Mercati, bond: i nuovi governativi e corporate sotto la lente

Il trading leggero estivo dei mercati è ormai dietro le spalle, le sale operative si sono ripopolate e sui mercati hanno ripreso copiosamente le offerte di obbligazioni governativi e corporate.

Il mese di settembre è partito con l’incertezza in quanto ci troviamo in una fase di avvicinamento alle riunioni delle banche centrali e si specula sulla possibilità che qualche governatore possa prendere una pausa di riflessione alla politica di rialzo dei tassi intrapresa con grande intensità negli ultimi 12 mesi. Alla base della teoria riflessiva, che significa non fare nulla a questo giro, gli analisti sposano questa scelta, supportati dagli ultimi dati macroeconomici che non brillano ed evidenziano un rallentamento della crescita. A preoccupare e soprattutto a influenzare i mercati sono state nelle ultime sedute le notizie arrivate dalla Cina che ha pubblicato dei dati in calo e dove la questione della crisi di alcuni colossi immobiliari, non è stata, nelle ultime giornate, oggetto dei media ma è comunque una presenza costante non ancora risolta.

Pertanto si presume tra le varie opzioni possibili che la Fed possa saltare un giro di rialzo e valutare poi la reazione dei prossimi dati, mentre la Bce, seppur con qualche dubbio in più rispetto alle scorse settimane, non sembrerebbe sposare questa tesi.

Nel corso dell’ultima settimana i rendimenti dei titoli di Stato si sono rialzati, il nostro benchmark di riferimento principale è in area 4,35% con lo spread contro i l Bund decennale a quota 172. Nell’Eurozona si riavvicinano all’area del 4% anche la Grecia, Cipro e la Croazia. Folta l’area del 3% a cui si avvicinano anche Irlanda ed Olanda, rispettivamente al 2,99% e 2,96%, lasciando la sola Germania più lontana al 2,63%. Nelle altre divise, troviamo il pound al 4,47% ed il dollaro al 4,27% sul 10y; per il mercato americano, ancora una curva invertita con il Trasury a due anni che rende il 5%.

I nuovi bond governativi sotto la lente

Sul fronte delle emissioni governative sono riprese copiosamente, con una mattinata intensa giovedi, con Francia e Spagna che si sono attivate sul medio/lungo, rispettivamente per massimi 11 miliardi di euro in Oat e massimi 6,5 miliardi in Bonos. Attesa anche per l’annuncio sui quantitativi di Bot annuali in asta il 12 settembre.

Offerta con taglio retail da parte dell’Ungheria che ha rating Baa2/BBB- per 1,75 miliardi con scadenza decennale. La cedola è stata fissata al 5,375% ed il prezzo d’emissione di 98.893 porta il rendimento a scadenza al 5,52%. Isin XS2680932907.

Dopo il successo di quattro mesi fa, il Tesoro ha annunciato una nuova emissione del BTP Valore, la nuova famiglia di titoli di stato dedicata agli investitori retail. L’emissione è in programma da lunedì 2 a venerdì 6 ottobre. La novità rispetto a giugno è che per la prima volta con un titolo di Stato, i risparmiatori riceveranno cedole trimestrali che saranno calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo. Il titolo sarà a cinque anni ed ai sottoscrittori che lo terranno fino a scadenza sarà riconosciuto un extra premio finale di fedeltà. Il 29 settembre saranno comunicati i tassi minimi garantiti, congiuntamente al codice Isin che identificherà il titolo.

Le nuove emissioni corporate sotto i riflettori

Sul fronte corporate e finanziari, la settimana è stata ricca di emissioni; dopo il successo della scorsa delle emissioni di Banca Intesa, altre banche hanno attratto gli investitori.

Per la Bper è stata la prima emissione di quest’anno ed è avvenuta dopo nove mesi dall’ultima del dicembre 2022, rivelandosi un successo. Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha collocato sul mercato nuove obbligazioni del tipo senior non preferred. La durata è stata fissata in sei anni, dato che il rimborso avverrà l’11 settembre 2029. L’importo offerto è stato di 500 milioni di euro, ma in poche ore gli ordini sono arrivati a 1,3 miliardi. Ciò ha consentito all’emittente di ridurre il premio sul tasso mid-swap dai 285 punti base attesi alla vigilia a 260. Infatti, a fronte di una cedola fissa annua lorda del 5,75%, il prezzo di emissione è stato di 99,695. In altre parole, il rendimento lordo alla scadenza si aggira intorno al 5,80%. Le obbligazioni Bper saranno rimborsabili (“callable”) già al quinto anno, questo significa che l’investitore non ha la sicurezza che il bond duri effettivamente sei anni, ma potrebbe ritrovarsi con il capitale rimborsato dopo cinque anni, isin IT0005561243, rating BB+ e taglio minimo da 150mila euro con multipli di mille.

Altro deal di successo è stata l’emissione del nuovo bond di Mediobanca, che s’inserisce in un calendario fitto di collocamenti da parte delle banche italiane dopo la pausa estiva. L’importo raccolto è stato di 500 milioni di euro, ma gli ordini sono stati pari a due miliardi. Nel dettaglio, il nuovo bond Mediobanca è un Sustainability Senior Non Preferred della durata di quattro anni (scadenza nel settembre 2027). Esso risulta callable dopo tre anni, per cui nel settembre del 2026 l’emittente può esercitare la facoltà di rimborso anticipato del capitale. Grazie alla domanda sostenuta, il rendimento ottenuto è stato inferiore rispetto alla partenza, esso è sceso da +170 a +145 punti base sul tasso mid-swap. Infatti, la cedola è stata fissata al 4,875%, con il prezzo d’emissione a 99,965 e buona performance nel grey market in area 100,15. Lotto minimo 150,ila euro con multipli di mille, rating BBB- e Isin XS2682331728.

Banco Desio si è affacciata al mercato con un bond a quattro anni da 400 milioni. Gli ordini hanno superano i 900 milioni e lo spread è stato fissato a 75 punti base, abbassato dagli 80 punti iniziali. L’obbligazione covered, con scadenza 13 marzo 2028, paga una cedola annua lorda del 4%, prezzo 100, taglio minimo 100mila euro con multipli di mille e Isin IT0005561250.

Assicurazioni Generali torna col botto sul mercato obbligazionario con un green bond a dieci anni da massimi 500 milioni di euro. L’importo collocato tra circa 200 investitori istituzionali è stato di 500 milioni di euro, gli ordini sono risultati più che doppi, arrivando a 1,1 miliardi. Per il 90% l’obbligazione è stata piazzata fuori dall’Italia, la parte del leone l’hanno fatta i francesi con il 39%. Il titolo ha scadenza 12 settembre 2033 e stacca una cedola annuale lorda posticipata del 5,272% (Isin XS2678749990). Il nuovo bond è della tipologia Tier 2 e ha rating Baa2, per cui il giudizio risulta investment grade. Il taglio minimo è stato fissato in 200mila euro, rendendo evidente che il collocamento fosse rivolto agli investitori istituzionali. Grazie all’abbondante domanda, il green bond Generali ha visto scendere il rendimento lordo alla scadenza da +250 a +210 punti base sopra il tasso mid-swap. L’emissione è avvenuta alla pari, cioè il prezzo di collocamento è stato del 100% e la cedola annua lorda è stata fissata al 5.272%. La grande richiesta ed il conseguente restringimento del rendimento si è poi negativamente riflesso nel grey market dove il titolo ha sofferto, lasciando sul terreno un quarto di punto.

Il gruppo spagnolo Santander ha collocato un’obbligazione  senior preferred, per un ammontare di 750 milioni di euro, con scadenza 13 settembre 2027. Prime indicazioni di rendimento in area 140 punti base, abbassate a 115 punti grazie a circa 1.6 miliardi di euro di ordini raccolti durante la fase del collocamento del bond. Nel dettaglio: cedola  4.375%, prezzo 99.641, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila, rating A2 e Isin XS2679878319.

ZF Europe Finance ha collocato un’obbligazione green dell’ammontare di 650 milioni di euro raccogliendo ordini per 1.9 miliardi. L’obbligazine green ha scadenza marzo 2029 ed è stata collocato con un rendimento del 6,25%, più basso rispetto al 6,50%, rendimento iniziale. L’obbligazione green (Isin XS2681541327) ha una cedola del 6,125%, prezzo 99,478 e rendimento 6,25%. Rating BBB- e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.

Worldline, società francese di servizi di pagamento e transazione fondata nel 1974, nel  luglio 2021 ha siglato una partnership strategica con BNL, acquisendo l’80% delle partecipazioni di Axepta, ha collocato una nuova obbligazione senior da 600 milioni di euro sulla scadenza settembre 2028. Prime indicazioni di rendimento in area 115 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a 93 punti in fase finale finale, con ordini racolti che hanno superato il miliardo di euro. L’obbligazione (Isin FR001400KLT5) paga una cedola del 4,125%, prezzo 99,858 e rendimento 4,157%. Lotto minimo negoziabile 100mial euro con multipli di 100mila e rating BBB.

REWE International si è finanziata sulla scadenza a sette anni con un’obbligazione senior, 900 milioni l’ammontare emesso con ordini  per 3.3 miliardi di euro. Cedola 4,875%, prezzo 99,803 e rendimeto 4,909%, equivalente a 170 punti base sul tasso midswap, abbassato dai 190/200 punti iniziali. Isin XS2679898184, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e rating BBB.

ENI ha avviato il collocamento di obbligazioni convertibili senior unsecured con durata di sette anni, prime nel settore ad essere caratterizzate da una struttura sustainability-linked. I bond per un valore complessivo di un miliardo saranno convertibili in azioni ordinarie Eni quotate su Euronext Milan. Il taglio minimo di investimento è di 100mila euro, sono titoli riservati a investitori qualificati. Il prezzo di conversione sarà stabilito al termine del collocamento e si prevede compreso tra il 20% e il 25% al di sopra del prezzo di riferimento che sarà determinato come prezzo medio ponderato delle azioni ordinarie Eni rilevato sul mercato regolamentato di Borsa Italiana nella giornata di giovedì 7 settembre tra il momento di avvio delle contrattazioni e la fissazione dei termini economici del collocamento. Le obbligazioni saranno rimborsate a scadenza, 14 settembre 2030, al valore nominale.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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