Mercati, Wall Street: ecco cosa suggerisce l’analisi delle opzioni

Eugenio Sartorelli, membro del board di Siat e strategist di Investimentivincenti.it mostra di seguito le evidenze dell’analisi di alcuni alcuni indicatori desunti dal mercato delle opzioni sul principale mercato mondiale, ovvero l’indice S&P 500.

Da notare che il mercato delle opzioni è formato da specialisti, i quali si posizionano in funzione di anticipare cosa potranno fare (o non fare) i mercati sottostanti. Inoltre il mercato Usa è quello dove si concentrano i maggiori volumi sulle opzioni.

Iniziamo con il grafico del Volatility Skew (dati giornalieri a partire dal gennaio 2020 e sino alla chiusura del 2 giugno):

Questo è un indicatore è legato alle coperture di portafogli (mediante acquisto di Put), ma ha anche altre chiavi di lettura. Dal minimo di marzo (vedi freccia verde) è in crescita, con una accelerazione in maggio. Al contempo l’indice S&P500 è cresciuto. L’informazione che ne ricaviamo è che gli operatori istituzionali restano investiti sul mercato Usa ma aumentano le coperture dei portafogli poiché è aumentato il timore di correzioni, soprattutto nei mesi estivi.

Passiamo ora al rapporto tra due indici di volatilità implicita: VVix/Vix:

Questo indicatore è costituito dal rapporto tra VVix (volatilità media delle opzioni sul Vix) ed il Vix (volatilità media delle opzioni sull’S&P500). La correlazione con l’S&P500 è piuttosto diretta, come ben si nota dal grafico.

Dal minimo dell’ottobre 2022 (vedi freccia blu) questo indicatore è in crescita, cosa che ha fatto anche l’S&P500. Anche questo è un segnale di sentiment positivo da parte del mondo delle opzioni.

Da ultimo vediamo un indicatore sintetico di sentiment (di mia creazione), che tiene conto di numerosi fattori, soprattutto legati al mondo delle opzioni e della loro correlazione con l’indice S&P500:

Questo indicatore si vede come segua spesso (ma non sempre) la tendenza dell’indice S&P500; quando non la segue vi sono dei segnali discordanti (divergenze).

In figura si vede come l’indicatore abbia fatto un massimo l’8 marzo (vedi freccia grigia) con una successiva discesa che è stata in divergenza rispetto alla crescita dell’S&P500. Successivamente c’è stata una fase di incertezza di questo indice e dal minimo del 4 maggio (vedi freccia verde) vi è stata una crescita. Ciò sta ben accompagnando la salita dell’indice S&P500.

In definitiva, gli indicatori legati alle opzioni segnalano che l’attuale fase di nuova spinta dell’S&P500 in atto dal 13 marzo abbia un buon consenso da parte del mondo delle opzioni; vi è solo un indice Skew un po’ elevato che segnala una crescita di timori di improvvise correzioni.

 

 

 

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