Americani votate il piano!

Il mercato ha bisogno di una scossa, finora le misure adottate appaiono come palliativi e probabilmente anche gli emendamenti richiesti per approvare il piano stesso, sembrano zuccherini di fronte al caos totale che attanaglia mercati e investitori.

Uno di questi, probabilmente il più importante, prevede la costituzione di un fondo di garanzia che tuteli i depositi bancari fino a 250.000 dollari, un accordo bipartisan tra Repubblicani e Democratici per aiutare le piccole aziende in difficoltà e i risparmiatori del ceto medio basso.

Dall’altra parte sono previsti anche tagli fiscali, un emendamento voluto dai Repubblicani, qualcosa che andrà ulteriormente a peggiorare il già disastrato bilancio Statale, ma che in questo periodo elettorale non può essere trascurato. I conti da un punto di vista macro e gli effetti sull’economia di tutto quello a cui stiamo assistendo si faranno dopo, tra qualche tempo, ora non c’è tempo da perdere, il Piano va votato !
Anche le reazioni del mercato dei cambi sono improntante al brevissimo periodo, nel senso che le oscillazioni e i movimenti sembrano dipendere in modo vitale dalla votazione di oggi, e anche se le correlazioni stanno cambiando, si comprano dollari e non si vendono, quando la logica farebbe pensare il contrario.

Le conseguenze di questa crisi, a rigor di logica, dovrebbero pesare sul biglietto verde, questo è pacifico, e forse o probabilmente peseranno nei mesi a venire, mentre nel breve il biglietto verde è ipercomprato, e sembra la divisa di un paese la cui economia è in ripresa e i tassi in salita.
Fino a qualche giorno fa le ragioni erano chiare, ovvero il dollaro e lo Yen erano considerate monete rifugio e la liquidazione di posizioni di carry trades creavano questa apparente distorsione. Da qualche seduta invece le cose stanno cambiando, con il UsdJpy in ripresa, carry trades che tengono i minimi, mentre è l’Euro che sembra avere difficoltà. Si potrebbe pensare che gli effetti dell’allargamento della crisi all’Europa siano la causa principale della caduta dell’Eurusd e forse in parte è così, ma abbiamo la sensazione che questi movimenti siano voluti dalle autorità monetarie, che hanno bisogno di controllare il biglietto verde perché un suo crollo sarebbe troppo pericoloso.

EURUSD DAILY

Il grafico giornaliero ci pone nella condizione di pensare ormai al test del doppio minimo in area 1.3885 con la possibilità di accelerare anche verso 1.3600 e quindi da non escludere neppure 1.3250.
Le correzioni ci saranno ma per il momento le price action ci fanno pensare ad un mercato totalmente controllato, sia chiaro è solo una nostra sensazione, ma tale rimane alla luce di quanto sta accadendo.
La stessa cosa vale per il Cable, e soprattutto per tutti i cross della moneta unica come se fosse in atto un tentativo di ridimensionare una divisa che negli anni ha effettivamente corso troppo.
Dobbiamo anche pensare che qualche analista ed economista, pensano che oggi la Bce potrebbe anche sorprendere i mercati con una riduzione del costo del denaro, anche se la nostra idea rimane improntata ad un nulla di fatto. Se la Bce non tagliasse, probabilmente questa decisione peserebbe ancor di più sull’andamento dell’Euro proprio perché sarebbe dannosa per il sistema finanziario che ha bisogno di liquidità e per l’economia reale che ha bisogno di risollevarsi dopo gli ultimi pessimi dati macro.



EURJPY WEEKLY

Ritornando ai cross dell’Euro, appare interessante l’evoluzione dell’EurYen che ha violato i minimi degli ultimi due anni e se chiudesse la settimana sotto 149.40, si aprirebbero scenari di ribasso di medio e lungo termine con obiettivi che si potrebbero individuare facilmente in area 130.00 che non si vedono da più di tre anni.

Per quel che riguarda il breve termine segnaliamo la possibilità di test di 1.3875 per l’Eurusd da dove ci aspettiamo correzioni significative, mentre per il UsdChf probabile vedere un test di 1.1300.
UsdJpy tra 105.20 e 106.30 mentre il cable dovrebbe scendere in area 1.7600 per poi risalire in area 1.7800. EurChf tra 1.5650 e 1.5800 con l’EurYen al test di zone inesplorate da tempo.
EurGbp tra 0.7840 e 0.7925 mentre i primi segnali di indebolimento del dollaro potrebbero venire da NzdUsd e AudUsd tanto che i cross EurNzd ed EurAud sembrano in calo sostanziale.

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