se in grado di riassumere informazioni da fonti esterne, non può in alcun modo eseguire un monitoraggio o un’analisi in tempo reale. Ricordiamo che ChatGPT è stato addestrato solo sui dati fino 2021, il che ne limita notevolmente le capacità.
Detto ciò, questi strumenti possono essere utili a mettere a punto nella fase di approccio al trading o agli investimenti, e aiutarci a prendere decisioni più informate. Ma sicuramente non dovrebbe sostituire il tempo e la ricerca richiesta per valutare un investimento. Penso che il vero pericolo nascerà nell’utilizzo esclusivo di ChatGPT al fine di scegliere azioni su cui investire senza considerare altri criteri.
Questa tecnologia è davvero così dirompente?
È importante ricordare che non tutti i trader o investitori hanno lo stesso capitale a disposizione, tolleranza al rischio, orizzonte di investimento e obiettivi finanziari. Quindi, mentre un’opportunità di investimento potrebbe essere adatta a un trader/investitore, potrebbe non esserlo per un altro. Tuttavia, ChatGPT non tiene conto di nessuna situazione specifica quando potenzialmente fornisce spunti su quelli che considera essere titoli forti, promettenti o con un basso livello di indebitamento.
ChatGPT rappresenta una vera minaccia per i banchieri? E la finanza subirà la stessa sorte di altri settori in cui le “macchine” sostituiscono i lavoratori?
Al momento, non credo che ChatGPT rappresenti una vera minaccia per i banchieri. Anche se sempre più persone testeranno le capacità di ChatGPT per aiutarli ad analizzare i mercati per prendere decisioni di investimento. Coloro che non possiedono alcuna conoscenza dei mercati finanziari e che sono alla ricerca di opportunità, si rivolgeranno a gestori di fondi o portafogli, perché questi professionisti sono in grado di fornire una guida reale e l’esperienza necessaria a sviluppare una strategia in linea con gli obiettivi e la tolleranza al rischio dei propri clienti.
È anche importante ricordare che qualsiasi strumento basato sull’intelligenza artificiale è intelligente solo quanto i dati su cui è stato addestrato. Naturalmente, molti settori ne saranno influenzati, ma non credo che ChatGPT prenderà completamente il sopravvento. Penso che il futuro sarà più vicino ad una situazione di “uomo + macchina” che a una situazione “uomo contro macchina”. In questo scenario vedremmo gli umani costretti a re-imparare e ri-addestrarsi certo, ma non perdere il posto di lavoro.

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