Hedge Fund & Lehman Brothers

Gottex Fund Management e Key Asset Management, primarie società specializzate nei fondi di fondi hedge, rassicurano gli investitori crica l’esposizione su Lehman Brothers.

Le due società comunicano una limita esposizione verso Lehman Brothers  dopo il fallimento che ieri ha affossato le borse di tutto il mondo creando e lasciano in ‘redeidtà’ un buco da miliardi di dollari.

Dal canto suo Key Asset Management spiega che “la società non ha un’esposizione diretta su LB e la sola esposizione è attraverso i fondi sottostanti ai nostri fondi di fondi – spiega la nota – anche tra questi ultimi, l’esposizione diretta dei fondi è inferiore all’1 percento. Nessuno dei fondi sottostanti utilizza Lehman come prime broker e la maggior parte di questi non lavorava più con LB da molto tempo.”

Gottex Fund Management, società svizzera attiva nel mondo degli hedge, conferma la bassa esposizione verso la banca fallita ma ricorda come questo default può colpire le società di gestione e i fondi hedge:

1.    Rischi degli asset detenuti dal Prime Broker: se gli asset detenuti dal broker (per conto della clientela) non sono accuratamente separati dal resto delle attività, potrebbero essere a rischio

2.    Esposizione verso la struttura di Capitale di LB: un’esposizione long verso qualsiasi parte della struttura di capitale di LB può generare forti perdite

3.    Derivati OTC attualmente in circolazione: LB era uno dei primi player al mondo nelle transazioni su derivati. Il gruppo svolgeva il ruolo di controparte per banche, fondi hedge e grandi industrie. Per mantenere in vita questi prodotti, la controparte deve aggiornare quotidianamente i margini richiesti. Al momento del dafault può essere che alcune posizioni non sono state chiuse.

4.    Perdite/guadagni verso i derivati con sottostante Lehman Brothers: alcuni investitori potrebbero avere esposizioni su Lehman attraverso derivati (un esempio è rappresentato dai CDS).

Il gruppo conclude aggiungendo che i rischi e gli effetti del fallimento di LB non sono ancora certi: un aspetto positivo della vicenda – sottolinea il gestore – è che non tutte le controllate sono state mese in liquidazione (come per esempio le attività di broker/dealer) e quindi rappresentano ancora degli asset cedibili sul mercato.

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