Asset allocation: la view di Eurizon per i prossimi mesi

I mercati non hanno registrato un particolare slancio nella prima metà di dicembre, in attesa che si insedi l’amministrazione Trump a fine gennaio. E tanto la Fed quanto la BCE hanno abbassato i tassi nelle riunioni di dicembre. Nel dettaglio, la Largarde ha lasciato intendere che nelle prossime riunioni la BCE proseguirà con la riduzione. Powell potrebbe invece prendersi una pausa a gennaio, in considerazione di una crescita USA in salute.

In questo contesto, ecco di seguito la view in asset allocation degli esperti di Eurizon.

Il principale tema di attenzione nel nuovo anno saranno le decisioni dell’amministrazione Usa nella politica fiscale e politica commerciale. Gli investitori si aspettano misure di supporto alle imprese e ai profitti, ma se lo stimolo fiscale sarà troppo forte potrebbe surriscaldare l’economia e fare risalire l’inflazione.

Nell’Eurozona l’attenzione sarà sulla campagna elettorale in Germania in vista delle elezioni di febbraio, ma anche sulla stabilità del nuovo governo in Francia. Una fragilità politica dell’Eurozona che rischia di ritardare la contromossa in caso di nuovi dazi USA.

In attesa anche la Cina, che ha pronto un piano fiscale di sostegno all’economia da varare una volta valutate le tariffe Usa.

Si conferma poi modesto l’impatto macro delle tensioni geopolitiche.

Asset allocation

Crescita positiva, inflazione stabile e ribassi dei tassi sono un mix favorevole. L’attesa per le prime misure concrete dell’amministrazione Trump può essere fonte di incertezza.

I mercati obbligazionari già scontano parte dei tagli attesi dalle Banche Centrali, ma presentano tutt’ora tassi cedolari interessanti.

Le valutazioni dei mercati azionari risultano tirate, soprattutto negli Usa, ma la crescita degli utili è un elemento di sostegno in ottica di medio periodo.

Reddito fisso

I mercati obbligazionari rimangono interessanti, grazie a un flusso cedolare superiore all’inflazione, e offrono protezione ai portafogli in caso di inatteso rallentamento macro.

Gli spread, già piuttosto compressi per le obbligazioni corporateche rimangono però una interessante fonte di rendimento cedolare aggiuntivo rispetto ai governativi.

Azionario

Le valutazioni dei mercati azionari appaiono tirate, soprattutto negli Usa, e l’incertezza politica può essere fonte di temporanea volatilità; la prosecuzione del ciclo economico è però un elemento di sostegno.

A livello geografico, si continua a esprimere preferenza relativa per gli Usa, dove la crescita degli utili è più stabile.

Valute

Dollaro in rafforzamento a 1,05 contro euro, spinto dalla forza dell’economia Usa rispetto all’Eurozona; un eccesso di espansione fiscale Usa potrebbe rafforzare ulteriormentela valuta americana.

La Banca del Giappone ha, in parte, rivisto i propositi di rialzo dei tassi, togliendo forza allo yen, che rimane però un elemento in grado di attutire eventuali ritorni di volatilità sui mercati.

View d’investimento

Lo scenario di riferimento combina crescita positiva negli Usa e moderata espansione in Eurozona. Le Banche Centrali stanno rimuovendo la restrizione monetaria decisa per frenare l’inflazione. L’attesa per l’inizio del mandato della nuova amministrazione Usa ha il potenziale di creare temporanea volatilità sui mercati, ma lo scenario di riferimento rimane favorevole ai mercati anche nel 2025.

 

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