Come ogni anno la settimana che culmina con la festa del Ringraziamento negli Stati Uniti, è quella in cui s’iniziano a trarre le conclusioni sull’anno ed a fare i primi “outlook” per il 2024, portando piano, piano l’operatività dei mercati a diminuire dopo la metà di dicembre, per poi riprendere con vigore a partire dalle prime giornate operative del nuovo anno.
I mercati hanno metabolizzato in questa settimana tutte le ultime situazioni consolidando un livello che per i mercati obbligazionari ci dovrebbe accompagnare almeno fino alla fine dell’anno. I prezzi sembrano scontare già la tregua tra Israele ed Hamas, con scambio degli ostaggi e minori tensioni internazionali rispetto alle fasi iniziali dello scontro. Al G20 di New Delhi, vi è stato un approccio più distensivo del presidente russo Putin, che non partecipava all’evento dal febbraio 2022 e che ha parlato della guerra in Ucraina, come di una “tragedia a cui occorre porre fine”. Questo punto potrebbere essere il prossimo “boost” dei mercati in caso di soluzione positiva nel corso del 2024.
Un altro motivo d’interesse per il 2024 sarà l’effetto dei mercati emergenti che potrebbero riportare in primo piano l’America Latina. Infatti dopo aver riaperto la porta alla negoziazione dei titoli, con l’eliminazione dell’enbargo verso il Venezuela, ci si aspetta nel corso dell’anno una possibile soluzione al default del paese e della compagnia petrolifera di stato Pdvsa attraverso una rinegoziazione degli stessi titoli. Intanto i mercati vedono una prima luna di miele con il nuovo presidente eletto in Argentina, Milei, che ha promesso privatizzazioni ed il ritorno del paese ad attrarre investimenti internazionali. In prima battuta la borsa ha recuperato il 22% nella prima giornata operativa post elettorale ed i titoli obbligazionari sono risaliti di qualche figura dai minimi dell’ultimo periodo. Si tratta comunque di due situazioni ad alto rischio ed estremamente difficili, se comunque ci fossero evidenze positive anche minime, trascinerebbero il comparto emergente in maniera importante
Dal punto di vista del mercato, troviamo più o meno la fotografia della scorsa settimana, con in più per i Btp il minor impatto speculativo, legato al pronunciamento migliorativo di Moody’s che ha riportato l’outlook da negativo a stabile. Alla faccia degli avvoltoi che prevedevano un “downgrade” dei nostri titoli fuori dall’investment grade per Moody’s, il Btp sulla scadenza decennale ha riportato lo spread contro Bund tedesco in area 175, con il rendimento medio al 4,3% per la maggior parte della settimana. Sono ancora tre le nazioni in Eurozona ad essere sotto il 3%, La Germania al 2,6%, Olanda al 2,93% ed Irlanda al 2,97%; il resto è tutto nella fascia fino al 4%, dove Cipro è al massimo al 3,9%, restiamo poi noi sopra il 4%. In calo anche i rendimenti sul Treasury decennale al 4,4%, mentre il Gilt inglese è al 4,24%.
Altissima l’offerta di nuovi titoli sia governativi che corporate, letteralmente andati a ruba sui libri dei lead manager, con richieste notevolmente superiori all’offerta.
Le nuove emissioni governative sotto la lente
Sui governativi il Tesoro non effettuerà l’asta di metà dicembre come consuetudine, salvo nel 2020 in piena emergenza covid. Sono stati riaperte emissioni su titoli circolanti dalla Slovacchia, sulle scadenze 2027 0,125%, 4% 2032, 3,625% 2033 e 3,75% 2035; la Finlandia ha incrementato sul 2033 il titolo 3% e sul 2036 quello con cedola del 0,125% al prezzo di 68,25 che corrisponde ad un rendimento a scadenza del 3,29%. Nuovo bond in euro dalla Croazia, da poco entrata a far parte dell’Eurozona, per 1,25 miliardi, con scadenza nel 2033 e cedola del 3,75% taglio minimo da un euro con multipli di uno e Isin HRRHMFO33BA3. Grande successo della Polonia con un deal da 1,25 miliardi con scadenza nel 2030 e cedola fissata al 3,625%. Prezzo d’emissione a 99,418 che proietta il rendimento a scadenza al 3,72%. Ordini arrivati ai lead per oltre 3,6 miliardi e spread iniziale ridotto rispetto alla prima linea guida. Isin XS2726911931 con taglio minimo da mille euro con multipli di mille.
