Residenziale allo stallo, in negativo anche il Sud

Come si sta comportanto il mercato residenziale italiano? Dalle analisi condotte dalle principali netowrk immobiliari emerge che la domanda almeno nel mercato delle compravendite è in stallo, che i tempi di vendita si sono ulteriormente allungati e che le trattative risultano sempre più lunghe.

In particolare Fabiola Meglioia, responsabile dell’Ufficio Studi di Tecnocasa evidenzia che: «Nel primo semestre del 2008 il mercato immobiliare italiano ha registrato segnali negativi, seppur contenuti, su tutto il territorio, confermando una tendenza già in atto nel precedente semestre». Nel dettaglio gli elementi che hanno contribuito a determinare questa situazione, sono secondo l’esperta: «la crescita continua dei prezzi delle case dal 1998,  il rialzo dei tassi di interesse sui mutui insieme alla selezione più attenta  delle banche italiane nell’erogazione dei prestiti per l’acquisto delle abitazioni che ha inciso sulla capacità di spesa dei potenziali acquirenti, e in generale la situazione economica del Paese che, con un’inflazione in aumento ed una bassa crescita, ha determinato una maggiore prudenza nei processi decisionali di acquisto».

In particolare si può affermare che nelle realtà urbane il calo delle quotazioni si è attestato intorno al 2.7% nelle grandi città, al 2.3% nei capoluoghi di provincia e all’1.9% nei comuni dell’hinterland delle grandi città.
Le realtà meno dinamiche si sono rivelate Genova (-4.5%), Firenze (-3.3%) e Bologna (-3%). Per la prima volta dal 1997 in questo semestre Torino e Palermo registrano variazioni negative,  rispettivamente con -1.7% e -2.2%.  Milano e Roma registrano una contrazione dei prezzi del 2.2%.
Per macroaree si può evidenziare che si è rilevata una contrazione delle quotazioni più sensibile nelle città del Centro Italia (-3.7%), seguite dal Nord (-1.9%) e, per la prima volta, dal Sud (-1.6%), chiaro indice che il mercato immobiliare ha ormai invertito il trend.

E non è soltanto il mercato delle compravendite a mostrare segnali di debolezza. Anche il mercato delle locazioni presenta qualche difficoltà. «Nel primo semestre del 2008 nelle grandi città i canoni di locazione sono diminuiti dello 0.8% per i bilocali e dell’1% per i  trilocali. La conseguenza è stata una stabilità dei rendimenti immobiliari lordi al 3.8%» sottolinea l’esperta.

E per i prossimi mesi le previsioni parlano ancora di segno meno sia per le quotazioni immobiliari che per il numero delle compravendite. «A soffrire maggiormente saranno le realtà più periferiche, in particolare quelle caratterizzate da immobili di bassa qualità, e le aree che sono state caratterizzate da un’intensa edificazione negli ultimi anni. Ci aspettiamo un comportamento migliore per le abitazioni situate nelle aree più prestigiose e, in generale, per le tipologie di qualità medio-alta» conclude la responsabile di Tecnocasa. Come a confermare che il lusso non risente di nessuna crisi.

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