Criptovalute: Bitcoin gravato le vendite dei miner

Per il prezzo del Bitcoin, in downtrend (seppur con un ridotto coefficiente angolare) dallo scorso giugno, il problema principale in questo momento sembrano essere le vendite dei miner. In teoria l’halving di aprile avrebbe dovuto ridurle, ed invece i miner stanno vendendo più del previsto, come riportato da Cryptonomist.ch.

A fronte di un forte e improvviso calo dei ricavi, arrivato inevitabilmente con l’halving, non c’è stato un altrettanto forte calo dei costi, perchè la difficulty e l’hashrate sono rimasti alti.

Così ora i miner stanno lottando per sopravvivere economicamente parlando, e alcuni di loro sicuramente non ce la faranno. Affinchè termini questo periodo di attesa della loro capitolazione, occorre attendere che qualcuno alzi bandiera bianca.

Ovviamente non tutti chiuderanno, ed anzi è sufficiente che chiudano in pochi per tornare a rendere profittevole il mining.

Stando alle stime di BitInfoCharts, la profittabilità del mining è crollata dagli 0,1 dollari al giorno per THash/s di marzo agli attuali 0,04 dollari, a causa dell’halving da un lato, e dall’hashrate ancora troppo alto dall’altro.

Va comunque ricordato che Bitcoin non necessita di tutto questo hashrate per sopravvivere, e che è solamente una scelta autonoma ed arbitraria dei miner tenerlo così alto. Il fatto è che i miner ricavano di più quanto più hashrate utilizzano, ma questo alza anche i costi di esercizio. Dato che i ricavi sono fortemente e inevitabilmente diminuiti con l’halving, mantenere costi più o meno invariati è una scelta apparentemente suicida, ed è per questo che molto probabilmente alcuni miner chiuderanno, mettendo fine a questo problema.

Prima o poi qualche miner inizierà a capitolare, quando avrà esaurito le riserve di Bitcoin da vendere, e questo ridurrà l’hashrate facendo risalire la profittabilità del mining. Quando ciò avverrà si ridurranno necessariamente anche le vendite dei miner.

Ottobre spesso è poi stato un mese positivo per Bitcoin, ed i mercati potrebbero già iniziare a prezzare l’eventuale risalita seguente alle elezioni americane, cosa che finora in tutti i cicli passati è sempre avvenuta. Inoltre, tra un paio di settimane la Fed taglierà i tassi, e questo potrebbe far aumentare un pochino la liquidità.

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