Berlusconi: "UniCredit è un problema risolto"

UniCredit

Ad intervenire sulle avventure di Borsa del gruppo di Piazza Cordusio è il Premier Silvio Berlusconi. Il capo del Governo ha ricordato che il sistema bancario italiano è solido e l’unico problema, che riguardava le perdite della filiale tedesca di UniCredit, è stato risolto con l’aumento di capitale.

Da Villa Madama, il Premier riesce anche a fare delle previsioni sui tempi di ripresa della Borsa Italiana, una delle peggiori nel Vecchio Continente: secondo Berlusconi ci vorranno 18-24 mesi prima che il valore delle aziende italiane (e in modo particolare Eni ed Enel) possa ritrovare valori consoni al mercato.

Ma a scaldare le analisi finanziarie del Premier è soprattutto il titolo UniCredit, sulla cui solidità non ci sono dubbi: “Le banche italiane non hanno sottoscritto prodotti tossici Usa. Unicredit è stata chiamata dalla Banca d’Italia ad un immediato aumento di capitale con cui coprire le perdite della filiale tedesca. Il capitale è stato trovato sul mercato e questo unico problema che c’era è stato risolto”, ha detto Berlusconi.

Ma anche le eventuali altri banche, in crisi di liquidità, saranno assistite con tutti i riguardi del caso: “Con il direttore generale della Banca d’Italia stiamo passando in rassegna tutte le principali banche. Ove si verificasse che una di queste banche ha una patrimonializzazione insufficiente la chiameremmo ad aumentare il capitale” spiega il Premier.

Nessun panico: Berlusconi al Bagaglino

Ma la campagna anti-panico di Berlusconi non si combatte solo nelle aule della Politica. Ieri sera, Berlusconi ha compiuto una vera e propria ‘sortita’ al bagaglino: “Sono venuto per dirvi che stasera, a Palazzo Chigi, abbiamo preso un provvedimento grazie al quale in questa crisi nessun italiano – e ripeto: nessun italiano perderà neppure un euro” ha detto il Premier davanti alla platea divertita. Confondendosi tra il pubblico Berlusconi prosegue, “Vi dicevo del panico. Questa mattina, i direttori delle banche mi hanno fatto sapere che i loro clienti andavano agli sportelli disperati, tutti che volevano portar via i soldi per poi metterli, non so, sotto il materasso. Ecco, è per questo che sono venuto. Per rassicurarvi tutti… anche perché, ve lo giuro: noi, in Europa, siamo quelli che stanno meglio” conclude il premier, dopo aver raccontato un paio di barzellette.

La Corte dei Conti boccia il fondo salva banche

L’umorismo del leader del PDL non sembra essere servito con la Corte dei Conti. Oggi  l’organo preposto alle funzioni di controllo e giurisdizionali nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge, ha bocciato l’ipotesi di utilizzare i conti dormienti, come cuscinetto per le crisi di liquidità che potrebbero colpire le banche.

A meno di 48 ore dalla presentazione del progetto del Tesoro,  il Consiglio di Stato ha espresso parere contrario al regolamento del Tesoro per l’attivazione del Fondo anticrac alimentato con i conti dormienti. In pratica i giudici rimandano al mittente il testo integrale della legge, in quanto “stravolge il disegno organizzativo del Dpr 116/2007′ che istitui il Fondo previsto dalla Finanziaria del 2006”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!