Gli operatori sono rimasti in attesa degli spunti contenuti nelle minute dell’ultimo meeting Fed, per meglio comprendere quale potrebbe essere il futuro percorso dei tassi Usa.
A giugno la Fed ha lasciato invariati i tassi ma ha segnalato la possibilità di futuri aumenti. Da allora i dati macro hanno per lo più mostrato l’immagine di un’economia abbastanza resiliente, mentre l’inflazione resta lontana dal target ed il mercato del lavoro rimane positivo.
I mercati prezzano una probabilità di quasi l’85% di un rialzo da 25 punti base in luglio grazie anche ai toni decisamente aggressivi utilizzati recentemente dai banchieri centrali Usa.
Un fattore particolare riguarda la curva dei rendimenti statunitensi che ha mostrato la sua massima inversione dal 1981, da cui si evince che gli investitori si aspettano un incremento dei tassi nel breve, ma ritengono che l’aumento dei costi di finanziamento finirà per danneggiare l’economia, costringendo la Fed ad allentare successivamente la sua politica monetaria.
Dati alla mano abbiamo un rendimento del Treasury a 2 anni al 4,92%; del decennale al 3,9%, allo stesso livello del trentennale. Praticamente questa fotografia vale anche per la sterlina, dove il Gilt a 2 anni ha un rendimento del 5,35%, il decennale al 4,48%, ed anche qui lo stesso del trentennale.
Passando all’Eurozona ci sono vari fattori da considerare; in primo luogo lo spread tra i nostri titoli di stato ed il Bund tedesco sulla curva decennale è in area 168, con un rendimento del nostro Btp benchmark al 4,15% circa ed il Bund al 2,47%. Questi due rendimenti sono agli opposti, la maglia rosa e la maglia nera, anche se l’interesse per i nostri titoli a livello internazionale rimane ben supportato e nella scorsa settimana c’era stato anche qualche paggaggio “intraday” sotto il 4%.
Chi fino a poche settimane fa era maglia nera in Europa era la Grecia, che dieci anni fa era nel pieno di un possibile ritorno alla Dracma e con i titoli rinegoziati nel 2012 a prezzi stracciati in area 20 centesimi. Il lavoro fatto dai governi nel corso di questi anni e la cura pesante della “troika” ha rimesso finanziariamente in piedi il paese che ha visto un ulteriore passo in avanti verso la stabilità, grazie al risultato elettorale della scorsa settimana che ha visto la vittoria con la maggioranza assoluta, dell’attuale governo conservatore in carica. La risposta dei mercati ha spinto il rendimento sotto il 4%, a livelli impensabili fino a qualche mese fa. Oggi il GGB di riferimento decennale è al 3,75%, in linea con Croazia e Slovacchia, mentre al di sopra restiamo noi e Cipro. A livello generale la media dei titoli dell’EU sulla curva decennale è al 3,07%.
Sul fronte interno vi è stato apprezzamento internazionale per la scelta del prossimo governatore di Banca d’Italia, Fabio Panetta, oggi membro del board Bce e che nel nuovo ruolo sarà un ulteriore segnale positivo verso le istituzioni europee e gli investitori internazionali.
Le nuove obbligazioni governative sotto la lente
In questo contesto di mercato non sono state tantissime le emissioni significative in questa settimana. Sui sovranazionali vi è stata un’interessante emissione della Bei sulla scadenza decennale con cedola del 3% per un totale di 5 miliardi. Come accade spesso su questo titpo di titoli le richieste sono state molto superiori all’offerta che si è chiusa ad un prezzo di 99,04, prezzo che si è poi indebolito in grey market assestandosi in area 98,75. A questo livello il rendimento a scadenza sale al 3,15% circa; Isin del titolo XS2647979181 e taglio retail da mille euro con multipli di mille.
Molto attivi i Land tedeschi e le autorità locali; il Federal State of Berlin ha collocato un bond senior a otto anni con scadenza l’11 luglio 2031 per un ammontare di 500 milioni di euro. L’obbligazione è stata collocata ad un rendimento di 1 punto base sotto il tasso midswap. Nel dettaglio: cedola 3%, prezzo 99.538 e rendimento 3.066%. Lotto minimo di mille euro con multipli di mille, rating Aa1/AAA e Isin DE000A351PF4. Il primo bond green senior preferred dell’autorità locale Landesbank Nord/LB è stato collocato sul mercato in questi giorni. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro con ordini di circa 800 milioni. L’obbligazione ha scadenza a cinque anni, 11 luglio 2028, prime indicazioni di rendimento in area 175 punti base sopra il tasso midswap. Nella fase finale del collocamento lo spread è stato abbassato a 160 punti base sopra il tasso midswap. L’obbligazione green senior preferred paga una cedola annua lorda del 4.875%, prezzo 99.948 e rendimento 4.88%. Lotto minimo di mille euro con multipli di mille, rating A3/A e Isin DE000NLB4RS5.
