Nel panorama finanziario europeo, i bond High Yield continuano a catturare l’attenzione degli investitori, nonostante gli spread abbiano raggiunto i livelli più bassi degli intervalli storici. Il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di JP Morgan AM, nel suo ultimo Bond Bulletin, evidenzia le ragioni per cui questa asset class mantiene un potenziale di attrattività, grazie a sconti interessanti rispetto agli equivalenti statunitensi, rendimenti complessivi elevati e breakeven consistenti.
Fondamentali solidi e rischio di insolvenza contenuto
Le obbligazioni societarie europee si presentano con fondamentali solidi, malgrado alcune fragilità settoriali. Nel terzo trimestre del 2024, gli utili delle società europee quotate hanno lievemente superato le previsioni, nonostante una dinamica di crescita negativa guidata dal comparto dei beni di consumo discrezionali e dall’automotive.
Nonostante la redditività in calo, il mercato è supportato da condizioni di finanziamento più flessibili, che attenuano il rischio di insolvenza. A novembre, il tasso d’insolvenza ponderato per il valore nominale è stato dell’1,7%, vicino alla media storica dell’1,6%. Secondo le previsioni di JP Morgan AM, i tassi di insolvenza si stabilizzeranno al 2-3% nei prossimi mesi, per poi ridursi ulteriormente.
Tra i fattori strutturali a favore del mercato High Yield europeo, emerge il miglioramento della qualità media dei rating: i titoli di fascia BB rappresentano oggi il 69% del mercato, rispetto al 50% del 2005, mentre la quota di titoli di qualità C si è ridotta al 9%.
Valutazioni quantitative e rendimento competitivo
Nonostante i livelli storicamente bassi degli spread, segmenti di emittenti si trovano in territorio “stressed”, dove il rischio idiosincratico crea maggiore dispersione. L’ulteriore contrazione degli spread dipenderà dalla performance dei titoli di fascia CCC e dagli esiti di specifici eventi distressed.
Da inizio anno, il mercato High Yield europeo ha registrato un rendimento del 7,96%, rispetto all’11,85% del 2023. Per il 2025, si prevede un ritorno sugli investimenti in linea con i rendimenti complessivi, che attualmente si attestano intorno al 5,34%. I breakeven superiori ai 200 punti base offrono un’interessante protezione dai ribassi, supportata da una duration storicamente bassa di circa 2,6 anni. Inoltre, i titoli europei High Yield continuano a essere scambiati a sconto rispetto agli omologhi statunitensi.
Dinamiche tecniche e flussi di mercato
Il mercato High Yield europeo è stato sostenuto da fattori tecnici favorevoli. Nel 2024, i flussi netti di fondi hanno superato l’offerta netta, con afflussi di capitale pari a 13 miliardi di euro al 4 dicembre, rispetto ai soli 2 miliardi dell’2023. Parallelamente, le nuove emissioni lorde hanno raggiunto 115,5 miliardi di Euro al 30 novembre, sebbene oltre il 70% di queste siano state destinate a rifinanziamenti.
Per il 2025, si prevede un aumento moderato dell’offerta netta, alimentato dall’attività di fusioni e acquisizioni e da rifinanziamenti loan-to-bond.
Opportunità per gli investitori obbligazionari
Nonostante gli spread compressi, i titoli High Yield europei offrono una valutazione equilibrata rispetto al rischio di insolvenza moderato e alla convessità elevata, grazie a prezzi per contanti inferiori alla media. Con rendimenti complessivi interessanti e una duration breve, le prospettive per il 2025 rimangono positive.
Per i gestori attivi, il mercato High Yield europeo rappresenta un terreno fertile per generare alfa incrementale attraverso una selezione accurata dei titoli. Mentre il contesto fondamentale resta stabile, l’approccio selettivo sarà cruciale per cogliere le opportunità in un mercato vicino alla valutazione equa.