In Germania Investitionsbank Berlin, banca di sviluppo garantita dallo Stato di Berlino, con rating AAA ha aumentato di 500 milioni di euro l’obbligazione 3,125% 1/3/2033 portando l’ammontare in circolazione a 1 miliardo di euro. Il bond (Isin DE000A30V21) è stato collocato al prezzo di 99,627 e rendimento 3,171%, 15 punti base sopra il tasso midswap. I titoli di nuova emissione sono immediatamente fungibili alla data valuta del 28 febbraio con i vecchi già in circolazione. Lotto minimo 100mila euro con multpli di 100mila.
Sächsische Aufbaubank – Förderbank (rating AAA), ageenzia tedesca garantita dal land dellla Sassonia, ha iniziato il collocamento di un’obbligazione senior con scadenza 1 dicembre 2028 e ammontare 250 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento 9 punti base sopra il tasso midswap. Isin DE000A3MQT30, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.
I nuovi bond corporate sotto i riflettori
Passando ai corporate, durante l’ultima settimana, Tapestry, la casa globale di accessori di lusso e marchi lifestyle con sede negli Stati Uniti, ha messo alla prova la fiducia degli investitori emettendo l’equivalente di 6 miliardi di dollari attraverso un deal multi tranche con scadenze dai due ai dieci anni. I proventi della nuova emissione, insieme alle liquidità ed a 1,4 miliardi di dollari di prestiti a termine, saranno destinati a finanziare l’acquisizione di Capri, la holding di Michael Kors, un’operazione che dovrebbe concludersi entro la fine del 2024 e valutata in 8,5 miliardi di dollari. Una volta completata la transazione, si prevede che la qualità creditizia di Tapestry peggiorerà temporaneamente, con una leva finanziaria adeguata prevista in crescita da 1,8x a 4,1x. Tuttavia, il gruppo ha dimostrato di essere storicamente concentrato nel mantenere il proprio status “investment grade”, pertanto gli analisti si aspettano che la leva finanziaria ritorni al livello precedente all’operazione nel periodo di 18-24 mesi dopo l’acquisizione di Kors. Ciò dovrebbe essere supportato da un mix di crescita degli utili e riduzione del debito finanziato da una forte generazione di free chash flow e da un’ulteriore quota di mercato raggiunta attraverso l’acquisizione. In effetti, la transazione rappresenta uno dei più grandi legami nel settore abbigliamento/vendita al dettaglio da qualche tempo, e consentirà di creare la quinta più grande azienda di beni di lusso (legata a Hermes) a livello globale, con un fatturato stimato di 12,1 dollari. L’ultima serie di risultati finanziari, anche se leggermente inferiori alle aspettative, si è rivelata positiva e ha confermato la capacità del gruppo di affrontare le attuali difficoltà rappresentate principalmente dalla crescente inflazione e da un approccio prudente alla spesa. Sulla scia del trend al ribasso della domanda proveniente dall’Asia e dal Nord America, Tapestry ha ridotto la guidance sulle vendite per l’anno fiscale 2024, ma ha mantenuto la guidance sugli utili per il prossimo anno sulle aspettative di crescita dei margini. L’acquisizione di Kors sarà complessivamente di supporto al credito poiché in grado di aumentare la penetrazione nel mercato e ragionevolmente la sua capacità di generare nuove fonti di redditività. Tapestry ha storicamente rappresentato un modello di business di successo basato su accordi strategici di M&A e un forte impegno nel preservare il proprio status di IG. La tranche in euro ha scadenza 2027 per 500 milioni con cedola del 5,375%, Isin XS2720095624, taglio minimo 100k+1k. Le tranche in dollari hanno tutte taglio minimo da 2mila euro con multipli di mille, quella a due anni ha cedola del 7,05%, Isin US876030AB38; 750 milioni al 2026 con cedola del 7%, Isin US876030AC11; cedola del 7,35% per la scadenza 2028 Isin US876030AD93; 7,7% per la scadenza 2030 Isin US876030AE76 ed infine la più lunga decennale con Isin US876030AF42 ha cedola del 7,85%.