Il Regno Unito ha emesso una nuova tranche del Gilt 22 ottobre 2025 con cedola 3,50% (Isin GB00BPCJD880). Ha raccolto quattro miliardi di sterline contro ordini per 11,1 miliardi, 2,77 volte l’importo offerto. Il prezzo è stato fissato a 95,39, corrispondente a un rendimento lordo alla scadenza del 5,668%, in netto rialzo rispetto al 4,874% dell’asta del 7 giugno. Il Gilt 2025 fu emesso per la prima volta nel gennaio scorso ad un rendimento del 3,634%. A distanza di sei mesi, anziché diminuire con l’avvicinarsi della scadenza, il rendimento si è impennato dei due terzi e l’ultima emissione risulta essere stata la più costosa dal 2007. In pratica, i rendimenti britannici stanno tendendo al 6% per un investimento della durata di poco più di due anni, mentre il decennale rende meno del 4,50%, e ciò evidenzia quanto spegato prima sulla curva invertita.
Le nuove emissioni di bond corportate sotto la lente
A livello di corporate e finanziari, è tornata sul mercato Aeroporti di Roma che ha puntato sul mercato obbligazionario con il collocamento di un bond senior per l’importo di 400 milioni di euro (Isin XS2644240975). Le richieste hanno quintuplicato l’offerta, arrivando a due miliardi. E così, il bond di Aeroporti di Roma ha potuto spuntare un rendimento alla scadenza più basso delle previsioni iniziali fissando uno spread finale di 195 punti base sul tasso midswap rispetto ai 230 punti iniziali. Sarà rimborsato in data 10 luglio 2033, per cui presenta una durata di 10 anni. Stacca una cedola lorda fissa del 4.875%, prezzo 99.119 e rendimento 4.989%. Rating BBB-, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.
Bayerische Landesbank ha collocato un covered bond a quattro anni di importo 500 milioni di euro. Si tratta di un bond covered, garantito da mutui ipotecari. Un successo in termini di ordini, lievitati ad un valore di due miliardi. Ciò ha consentito all’emittente di ridurre il rendimento offerto a +2 punti base sul tasso midswap dai +5 ipotizzati con la guidance iniziale. L’obbligazione bancaria garantita ha durata di quattro anni, arrivando a scadenza in data 11 luglio 2027, paga una cedola annua lorda del 3.5%, prezzo 99.691 e rendimento 3.60%. L’obbligazione covered ha scadenza l’11 luglio2027, lotto minimo di mille euro con multipli di mille e rating Aaa. Isin DE000BLB6J02.
Credit Agricole ha collocato un Mortgage Covered Bond a tre anni. L’obbligazione covered ha rating Aaa, in quanto garantita da sottostante immobiliare, per un ammontare di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 18 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a 13 punti base con ordini che hanno raggiunto i 2 miliardi di euro. Il bond covered (Isin FR001400J4X8) paga una cedola annua lorda del 3.75%, prezzo 99.883 e rendimento 3.792%. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila e rating AAA.
La banca italiana ICCREA ha collocato un covered bond a 5.5 anni di importo 500 milioni di euro. Si tratta di un bond covered, garantito da mutui ipotecari. Gli ordini hanno raggiunto 750 milioni di euro. Ciò ha consentito all’emittente di ridurre il rendimento offerto a +68 punti base sul tasso midswap dai +70 ipotizzati con la guidance iniziale. L’obbligazione bancaria garantita ha durata di 5.5 anni, arrivando a scadenza in data 17 gennaio 2029, paga una cedola annua lorda del 3.875%, prezzo 99.707 e rendimento 3.939%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating Aa3 con Isin IT0005555112.
Intesa Sanpaolo torna sul mercato con l’emissione di due nuove obbligazioni in dollari. Le scadenze sono medio-lunghe, rispettivamente di quattro e cinque anni e in entrambi i casi il taglio minimo è stato fissato in soli 2.000 dollari. La tranche a quattro anni va in scadenza in data 29 giugno 2027, Isin XS2641775452. Il bond offre al possessore cedole crescenti e corrisposte su base semestrale: il tasso d’interesse lordo per il primo anno è del 3,60% e successivamente sale dell’1% all’anno fino ad arrivare al 6,60% per il quarto e ultimo anno. Questo bond offre una cedola annua media lorda del 5,10%. E poi c’è la tranche a cinque anni, scadenza 29 giugno 2028 Isin XS2641797852 che offre una cedola mista corrisposta con frequenza annuale: per i primi due anni il tasso d’interesse lordo è fissato al 6,15%, successivamente, esso sarà pari al Sofr, il tasso overnight usato sul mercato negli Stati Uniti, fissando un floor al 4,20% ed un tetto massimo al 6,15%. In altre parole, quali che siano i movimenti del Sofr, la cedola non potrà risultare più bassa del 4,20% e più alta del 6,15%.
A1 Towers Holding, operatore di infrastrutture di torri per telecomunicazioni mobili leader in Austria e nell’Europa centro-orientale, ha terminato il roadshow ed è pronto a collocare sul mercato un’obbligazione con scadenza a cinque anni. Rating atteso Baa2/BBB-; le prime indicazioni di rendimento sono in area 220 punti base sopra il tasso midswap.
Ancora Goldman Sachs offre carta per il settore retail, lanciando un bond a dieci anni con tasso fisso al 6.5% per i primi due anni. Negli otto anni anni successivi saranno corrisposte cedole variabili lorde legate alla differenza tra il 6% ed una volta e mezzo il tasso di riferimento Euribor a 3 mesi. Taglio minimo da 1.000 euro e ammontare 80 milioni di euro, acquistabile sul MOT.
A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker