Quando si è nel mezzo del guado di un fiume è il momento più pericoloso e l’indice italiano Ftse Mib, avendo effettuato un recupero che arriva esattamente alla meta della candela che ha dato il via al movimento ribassista senza aver rotto il suo supporto di medio periodo, si trova esattamente in questa condizione.
Fig 1. Ftse Mib future – Grafico settimanale
In altre parole, qui è pericoloso comprare, casomai il rimbalzo abbia raggiunto, arrivando alla metà della candela ribassista, la sua estensione massima. Ed è anche pericoloso vendere, qualora il supporto di medio periodo tenuto sia sufficiente per far ripartire il mercato alla ricerca di nuovi massimi. In questo scenario la figura grafica non aiuta granché perché il movimento già fatto può essere interpretato come movimento finito (a-b-c , secondo la teoria delle onde di Elliott, Figura 2).
Fig 2. Ftse Mib future – Grafico settimanale
Oppure come movimento ancora da terminare (Figura 3).
Fig 3. Ftse Mib future – Grafico settimanale.
A ben vedere, tuttavia, un parametro di riferimento, in base al quale valutare il futuro movimento l’abbiamo: è la linea che unisce i massimi precedenti e che dunque delinea il trend e che passa ora per 34.150 punti (sempre Figura 3): dovesse essere rotta sarebbe probabilmente sufficiente indizio di ripresa del trend rialzista volto a rompere i massimi.
Tutto sommato la situazione in disamina sul Dax è molto simile: supporti di medio periodo tenuti e recupero che troverebbe test e conferma sopra i 18.892 punti (Figura 4).
Fig 4. Dax future – Grafico settimanale
E sarebbe strano trovare qualche differenza anche per l’indice europeo Euro Stoxx 50 i cui supporti di medio periodo sono stati tenuti e la cui resistenza passa per 5.006 punti, attualmente (Figura 5).
Fig 5. Euro Stoxx 50 future – Grafico settimanale
A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp