In assenza di riunioni della banche centrali, il “ghota” della finanza si è ritrovato al Forum Economico di Davos, dove i temi caldi del momento sono stati al centro dell’attenzione. Le crisi internazionali in corso, hanno ridimensionato l’entusiasmo degli analisti che prevedevano un 2024 all’insegna dei ribassi dei tassi d’interesse. Il focolaio dell’inflazione è sempre in agguato e soprattutto la situazione del Mar Rosso, che impedisce passaggi sereni alle navi, costringendo a rotte più lunghe, potrebbe influenzare negativamente con aumenti dei costi di trasporto ed energia che avrebbero impatti inflattivi. Da qui la prudenza emersa da tutti i banchieri centrali, pur rimanendo in linea con previsioni ribassiste che verranno presumibilmente spostate nel secondo trimestre dell’anno, rispetto a previsioni più ravvicinate.
Negli ultimi giorni i vertici della Bce, che la prossima settimana riprenderà le riunioni, nello specifico il “falco” olandese Klaas Knot, hanno respinto le aspettative di mercato riguardo alla tempistica di eventuali tagli, indicando l’estate, e non la primavera, come possibile momento di svolta. Dal canto suo Christine Lagarde ha ribadito che la lotta all’inflazione non è finita ed è necessario restare vigili.
Fuori dal coro Fabio Panetta, governatore di Bankitalia dopo anni nel direttivo Bce, secondo cui “la disinflazione è in atto, è forte e continuerà”.
Gli investitori insistono nello scommettere che una prima riduzione del costo del denaro, auspicata anche dall’Abi, potrebbe arrivare già in aprile, ma con una probabilità scesa al 75% dal 100% prezzato in precedenza. Le possibilità di un taglio in marzo sono scontate al 16% dal 40%; l’ammontare complessivo dell’ammorbidimento nel 2024 è visto a 135 pb in calo dai 145 di qualche giorno fa.
Sul fronte Fed, dopo l’uscita di alcuni numeri forti sulle vendite al dettaglio di dicembre negli Stati Uniti, si prevede una domanda stabile con possibili riflessi sull’inflazione e per questo gli operatori hanno abbassato al 55% dal 65% le loro aspettative per un ribasso di 25 punti base al Fomc di marzo. L’allentamento in corso d’anno è stimato ora in 148 punti dai 166 di venerdì.
Riflessi quindi sui rendimenti dei governativi, in leggero rialzo, con il nostro Btp benchmark decennale al 3,88% e uno spread contro Bund a quota 157. In questo caso il recupero è avvenuto dal Btp, infatti i deboli dati economici tedeschi usciti in settimana hanno lasciato il Bund decennale in area 2,3%, avvicinata dall’Olanda al 2,58%. Sotto il 3% sulla curva decennale anche Austria, Belgio, Finlandia, Francia ed Irlanda, con la media EU ora al 2,93%, con il resto dei paesi sopra il 3%. Sale al 4,08% il Treasury americano, mentre il Gilt inglese è al 3,93%.
Le nuove emissioni governative sotto i riflettori
Copiosa l’offerta di titoli governativi (oltre che corporate) anche questa settimana. Il BTP 15 febbraio 2027 è il nuovo bond del Tesoro a tre anni, in emissione per quattro miliardi di euro. Cedola 2,95% (codice Isin IT0005580045). Gli ordini sono stati pari a 5,9 miliardi. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,82, corrispondente a un rendimento del 3,03%. A dicembre, il bond con scadenza nel dicembre 2026 aveva un rendimento del 3,24%, per cui il nuovo titolo triennale ha debuttato con un rendimento lordo in calo dello 0,21%, pur a fronte di una durata di 2 mesi e mezzo più alta del precedente. La data di regolamento per il BTP 2027 è stata fissata per giorno 15 gennaio e la prima cedola sarà breve con 31 giorni di maturazione, che sarà staccata in data 15 febbraio.
I deal governativi via sindacato hanno riscosso successo anche in questa settimana con l’Oat di Parigi in grande spolvero. Si è trattato di otto miliardi a 25 anni, 2029 con cedola del 3% e prezzo d’emissione a 96,528 che proietta un rendimento a scadenza del 3,2%. Le richieste arrivate ai lead hanno sfiorato i 100 miliardi, Isin FR001400NEF3 e taglio minimo da un euro.
In Germania, German State of Saxony-Anhalt, ha collocato un’obbligazione senior con scadenza a dieci anni e ammontare 750 milioni di euro. Nel dettaglio, cedola 2.75%, prezzo 99.733 e rendimento 2,781%, equivalente a 15 punti base sopra il tasso midswap. Rating Aa1/AAA, lotto minimo mille euro con multipli di mille e Isin DE000A3824L4.
In fase di lancio sempre via sindacato un deal dell’Austria con un nuovo benchmark decennale e due tap su scadenze 2029 e 2049; lo stesso anche per il Messico in euro con scadenza a otto anni.
