Caro professore finiamola con la farsa del consulente piazzista

Le dichiarazioni del neo direttore del Comitato Edufin, professor Masciandaro, hanno accesso un discreto dibattito nel mondo della consulenza finanziaria. Pubblichiamo la lettera di un nostro lettore in tema di educazione finanziaria.

Carissima redazione di BLUERATING,

vi scrivo per esporre il mio punto di vista sulle recenti esternazioni del professor Masciandaro, sull’educazione finanziaria, che ho letto sul vostro sito (Educazione finanziaria, certificata e senza conflitti di interesse e Educazione finanziaria: torna a parlare il professore che attaccò i consulenti – ndr).

Sono un consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, con alle spalle una carriera pluridecennale. In tutti questi anni ho sempre frequentato corsi di aggiornamento professionale, oltre a quelli obbligatori, per conoscere le novità sui mercati finanziari e offrire un ottimo servizio ai miei clienti. Mi considero quindi più che qualificato per fare educazione finanziaria.

Nelle sue parole sul conflitto di interesse, che cito: “Per essere molto chiaro, chi offre educazione finanziaria non deve vendere prodotti”, mi sento direttamente chiamato in causa.

Basta considerare la nostra categoria come dei semplici venditori. Noi ricopriamo un ruolo sociale molto importante, come protettori dei risparmi delle famiglie. Siamo in prima linea perché parliamo ai risparmiatori e cerchiamo di proporre delle soluzioni ai progetti futuri delle persone. Lei, caro professore, che esperienza ha? Si è mai confrontato con una persona spaventata dalle turbolenze sui mercati?

Le do atto che il problema dei conflitti di interesse esiste, ma riguarda tutti. Anche l’educazione finanziaria riguarda tutti e ognuno deve fare la propria parte.

Spero vogliate pubblicare il mio sfogo in difesa dei consulenti e ribadisco, non siamo venditori!

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