Le aspettative sull’economia domestica degli investitori professionali italiani certificati CFA risalgono: il “Sentiment Index” risulta ancora negativo, a -18,5 punti, ma in progressivo aumento verso la neutralità e lontano dai minimi dell’autunno scorso. E’ quanto emerge dal sondaggio è stato svolto da CFA Society Italy tra i suoi soci nel periodo 19 – 29 gennaio 2024.
Il 57% dei partecipanti ritiene stabile la situazione attuale dell’economia del nostro Paese, circa il 14% vede l’economia Italiana in una condizione positiva mentre il 28% ritiene ancora sia presente una dinamica negativa.
In termini di aspettative sui prossimi sei mesi, il 18,5% degli intervistati prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche (-1,5 punti rispetto al mese scorso), il 44,4% stima condizioni invariate (+16,4% rispetto all’ultimo sondaggio) ed il 37% prevede un peggioramento (-15 punti rispetto al mese scorso). La differenza tra coloro che risultano ottimisti sulle prospettive dell’economia italiana rispetto ai pessimisti è pari a -18,5, il valore che rappresenta il “CFA Society Italy Sentiment Index” per il mese di febbraio 2024.
Il dato si mantiene in territorio negativo ma prosegue la fase di rialzo verso la neutralità, incrementando di altri 13,5 punti rispetto al mese scorso e allontanandosi dai valori negativi registrati lo scorso autunno.
Rimangono ancora negative anche le aspettative sul prossimo semestre per l’Eurozona e per gli USA, anche se per l’economia americana si segnala un recupero rispetto al mese scorso.
Per quanto riguarda l’inflazione, rimane decisamente prevalente la previsione di valori in discesa nei prossimi sei mesi (con percentuali di risposta pari a circa il 65-70%). Sui rendimenti obbligazionari, tutti gli analisti prevedono tassi a breve stabili (32% delle risposte in Europa, 22% in USA) o in discesa (68% in Europa, 78% in USA). Sui tassi a lunga invece i partecipanti mostrano maggior dispersione delle stime, sebbene il 90% circa preveda yield stabili o in discesa.
Si confermano negative le attese per l’andamento dei mercati azionari di tutte le aree ma, anche in questo ambito, si evidenzia una dispersione delle stime, con una lieve prevalenza delle attese di discesa dei principali indici.
La previsione è accompagnata da una stima di utili in discesa per i settori industriali e le telecom ma in aumento per il settore finanziario e quello energetico. In coerenza con quest’ultima previsione, gli analisti si attendono infatti un incremento delle quotazioni del petrolio nei prossimi sei mesi.
Sulle valute, infine, l’euro è atteso deprezzarsi sia nei confronti del dollaro che dello yen.