Sul mercato del dollaro, questa settimana è stato il turno dell’Arabia Saudita con una maxi-emissione di bond in dollari per 12 miliardi, la più alta del regno dal 2017. Molto bene gli ordini, che complessivamente sono ammontati a 30 miliardi. Il bond in dollari è stato suddiviso in tre tranche con scadenza rispettivamente nel 2030 (isin US80413TBF57), 2034 (US80413TBG31) e 2054 (US80413TBH14). Pertanto, gli investitori hanno potuto puntare sul tratto a sei, dieci e 30 anni della curva saudita. La prima tranche ha un rendimento del 4,89%, circa +87 punti base sul T-bond degli Stati Uniti di pari durata. La tranche decennale ha un rendimento del 5,13%, a +115 sull’omologo degli Stati Uniti in area 4%. Infine, la tranche trentennale è stata collocata sul mercato al 5,91%, +171 punti base sul T-bond. I bond dell’Arabia Saudita godono di rating medio-alti: A/A1, i tagli dei titoli sono da 200mila dollari con multipli di mille.
I nuovi bond corporate sotto la lente
Tra i nuovi titoli corporate e finance, la Mediobanca ha collocato un’obbligazione Tier 2 con scadenza aprile 2034 per importo massimo di 300 milioni di euro. Il titolo ha taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille con cedola fissata al 5,25%. Isin IT0005580573, prezzo d’emissione a 99,645 con rating Ba1/BB+/BB+.
Approfittando del buon “mood” del mercato sul nome UniCredit, la banca milanese ha puntato sul mercato obbligazionario con il collocamento di un bond Senior Non Preferred 7NC6 per l’importo di un miliardo di euro. Le richieste hanno raggiunto 1,5 miliardi. E così, il bond Unicredit ha potuto spuntare un rendimento alla scadenza più basso delle previsioni iniziali. Sarà rimborsato in data 23 gennaio 2031, per cui presenta una durata di sette anni. Stacca per i primi sei anni una cedola lorda fissa, mentre nell’ultimo anno corrisponderà una cedola variabile agli obbligazionisti nel caso in cui non esercitasse la call. Il rendimento del bond UniCredit era stato immaginato all’avvio del collocamento ad un tasso midswap più 210 punti base, è risultato a premio sul tasso di riferimento a sette anni di 185 punti base. Nel dettaglio: cedola 4,30%, prezzo 99.751 e rendimento 4,348%. Lotto minimo 150mila eureo con multipli di mille, rating Baa3/BBB- e ammontare 1 miliardo di euro, Isin IT0005580656.
Nova Ljubljanska Banka, la più grossa banca in Slovenia per asset, ha collocato un’obbligazione subordinata Tier2 10NC5 (Isin XS2750306511), ammontare 300 milioni di euro. Scadenza dell’obbligazione fissata al 24 gennaio 2034, con possibilità da parte dell’emittente di richiamare al quinto anno. Il rendimento del bond è stato fissato a 6,875%, dopo una prima indicazione in area 7,50%, poi abbassate a 7%. Gli ordini raccolti ammontano a 1,3 milairdi di euro. L’obbligazione offre una cedola lorda fissata al 6,875%, prezzo 100. Lotto minimo negoziabile 100mila euro con multipli di 100mila.
Landesbank Hessen-Thüringen Girozentrale (HELABA) ha scelto un’obbligazione senior non preferred a tasso variabile con scadenza a due anni, 13 gennaio 2026, e cedola trimistrale indicizzata al tasso tre mesi euribor+90 punti.
La Banca Popolare di Sondrio ha emesso un bond garantito da massimi 500 milioni e scadenza luglio 2029. Isin IT0005580276 e rating AA. Prime indicazioni di rendimento in area 80 punti base sopra il tasso midswap, abbassato a +78 e +77 a fine collocamento con ordini raccolti per 900 milioni di euro. Il bond garantito offre una cedola annua lorda del 3,50%, prezzo 99,533 equivalente a un rendimento del 3,347%. Lotto minimo negoziabile 100mila euro con multipli di mille, Isin IT0005580276.
Credito Emiliano torna sul mercato obbligazionario approfittando del miglioramento del clima sul fronte dei rendimenti. La banca ha, infatti, collocato una nuova emissione garantita da mutui residenziali con struttura soft bullet, scadenza 5,25 anni. La soft bullett è una modalità di rimborso del capitale dei covered bond nella quale, in caso di insolvenza, non è prevista la possibilità che i titoli a garanzia delle obbligazioni covered possano essere venduti per rimborsare, secondo il piano di ammortamento, l’obbligazione garantita. Questo significa che con la soft bullet le obbligazioni covered possono prevedere il rinvio del pagamento della cedola o del rimborso del capitale. Il nuovo bond aprile 2029 da 500 milioni di euro, a fronte di ordini che hanno superato quota 2,4 miliardi di euro, è stato prezzato al reoffer di 99,91, stacca una cedola del 3,25% per un rendimento pari al 3,271%. Rating assegnato all’obbligazione Aa3/AA, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e Isin IT0005579294.
