Dopo un agosto turbolento, i mercati azionari statunitensi sono tornati a registrare un rally negli ultimi mesi, confortati dai dati sulla disoccupazione statunitense, dal calo dell’inflazione e da un taglio dei tassi d’interesse superiore alle attese.
“Tuttavia, sebbene il sentiment sia certamente migliorato rispetto alla flessione di agosto, incombe un’opprimente incertezza. Inoltre, mentre guardiamo al nuovo anno, le prospettive del mercato azionario statunitense appaiono attentamente bilanciate”. Ad affermarlo è Justin White, portfolio manager, US All‑Cap Opportunities Equity Strategy di T. Rowe Price, che di seguito illustra nei particoli le attese per l’azionario Usa nel 2025.
Da un lato, gli investitori sono incoraggiati da venti di coda quali un’economia in crescita, i solidi utili societari, il ridimensionamento dell’inflazione e la politica monetaria più favorevole. Non mancano, però, venti contrari, tra cui la volatilità del mercato del lavoro, le revisioni negative degli utili nell’S&P 500, l’incertezza politica futura e l’acuirsi delle tensioni geopolitiche.
Si prevede che la sensibilità al flusso di notizie e la prospettiva di un livello più elevato di volatilità sul mercato saranno una caratteristica del futuro. Se, da un lato, ciò può creare delle preoccupazioni, dall’altro rappresenta un contesto favorevole per una selezione dei titoli attiva .
Verso un atterraggio morbido dell’economia
Il taglio dei tassi d’interesse di 50 punti base, più ampio del previsto, operato dalla Federal Reserve a settembre – il primo in quattro anni – seguito da un’altra riduzione di 25 punti base a novembre, rappresenta una mossa politica decisiva, volta a rafforzare la fiducia dei consumatori e a sostenere un mercato del lavoro in crisi. I tagli dei tassi rappresentano una spinta al sentiment nel breve termine, anche se gli effetti più tangibili richiederanno del tempo per essere trasmessi all’economia.
Non prevediamo uno stress creditizio incombente né a livello di consumatori né a livello delle aziende. I bilanci dei consumatori sono certamente meno floridi rispetto a un paio di anni fa, ma sono ancora relativamente sani rispetto all’andamento storico. A livello aziendale, sono emerse alcune preoccupazioni per i massicci investimenti che le aziende stanno effettuando nell’intelligenza artificiale. Tuttavia, sembra che tali investimenti siano finanziati, in gran parte, dal free cash flow, piuttosto che da un aumento del debito. Guardando al 2025, la nostra previsione di base consiste in un atterraggio morbido dell’economia statunitense, ma la nostra convinzione è strettamente legata al mercato del lavoro degli Stati Uniti. I recenti aggiornamenti dei dati sull’occupazione mettono in evidenza la difficoltà di formulare un giudizio chiaro in riferimento a quello che è un insieme di dati volatili e “rumorosi”.
Analizzare il “mercato in espansione”
Prevediamo un lento rialzo sul mercato azionario statunitense nel breve termine, intervallato da periodi di maggiore volatilità, in cui i mercati reagiscono ai dati macroeconomici e alle sorprese sugli utili. Sebbene alcuni dei venti contrari alla base della correzione del mercato di agosto si siano attenuati, non sono scomparsi del tutto. L’elevata concentrazione del mercato rimane un problema da negoziare. È incoraggiante notare che la narrativa di un “mercato in espansione” si sta gradualmente concretizzando, almeno per quanto riguarda i comparti e i settori. Ciò è certamente positivo per le partecipazioni più ampie e orientate alla crescita, al di fuori dei titoli delle “Magnifiche Sette”.
Tuttavia, l’ampliamento della performance del mercato è molto meno evidente nello spettro della capitalizzazione di mercato. Le dimensioni delle aziende stanno avvantaggiando gli operatori più grandi creando un divario negli utili tra le grandi società statunitensi e quelle più piccole. Inoltre, gli ingenti investimenti nell’IA vedono il predominio di grandi aziende dotate di un elevata liquidità. Le aziende più piccole non sono semplicemente in grado di competere e si trovano quindi in una posizione di relativo svantaggio, considerato l’aumento della produttività e del potenziale decisionale offerto dall’IA.
Considerata la consistente attenzione degli investitori nei confronti della fascia alta del mercato, negli ultimi anni le aziende più piccole sono state di fatto relegate in secondo piano. Di conseguenza, anziché essere guidato dai fondamentali, attualmente il mercato delle small cap si muove ampiamente all’unisono, influenzato dai dati macroeconomici headline e dai programmi di acquisto di panieri come gli ETF. La natura meno liquida del mercato delle small cap può comportare un’elevata volatilità dei prezzi e stiamo assistendo a un maggior numero di movimenti direzionali di questo tipo. In prospettiva, individuiamo un valore sottovalutato nelle società statunitensi di più piccole dimensioni, ma dovremmo rilevare una sorta di catalizzatore o un cambiamento fondamentale nel panorama affinché questo valore si concretizzi in modo più ampio sul mercato.
Gli utili forniscono ancora un supporto
La stagione degli utili societari del secondo trimestre 2024 si è rivelata positiva negli USA, e un numero di società dell’S&P 500 superiore alla media (79%) ha riportato sorprese positive a livello di profitti. Si prevede che questo slancio positivo prosegua nel breve termine. Vale anche la pena notare che l’entità delle sorprese sugli utili si è indebolita nel secondo trimestre, il che suggerisce che dei guadagni saranno probabilmente più difficili da ottenere in futuro. Nel settore tecnologico gli utili per azione che sono andati oltre le aspettative è la più bassa da diversi trimestri. Ciononostante, le aspettative di consenso sugli utili rimangono rialziste per il terzo e quarto trimestre del 2024, e ancor più per il 2025, visto che il calo dell’inflazione e i tagli dei tassi d’interesse cominciano a fornire un ulteriore sostegno.
Opportunità nell’healthcare
Oltre alle caratteristiche difensive intrinseche del settore sanitario, molte società sembrano presentare interessanti opportunità di crescita idiosincratica e duratura. In un’ottica di più lungo periodo, sarà interessante osservare l’impatto dell’IA sul settore healthcare, dai progressi della robotica e della chirurgia di precisione fino alla scoperta e alla diagnosi di nuovi trattamenti. La tecnologia è ancora agli albori, ma l’IA potrebbe avere un impatto dirompente per un netto miglioramento del trattamento dei pazienti/dell’assistenza a lungo termine. Identificare i probabili vincitori in una fase iniziale rappresenta un’opportunità d’investimento potenzialmente enorme.
La recente flessione del mercato nel terzo trimestre e il successivo consistente rimbalzo ci ricordano quanto rapidamente possa mutare la fiducia sul mercato. Il sentiment è stato certamente favorito dal taglio dei tassi, superiore alle aspettative, e dagli utili societari, anch’essi rimasti solidi. Tuttavia, allo stesso tempo, l’attività industriale si sta indebolendo e gli eventi geopolitici aggiungono incertezza. Sono presenti dei segnali che indicano che i consumatori, almeno nella parte bassa della scala degli utili, stanno ridimensionando le loro spese. Considerato il perfetto equilibrio delle prospettive, nel 2025 i titoli azionari statunitensi potrebbero registrare un livello di volatilità più elevato, in quanto il sentiment muterà in reazione ai dati macroeconomici e agli aggiornamenti sugli utili.