Asset allocation: le tre tendenze che impattano sul settore del lusso

Ad agosto, l’indice S&P Global Luxury (EUR) ha chiuso praticamente piatto con un rendimento del +0,12%, riflettendo la realtà di un settore ampiamente stagnante. Tre tendenze fondamentali continuano a pesare sul mercato:

  1. La continua polarizzazione del settore, senza che si riduca la dispersione tra outperformer e underperformer.
  2. Continua debolezza dei consumatori aspirazionali.
  3. Nessuna inversione di tendenza in Cina, con vendite in calo ma metriche in miglioramento.

A livello globale, il settore dei beni di consumo discrezionali è stato uno dei peggiori performer, mentre i beni di consumo di prima necessità hanno registrato un’ottima performance, a dimostrazione della distorsione del sentiment degli investitori.

Dopo un’estate difficile, caratterizzata da uno scarso flusso di notizie positive, il mercato si sta ora concentrando sull’importante periodo di scambi tra ottobre e dicembre. I confronti poco impegnativi e lo slancio leggermente più positivo verso la fine dell’anno offrono un po’ di sollievo, ma al momento non prevediamo alcun cambiamento nelle dinamiche divergenti tra vincitori e vinti.

Il consumatore più facoltoso continua a fornire metriche migliori, come è accaduto da Pasqua, e quindi continuiamo a vedere un ritorno a tassi di crescita “normali” l’anno prossimo, in linea con la media di circa il 6%.

La nostra strategia d’investimento rimane focalizzata sulle società che riteniamo possano continuare a sovraperformare, grazie alla loro base di clienti principali o alle loro offerte di prodotti unici. Ciò evidenzia l’importanza di una selezione precisa dei titoli, una pratica che crediamo proseguirà a portare risultati positivi.

A cura di Flavio Cereda, Co-Investment Manager Luxury Brands di GAM

 

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