Mercati: il titolo Airbus sotto la lente di My Finance Club

Articolo è tratto da My Finance Club, il primo portale italiano di ricerche e studi sui mercati finanziari rivolto a investitori retail

Airbus è il duopolista (assieme a Boeing) nella realizzazione dei velivoli commerciali di medio-grande dimensione a livello mondiale. Tale mercato infatti è stato sempre controllato per oltre il 90% da queste due societá, che si sono sfidate a colpi di nuovi modelli e sussidi e assistenze pubbliche, a volte ai limiti della legalitá.

Infatti, il supporto statale e la prelazione garantita ai velivoli Airbus (partecipata dai Governi di Francia, Germania e Spagna) da parte delle compagnie di bandiera europee, ha fatto sí che la compagnia franco-tedesca pian piano recuperasse terreno rispetto a Boeing nell’ultimo decennio. Fino ai tragici avvenimenti del 2018 e 2019 in cui due Boeing 737 MAX 8 sono precipitati in Asia e in Africa, facendo implodere la quota di mercato della societá, proprio a favore di Airbus.

Ma mentre Airbus stava per capitalizzare il suo vantaggio sulla concorrente americana, è arrivata la pandemia, che ha fatto crollare il numero di ordini di velivoli e con essi le quotazioni delle due societá (-70% ca. dai massimi pre-pandemici).

Pian piano peró, con le riaperture e la ripartenza del turismo e degli ordini delle compagnie aeree, i volumi sono tornati a salire, soprattutto quelli di Airbus, che continua ancor oggi a far valere il suo maggior blasone e reputazione rispetto ai Boeing. Oggi Airbus ha un portafoglio ordini per i suoi A320 e A220 di ca. 7.200 velivoli da consegnare, in aumento del 3% rispetto a al 1Q2022, con 142 nuovi ordini ricevuti nel 1Q2023, +71% vs. anno scorso e pianifica di consegnare 720 velivoli commerciali nel 2023, contro i 470-530 previsti da Boeing. Peraltro, Airbus è decisamente piú profittevole rispetto alla concorrente americana, con un Ebit margin atteso al 10% nel 2023 vs. 3% di Boeing.

Se dunque questa preminenza a livello di profilo di business prosegue, quello che non funziona al momento è la supply chain. Infatti, il settore si caratterizza per migliaia di parti da fornire per costruire un aereo, cosa che implica coordinare centinaia di fornitori diversi. E con i problemi legati ai colli di bottiglia sulle forniture, non arrivano componenti a sufficienza alla societá per consegnare gli aerei. Tanto è vero che, nonostante il forte aumento degli ordini, i Ricavi trimestrali della societá sono calati del 2% e l’Ebit è crollato del 39%.

La societá peró ha fatto sapere che le consegne aumenteranno progressivamente nel corso della seconda parte dell’anno, con il miglioramento della velocitá delle forniture, cosa che le permetterá di centrare i suoi obiettivi di consegne. Questo, unito anche al rimbalzo nei ricavi da Difesa, sull’aumento dei budget per la spesa militare dei Paesi europei, dovrebbe consentire al titolo di continuare il suo percorso di moderato rialzo nei prossimi mesi.

Dopotutto, quest’anno Airbus dovrebbe riuscire a raggiungere i livelli di EPS toccati ai picchi pre-pandemici (2019), ma il valore delle sue azioni oggi sono ca. il 10% inferiori rispetto ai massimi toccati a inizio 2020.

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