Snam ha collocato un nuovo transition bond a sei anni a tasso fisso, 29 novembre 2029, dell’importo di 500 milioni di euro, riservato ad investitori qualificati. Lo scopo del deal è finanziare o rifinanziare progetti idonei nel piano di decarbonizzazione e rientra nel quadro di finanza sostenibile. Prime indicazioni in area 145 punti base sopra il tasso mdswap, abbassate a 113 punti base. Nel dettaglio: cedola 4%, prezzo 99.026, rendimento 4,139%. Rating assegnato all’obbligazione Baa2/BBB+, Isin XS2725959683 con taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille.
In evidenza Mc Donalds, famosa catena di ristoranti di fast food statunitense, che ha collocato un’obbligazione senior suddivisa in tre tranche: una prima tranche con scadenza a quattro anni, 28 novembre 2027, e prime indicazioni di rendimento nell’area di 95 punti base sulla curva midswap, una seconda tranche con scadenza a 7.5 anni, 2 febbraio 2031, e prime indicazioni di rendimento nell’area di 120 punti base sulla curva midswap, una terza tranche con scadenza a 12 anni, 28 novembre 2035, e prime indicazioni di rendimento nell’area di 150 punti base sulla curva midswap. Gli ordini degli investitori hanno raggiunto i 5.5 miliardi ed hanno permesso all’emittente di ridurre il rendimento: la tranche a quattr, anni (XS2726262863) offre un rendimento di 65 punti base sul tasso midswap, la tranche a 7.5 anni (XS2726263325) offre un rendimento di 90 punti base e la tranche a 12 anni (XS2726263911) offre un rendimento di 118 punti base. Per la tranche a quattro, anni cedola 3.625%, prezzo di emissione 99.558; per la tranche a 7.5 anni cedola 3.875%, prezzo di emissione 99.827; per la tranche a 12 anni cedola 4,125%, prezzo di emissione 99.89. Ammontare per la tranche a quattro anni 500 milioni di euro e ordini raccolti per 1,75 miliardi, per la tranche a 7,5 anni 700 milioni e ordini raccolti per 1,65 miliardi, per la tranche a 12 anni 750 milioni e ordini raccolti per 2,1 miliardi. Rating delle obbligazioni Baa1/BBB+ e lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille.
E’ stata completata con successo la nuova emissione obbligazionaria di Banca Intesa Sanpaolo. Oggetto dell’operazione è stato un cosiddetto yankee bond, cioè un titolo del debito denominato in dollari Usa. Due le tranche offerte sul mercato. La prima è stata di 1,5 miliardi di dollari, della durata di dieci anni e ha fissato una cedola lorda annua del 7,20%, a premio di 280 punti base rispetto al T-bond decennale degli Stati Uniti, in calo di una trentina di punti rispetto alle indicazioni iniziali. Isin XS2725962398 e taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille.
La tranche a 30 anni del bond di Intesa è stata anch’essa di importo pari a 1,5 miliardi. La cedola è stata fissata, al 7,80% lordo annuo, a premio di 325 punti base sul corrispondente T- bond. Anche qui si è registrato un calo del rendimento finale rispetto alle indicazioni iniziali per una ventina di punti base, isin XS2725962638 e taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille.
Entrambe le tranche sono del tipo Senior Preferred. Gli ordini sono stati particolarmente elevati, hanno raggiunto i cinque miliardi in appena due ore dall’annuncio e, infine, sono stati complessivamente pari a 11 miliardi, oltre tre volte e mezzo l’importo offerto.
Grande attività sul mercato da parte del Banco BPM lancia un’offerta di riacquisto di proprie obbligazioni perpetue AT1 fino a 300 milioni di euro e contestualmente colloca una nuova emissione obbligazionaria Additional Tier 1 per lo stesso importo con una cedola del 9,50% e ordini che hanno superato quota 1,35 miliardi di euro. Le prime indicazioni di rendimento erano in area 10%. Nel dettaglio: il nuovo bond perpetuo di Banco BPM è stato emesso alla pari e con cedola annua lorda del 9,50% fino al 24 maggio 2029, corrisposta su base semestrale. Dopo i primi cinque anni, a partire dal 24 novembre 2028, l’emittente può o procedere al rimborso anticipato o continuare a pagare gli obbligazionisti. In questa seconda ipotesi, la cedola diverrebbe variabile e pari al tasso mid swap a cinque anni più uno spread di 667,3 punti base.
