Fondi immobiliari riservati, una risposta alla crisi

In condizioni come quelle attuali, tornerà di moda investire nel mattone? E’ quello che viene da chiedersi guardando quello che accade nei mercati nelle ultime settimane. Soprattutto in considerazione del fatto che le famiglie italiane amano molto le proprietà immobiliare e che il real estate, così come confermato da una ricerca condotta da AIPB, Associazione Italiana Private Banking, il 57% dei portafogli dei paperoni italiani è costituito proprio da proprietà immobiliari. A questo si aggiunga un altro dato: ossia che la maggior parte dei paperoni in Italia hanno conquistato quella posizione proprio grazie all’eredità derivante dal real estate.

I conti sono fatti. Un altro elemento che porta a riflettere sul fatto che il mattone, considerato, bene di rifugio, per eccellenza, potrebbe tornare in auge, è anche l attivismo che caratterizza certe società. Una su tutte Sopaf.

La società della famiglia [p]Magnoni[/p] nell’ultimo periodo si è dimostrata molto attiva nel campo immobiliare. Ha salvato Aedes e ieri è giunta notizia che ha completato l’acquisizione di [s]Polis Fondi SGR[/s]. In questo modo sarà più attiva nel mondo dell asset management con lo sviluppo di fondi mobiliari e immobiliari. E l’acquisizione della sgr partecipata dalle banche popolari rientra proprio in questa strategia.

Ora Sopaf potrà operare e costituire fondi immobiliari, uno strumento che sembra, al dispetto della crisi, essere sempre ancora in auge. In particolare i fondi riservati sono cresciuti sensibilmente secondo quanto riportato dal report semestrale di Assogestioni. Il numero di fondi immobiliari è salito a 122 grazie all ingresso di 13 nuovi fondi. I fondi riservati costituiscono il 76,2% dell offerta fondi e con molta probabilità parti di questi fondi riservati sono costituiti per valorizzare il patrimonio dei clienti private.

Infatti molto spesso il regime fiscale agevolato dei fondi permette di trasformare asset statici in strumenti finanziari efficienti. E tale combinazione, come evidenziato da alcuni operatori permette alla clientela private di smobilizzare dei patrimoni immobiliari e razionalizzare gli investimenti. Se questa è una delle motivazione alla base della crescita dei fondi riservati ad apporto è lecito supporre che in tempi come questi questo segmento crescerà sempre di più.

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