Piano Paulson: arma a doppio taglio

Wall Street vive la sua peggior seduta da un ventennio a questa parte in seguito alla bocciatura, peraltro inattesa, del piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari. L’indice S&P 500 lascia sul parterre l’8,8% ed il Nasdaq Composite il 9,1%, mentre l’indice di volatilità raggiunge i massimi storici.

Nel frattempo almeno l’Europa si sta muovendo per evitare il collasso del sistema con Belgio e Francia che hanno immesso 6 miliardi in Dexia e l’Irlanda che garantirà il sistema bancario per 2 anni.

Il future sull’indice Eurostoxx 50 apre comunque in territorio ampiamente negativo in ribasso del 3%.

Per oggi è attesa un’altra seduta di passione per il settore finanziario nella speranza che non arrivino ulteriori brutte notizie nella giornata.

Anche il Nikkei 225 chiude in calo del 4,12%, spinto al ribasso dall’onda lunga della crisi partita negli Stati Uniti e dai pessimi dati economici usciti nella serata che indicano un brusco calo della produzione industriale e dei consumi personali.

Il mercato obbligazionario ieri ha visto un balzo molto marcato con il future sul bund che ha raggiunto area 116.

In recupero il dollaro USA contro Euro a 1,4375 e lo Yen giapponese torna sotto 150.

Attesa una giornata legata al flusso di notizie relative ad eventuali salvataggi o problemi d’insolvenza delle banche o di altri operatori finanziari. Mercati quindi che navigano a visto sulla scia di rumors e notizie in un contesto di fortissima volatilità.

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