Investimenti: l’outlook di Bnp Paribas per i prossimi mesi

Negli prossimi mesi i mercati sviluppati, a cominciare dagli Stati Uniti, vedranno un allentamento della politica monetaria da parte delle banche centrali, il che dovrebbe contribuire a stabilizzare la crescita: un contesto che continua a favorire un atterraggio morbido”. Ad affermarlo è Luigi Speranza, responsabile della ricerca di Market 360 di Bnp Paribas, che di seguito illustra nel dettaglio l’outlook per i prossimi mesi.

Il rischio che l’economia possa inciampare in una recessione? “Al momento stimiamo al 25% questa possibilità. I dati sul mercato del lavoro Usa sono quelli da monitorare più attentamente in quest’ottica “.

In merito all’inflazione poi appare più a rischio quella statunitense rispetto a quella dell’Eurozona: un fattore chiave è l’esito delle elezioni negli Stati Uniti, che potrebbe influenzare le politiche commerciali e fiscali, alimentando nuove pressioni inflazionistiche locali.

Asset allocation

L’esperto di Bnp Paribas, in generale, prevede un indebolimento del dollaro americano, ma ritiene anche che un’eventuale presidenza Trump, con tariffe commerciali più elevate, potrebbe spingere al rialzo il Biglietto verde.

I rendimenti obbligazionari dei mercati sviluppati, escluso il Giappone, sembrano essere in una fase positiva. BNP Paribas indica come più appetibili in questa fase i Treasury statunitensi rispetto ai titoli di Stato europei e stima inoltre che gli spread tra i mercati emergenti e quelli sviluppati si ridurranno.

Il ciclo di disinflazione globale e un allentamento sincronizzato delle politiche monetarie dovrebbero poi sostenere i tassi e le valute dei mercati emergenti, con particolare preferenza per l’Europa centrale eorientale, per il Medio Oriente, l’ Africa e l’Asia emergente, rispetto all’America Latina.

Attenzione poi: i rischi geopolitici potrebbero far salire i prezzi delle materie prime, mentre il sentiment macroeconomico dovrebbe normalizzarsi.

BNP Paribas adotta inoltre una posizione difensiva sulle azioni fino al voto Usa, con un orientamento più positivo successivamente.

L’Europa e l’Italia

“Nell’Eurozona ci aspettiamo un recupero della Germania in scia al miglioramento del  potere di acquisto delle famiglie, alla decrescita dell’inflazione e alla politica della Bce. In Italia il ciclo economico positivo si sta rivelando resiliente, con un mercato del lavoro che appare solido (sebbene prossimo al top storico) e i benefici del PNRR a supporto di ulteriori potenziali margini di miglioramento”, afferma Luca Pennarola, Senior Europe Economist di Bnp Paribas.

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