Investimenti, tech e intelliganza artificiale: la view di UBS GWM

Il mese di settembre è iniziato con forti scosse per gli investitori nel settore tecnologico. Il principale produttore di chip per l’intelligenza artificiale, Nvidia, ha giocato un ruolo chiave in questa caduta, con un calo a doppia cifra, che ha provocato una diminuzione di 327 miliardi di dollari nella sua capitalizzazione di mercato.

“Uno dei fattori scatenanti è stato il leggero calo dell’indice ISM del settore manifatturiero statunitense, che ha alimentato l’incertezza tra gli investitori. A ciò si sono aggiunte le notizie riguardanti restrizioni più severe, guidate dagli Stati Uniti, sulle esportazioni di apparecchiature per la produzione di chip e intelligenza artificiale verso la Cina. Il rischio di ritorsioni potrebbe essere in aumento, con il quotidiano cinese Global Times che ha avvertito che l’azienda olandese ASML, produttrice di apparecchiature per semiconduttori, potrebbe perdere “permanentemente” l’accesso al mercato cinese“. Ad affermarlo è Mark Haefele, Chief Investment Officer, UBS Global Wealth Management, che di seguito illustra la view sul settore in ottica di investimento.

Nvidia, intanto, ha smentito le voci diffuse da Bloomberg riguardo a una presunta indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per questioni antitrust legate al dominio dell’azienda nel settore dell’IA. Secondo i media, Nvidia avrebbe affermato di non aver ricevuto alcun mandato di comparizione.

Stagionalità e incertezze regolatorie: l’effetto su Wall Street

Le preoccupazioni degli investitori potrebbero essere acuite anche da fattori stagionali. Il mese di settembre, infatti, ha visto l’indice S&P 500 registrare cali negli ultimi quattro anni, e in sette degli ultimi dieci.

Sebbene si prospettino ulteriori oscillazioni nel breve termine, vi sono segnali contrastanti. Nel settore dei semiconduttori, le previsioni per i prossimi trimestri rimangono positive, grazie a solidi ordini e a una prevista crescita della spesa in conto capitale da parte dei grandi colossi dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, le aziende produttrici di apparecchiature per la produzione di chip restano particolarmente vulnerabili, considerando la loro forte dipendenza dal mercato cinese e l’inasprimento delle restrizioni alle esportazioni.

Settore tech e AI: resistenza nonostante le difficoltà

Nonostante la debolezza del sentiment, le grandi aziende tecnologiche continuano a mostrare segnali positivi riguardo i ritorni legati all’IA. Le recenti trimestrali sono state solide e si prevede che il settore tech globale possa crescere del 15-20% nei prossimi sei trimestri. Microsoft ha segnalato un’accelerazione nella crescita dei ricavi del suo business cloud per il 2024, mentre Meta ha sottolineato opportunità significative di monetizzazione dei suoi investimenti nell’intelligenza artificiale.

Le valutazioni delle mega-cap tecnologiche sono scese, attualmente negoziate a circa 27 volte gli utili previsti per l’anno prossimo, ovvero circa il 15% al di sotto dei picchi recenti. Con fondamentali di base ancora solidi e una generazione di flussi di cassa robusta, il settore tecnologico di alta qualità continua a essere interessante per gli investitori a lungo termine.

Catene di approvvigionamento e prospettive per gli smartphone

Il lancio stagionale dell’iPhone di Apple potrebbe rivelarsi un punto di forza per il settore degli smartphone, con la sostituzione dei dispositivi che potrebbe stimolare un aumento delle spedizioni nel breve termine. Le verifiche della catena di approvvigionamento indicano che i volumi di lancio potrebbero essere in linea con quelli dello scorso anno, con una possibile crescita del 5-10% se la domanda iniziale si dimostrasse forte.

Nonostante la volatilità, il potenziale di monetizzazione dell’IA e le prospettive di crescita a lungo termine del settore tech suggeriscono che gli investitori dovrebbero considerare strategie mirate per bilanciare le loro esposizioni. Chi ha meno partecipazioni legate all’IA potrebbe voler incrementare l’esposizione, mentre chi ne ha di più potrebbe optare per strategie di conservazione del capitale.

Conclusioni

Settembre si preannuncia come un mese critico per il settore tecnologico, con le pressioni legate alla stagionalità, alle normative e alle tensioni geopolitiche che continuano a pesare sul mercato. Tuttavia, il potenziale dell’intelligenza artificiale e la resilienza delle principali aziende tecnologiche offrono ancora prospettive interessanti per gli investitori più attenti alle dinamiche di lungo termine.

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