Dopo aver riacquistato un bond AT1 fino a 300 milioni di euro e lanciato una nuova emissione della stessa tipologia con una cedola del 9,5%, Bpm, ha avviato il collocamento di un social bond a quattro anni da 500 milioni di euro. Gli ordini hanno superato quota 2.3 miliardi di euro per cui la guidance è stata rivista in area 155 punti base sul tasso midswap dopo una guidance precedente a 165 punti base, rivista dagli iniziali 190 punti base. Il titolo, disponibile solo per i clienti professional, verrà regolato il 29 novembre e scadrà il 29 novembre del 2027. Il bond offre una cedola annuale del 4,625% ed è prezzato sotto la pari a 99,818, Isin IT0005572166.
Crédit Mutuel Arkéa ha collocate un’obbligazione senior preferred sulla scadenza 1/2/2034. Prime indicazioni di rendimento in area 145 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a 120 punti base. Nel dettaglio: cedola 4.125%, prezzo 99.086 e rendimento 4.239%. Rating Aa3/AA-, lotto minimo negoziabile 100mila euro con multipli di 100mila. Isin FR001400MCE2. Ammontare dell’emissione 750 milioni di euro.
Bnp Paribas ha emesso due nuove obbligazioni, di cui una in euro e l’altra denominata in dollari Usa. Entrambe arriveranno a scadenza in data 14 novembre 2035, per cui avranno durata massima di 12 anni. I due bond sono callable: la tranche in euro (Isin XS2649891327) per i primi due anni corrisponderanno cedole fisse con cadenza trimestrale ed al tasso lordo annuale del 7,50%. Dal terzo anno, la cedola diventa variabile e pari a 1,20 volte l’Euribor a tre mesi. In questa fase, la cedola minima è fissata allo 0% e quella massima al 4,80%. L’emittente si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato a partire dal terzo anno e ogni anno fino a dodici mesi prima della scadenza. Per la tranche in dollari (Isin XS2649891244) la cedola è fissa e pari al 9% per i primi tre anni. A partire dal quarto anno e fino alla scadenza, la cedola diventa variabile e pari all’USD SOFR, calcolato giornalmente per ciascun trimestre. In questo caso, la cedola non potrà scendere sotto lo 0% e non potrà superare il 7%. Prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente a partire dal terzo anno e ogni anno fino a dodici mesi prima della scadenza. Sia la tranche in euro che in dollari delle obbligazioni Bnp Paribas implicano una forte scommessa sul futuro andamento dei tassi di mercato. Un rischio supplementare lo si assume con la tranche in dollari ed è legato all’andamento del cambio euro-dollaro. In entrambi i casi il rischio di credito resta molto contenuto: A+/AA.
Sul mercato dei covered bond BPER Banca con un bond covered sulla scadenza 6 anni, 22 ottobre 2029, e ammontare 750 milioni di euro. Dopo le prime indicazioni di rendimento in area 80 punti base, il rendimento è stato abbassato a 75 punti base e sono stati raccolti ordini per 1.6 miliardi di euro. Nel dettaglio: cedola 3.75%, prezzo 99.69, rendimento 3.822%, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille, Isin IT0005571952. Rating Aa3.
Interessante l’emissione obbligazionaria negli Stati Uniti da parte di UBER, una delle società più importanti al mondo. Il colosso della mobilità privata e attiva nelle consegne Uber ha raccolto 1,5 miliardi di dollari attraverso un bond convertibile della durata di cinque anni. Ha fissato la cedola fissa lorda allo 0,875% ed il tasso di conversione a premio del 32,5% rispetto al valore delle azioni di fine seduta prima dell’emissione. Nello specifico, il bond Uber fissa in area 72 dollari il prezzo di conversione alla scadenza. Attualmente, tratta a quasi 55 dollari. Dalla sua Ipo nel 2019, non ha mai toccato una quotazione così alta.
A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker