Giornata intensa per le principali piazze finanziarie; occhi puntati per il piano da 700 miliardi di dollari che dovrebbe salvare il sistema finanziario americano. Oltre la situazione USA, il clima si fa però rovente anche nel vecchio continente, che se fino a ieri aveva subito la situazione americana, oggi ha cominciato a risentire del clima europeo.
Sul caso [s]Fortis[/s], oltre agli avvenimenti accaduti di recente, è venuto alla luce un nuovo caso, o per meglio dire mistero. Secondo “una fonte europea non francese”, la Francia avrebbe voluto proporre al prossimo vertice del G4 la creazione di un fondo da 300 miliardi di Euro, per il salvataggio delle banche in difficoltà. Voci smentite in giornata dallo stesso ministero del tesoro francese. Tuttavia, parallelamente a tale notizia, è stato anche ipotizzato che tale proposta sia stata avanzata dal governo olandese, e che tale progetto sia stato bocciato addirittura dalla Francia. Notizie per certi versi discordanti, ma che fanno capire che anche l’Europa sta cominciando a risentire della crisi, e che gli stessi governi probabilmente conoscono la vera situazione dei propri istituti finanziari.
Anche a piazza affari è stata una giornata incandescente, con l’interesse degli investitori puntato su UniCredit, con il titolo che dopo la perdita di ieri, -14%, chiude la seduta di mercoledì a +11%.
Ad invertire il trend la notizia, data la bassa capitalizzazione di Unicredit (44 mld Euro), di una possibile scalata da parte della spagnola Santander (68 mld Euro), che interpellata dall’ANSA però non ha commentato le voci del possibile acquisto. In serata poi anche l’intervento del numero uno di Unicredit, [p]Alessandro Profumo[/p], che sulla TV di stato ha dichiarato “c’è grande turbolenza e nervosismo, noi siamo presenti a livello internazionale e si pensa che siamo coinvolti e questo genera opportunità speculativa. I risparmiatori che hanno investito in Unicredito hanno un titolo che vale molto meno, ma per noi può essere un’opportunità, i correntisti non hanno nulla di cui preoccuparsi”.
Inoltre lo stesso Profumo ha poi confermato l’intenzione di non dimettersi, smentendo di fatto le voci che erano circolate durante tutta la giornata.
Il caso UniCredit sembra ora mai diventato un film giallo, ma la soluzione forse è più semplice di quello che si pensa. La causa si trova in una vendita massiccia di azioni, effettuata magari da una possibile company che doveva entrare in partnership con la stessa UniCredit, o magari dalla necessità di alcuni investitori istituzionali di vendere i titoli sani a portfolio per recuperare cash. Dopo di che è scoppiato il panic selling sul titolo, che secondo alcuni era a rischio per la crisi in Germania. Adesso le voci su Santander, che dal nulla, ed in un giorno avrebbe deciso di acquistare un colosso della finanza, al suo pari. Comunque già nelle prossime sedute sarà probabile assistere ad un bel rialzo del titolo di piazzale Cordusio, giusto per scacciare cattive intenzioni.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche borse (xetra) | 97,03 | EUR | +0,27% |
American Express | Nyse | 35,34 | USD | +0,25% |
Anima | Borsa Italiana | 1,42 | EUR | 0,00% |
Axa | Euronext | 24,23 | USD | +5,83% |
Azimut | Borsa Italiana | 4,59 | EUR | -5,16% |
Banca Generali | Borsa Italiana | 4,59 | EUR | -5,16% |
Bank of NY Mel lon |
Nyse | 33,66 | USD | +3,31% |
Barclays | Lse | 25,9 | USD | +4,85% |
BlackRock | Nyse | 180,33 | USD | -7,28% |
BNP | BNP | 65,88 | EUR | -0,30% |
Citigroup Inc | Nyse | 23 | USD | +12,1% |
Credit Agricole | Euronext | 13,815 | EUR | +3,05% |
Credit Suisse Group | Swiss Market Exchange | 51,65 | CHF | +3,51% |
Deutsche Bank | Deutsche borse (xetra) | 51,74 | EUR | +2,90% |
Dexia | Euronext | 8,22 | EUR | +9,27% |
Fortis | Euronext | 4,89 | EUR | +13,7% |
FT Inv. | Nyse | 91,91 | USD | +4,28% |
Goldman Sachs | Nyse | 134,5 | USD | +5,07% |
Henderson | Lse | 109 | GBp | 0,00% |
HSBC Investments | Lse | 922,25 | GBp | +2,35% |
ING | Euronext | 15,85 | EUR | +6,16% |
IntesaSanpaolo | Borsa Italiana | 3,825 | EUR | -0,52% |
Invesco | Nyse | 21,07 | USD | +0,42% |
Janus Capital Group | Nyse | 25,16 | USD | +3,62% |
Jp Morgan | Nyse | 49,63 | USD | +6,27% |
Julius Baer | Swiss Market Exchange | 51 | CHF | -6,25% |
Legg Mason | Nyse | 35,9 | USD | -5,67% |
Man Group | Lse | 350,75 | GBp | +4,15% |
Mediobanca | Borsa Italiana | 9,5 | EUR | +0,05% |
Mediolanum | Borsa Italiana | 3,16 | EUR | -1,19% |
Morgan Stanley | Nyse | 24,42 | USD | +6,17% |
Montepaschi Siena | Borsa Italiana | 1,757 | EUR | +0,98% |
Natixis | Euronext | 2,32 | EUR | +1,31% |
Nordea bank | Omxnordicexchange | 85,3 | SEK | +5,17% |
Raiffeisen | Wiener Borse | 48,6 | EUR | -2,74% |
Schroders | Lse | 1014 | GBp | +0,09% |
Skandia (Old Mutual) | Lse | 80,3 | GBp | +4,28% |
State Street | Nyse | 55,56 | USD | -2,32% |
Ubs | Swiss Market Exchange | 19,7 | CHF | +6,72% |
Unicredit | Borsa Italiana | 2,89 | EUR | +11,2% |