Mercati, S&P 500: ecco cosa emerge dagli indicatori sulle opzioni

Eugenio Sartorelli, membro del board di Siat e strategist di Investimentivincenti.it illustra di seguito cosa emerge dell’analisi di alcuni alcuni indicatori desunti dal mercato delle opzioni strutturate sull’indice S&P 500.

Il mercato delle opzioni è un mercato formato da specialisti, i quali si posizionano in funzione di anticipare cosa potranno fare (o non fare) i mercati sottostanti. Il mercato Usa è quello dove si concentrano i maggiori volumi a livello globale per le opzioni.

Iniziamo con il grafico del Put/Call Ratio (dati giornalieri a partire dal gennaio 2022 e sino alla chiusura di lunedì 27 novembre).

Questo è un indicatore e qui sopra è rappresentata la sua media mobile esponenziale a otto periodi, che ha caratteristiche contrarian piuttosto similari a quelli del Vix. Questo indicatore ha avuto un massimo di rilevo il 4 ottobre (si veda la freccia verde nel grafico) mentre l’indice S&P500 ha fatto un minimo il 27 ottobre (freccia rossa). Il Put/Call Ratio ha poi intrapreso una discesa che ha portato verso dei livelli medi e non verso la banda bassa. Pertanto questo indicatore segnala un sentiment positivo, ma di entità minore rispetto a quanto sta facendo l’indice S&P500.

Passiamo ora al rapporto tra due indici di volatilità implicita, il VVix/Vix:

Questo indicatore è costituito dal rapporto tra VVix (volatilità media delle opzioni sul Vix) ed il Vix (volatilità media delle opzioni sull’S&P500). La correlazione con l’S&P500 è piuttosto diretta, come ben si nota dal grafico.

Questo indicatore ha fatto un recente minimo il 27 ottobre (freccia blu) e poi è salita con una buona intensità, salita che ha accompagnato quella analoga dell’S&P500. L’indicatore è ancora in spinta e fornisce segnali di sentiment positivo.

Da ultimo vediamo un indicatore sintetico di sentiment (creato da Sartorelli), che tiene conto di numerosi fattori, soprattutto legati al mondo delle opzioni e della loro correlazione con l’indice S&P500.

 

Questo indicatore segue spesso (ma non sempre) la tendenza dell’indice S&P500; quando non la segue vi sono dei segnali discordanti (divergenze).

nel grafico qui sopra si vede come l’indicatore abbia fatto un evidente minimo il 20 ottobre e quindi in leggero anticipo rispetto a quello del 27 ottobre formatosi sull’indice S&P500. Da quel livello l’indicatore di Sentiment ha avuto una decisa salita che sta proseguendo e ciò è positivo per il trend rialzista in atto sull’S&P500.

Conclusioni

In definitiva, gli indicatori legati alle opzioni segnalano che l’attuale fase di recupero dell’indice S&P500 è sostenuta da un buon sentiment positivo e potenzialmente potrebbe proseguire. A bene vedere, tuttavia, il sentiment ha una intensità leggermente inferiore a quanto sta mostrando l’indice S&P500.

La didattica di Sartorelli

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