Banco BPM ha emesso un bond garantito a sei anni con scadenza 24 gennaio 2030, rating Aa3 e prime indicazioni di rendimento in area 83 punti base. Sono stati raccolti ordini per 1,5 miliardi di euro e il rendimento è stato abbassato a +77 punti base sul tasso midswap. Il bond garantito Isin (IT0005580771) offre una cedola annua lorda del 3,375%, prezzo 99,781 e rendimento 3,416%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille. Ammontare emesso 750 milioni di euro.
Iren con un green bond con scadenza luglio 2032 e importo massimo di 500 milioni. La multiutility leader nel Nord Ovest e uno dei principali operatori italiani, attivo nei settori dell’energia elettrica, del gas, del teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati e ambientali Il ha raccolto quattro miliardi di euro attraverso un green bond della durata di 8.5 anni. La spread guidance è stata abbassata a +145 punti base sul tasso midswap, dai +175 punti iniziali. Ha fissato la cedola fissa lorda a 3,875%, prezzo 99.514, rendimento 3.946%. Isin XS2752472436, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating BBB.
Enel ha collocato due sustainability linked, con richieste arrivate per oltre 4,7 miliardi di euro. Il primo con durata 4,5 anni ha scadenza il 23 luglio 2028 e prevede una cedola annuale (Isin XS2751666426). In avvio del collocamento, il rendimento si collocava a 120 punti sopra il tasso midswap per poi scendere in chiusura a 85 punti base. Il secondo bond è più a lungo termine, a 11 anni, con scadenza 23 gennaio 2035. La cedola è annuale (Isin XS2751666699). In questo caso il rendimento viaggiava in area tasso midswap + 170 punti base per poi scendere a 135 punti base. Le emissioni sono legate ad obiettivi di sostenibilità (Esg): se il gruppo italiano non dovesse centrarli, sarà chiamato a pagare una cedola più elevata (25 punti base per ogni evento di step up). I bond hanno un taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille e rating BBB+. Nel dettaglio: per il bond a quattro anni il prezzo di emissione è stato fissato al 99.727 con cedola al 3,375% e rendimento 3,445%; per il bond a 11 anni, il prezzo di emissione è stato poi fissato a 98,792 con una cedola del 3,875% e rendimento 4,013%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating BBB+.
Mundys, ex Atlantia, dopo aver richiamato un bond si prepara al lancio di nuove obbligazioni sostenibili a tasso fisso denominate in euro. La prima nel corso di questa settimana con 750 milioni a scadenza 2029 con cedola del 4,75% e prezzo d’emissione a 99,457 che ha ben performato nel grey market salendo in area 100. Isin XS2750308483, taglio minimo 100mila euro con multipli di mille e rating Ba2.
E’ andato molto bene il nuovo bond di Telefonica, una delle più grandi società mondiali di telecomunicazioni fissa e mobile operante principalmente in Spagna ed America Latina, ha lanciato un bond senior green dual tranche a otto e 12 anni da complessivi 1,750 miliardi di euro con ordini pari a più del doppio: 3,9 miliardi, a conferma del solido posizionamento della società sui mercati internazionali del credito. Più in dettaglio, per la scadenza più breve il rendimento è stato fissato a 105 punti base sul tasso midswap dopo prime indicazioni di 135 punti poi abbassato a 110 punti, mentre per la tranche a 12 anni è stato fissato a 135 punti base dopo prime indicazioni in area 165 punti, successivamente riviste a 140 punti. Ammontare di 1 miliardo e ordini a quota 2.2 miliardi per la scadenza otto anni; ammontare di 750 milioni e ordini a quota 1,7 miliardi per la tranche a 12 anni. Nel dettaglio: la tranche con scadenza gennaio 2032 (Isin XS2753310825) paga una cedola fissa del 3.698% e prezzo100, la tranche con scadenza gennaio 2036 (XS2753311393) paga una cedola annua del 4,055% e prezzo 100. Rating Baa3/BBB e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.
L’azienda tedesca SIXT (BBB) ha iniziato il collocamento di un’obbligazione senior a cinque anni con scadenza 25 gennaio 2029 e ammontare 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 150 punti sopra il tasso midswap. Isin DE000A3827R4 e lotto minimo di mille euro con multipli di mille.
Ca Auto Bank, leader paneuropeo del finanziamento e leasing di veicoli e della mobilità, ha iniziato il collocamento di un nuovo bond a tasso variabile sulla scadenza due anni. Prime indicazioni di rendimento in area tre mesi+105 punti. Scadenza 26 gennaio 2026, lotto negoziabile 100mila euro con multipli di mille e Isin XS2752874821.
A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker