Mercati, 2025: attenzione a otto possibili “cigni neri”

BG Saxo ha delineato una serie di “cigni neri“, ovvero degli scenari ipotetici negativi, per il 2025 che, per quanto inverosimili, hanno lo scopo ultimo di stimolare tra gli investitori un dibattito su quanto sia fondamentale prepararsi a un futuro sempre più caratterizzato dalle incertezze.

Nel dettaglio, otto i possibili “cigni neri” individuati dagli esperti di BG Saxo per il prossimo anno. Eccoli di seguito.

La crisi del dollaro dopo la rielezione di Trump

La rielezione di Trump potrebbe inaugurare un periodo di instabilità economica globale. Con l’introduzione di dazi generalizzati sulle importazioni e l’istituzione del Dipartimento per l’Efficienza Governativa gestito da Elon Musk, il dollaro USA potrebbe crollare. Questo favorirebbe criptovalute, denaro digitale, oro ed euro, destabilizzando il sistema finanziario internazionale.

Nvidia supera Apple diventando l’azienda tech più redditizia

Nvidia potrebbe raddoppiare il valore di Apple grazie a un chip rivoluzionario in grado di moltiplicare fino a 25 volte le prestazioni dell’intelligenza artificiale a parità di consumo energetico. Questo balzo tecnologico, spinto dalla crescente domanda di AI e dai costi energetici elevati, potrebbe portare le azioni Nvidia a superare i 250 dollari.

La Cina scommette su incentivi fiscali per rilanciare l’economia

Dopo aver alimentato una gigantesca bolla del debito, la Cina potrebbe introdurre incentivi fiscali per un valore di oltre 50.000 miliardi di yuan (circa 7.000 miliardi di dollari). A queste misure si aggiungerebbero riforme sociali per migliorare la qualità della vita, come la riduzione dell’orario lavorativo.

La prima bio-stampa 3D di un cuore umano

Nel 2025, la tecnologia del bioprinting potrebbe consentire la creazione del primo cuore umano completamente funzionale. Grazie a scansioni ad alta risoluzione e biostampanti avanzate, gli scienziati potrebbero rivoluzionare il settore sanitario, prolungando la vita di milioni di persone e aprendo nuove opportunità di investimento.

Il declino dell’Opec e la crisi del petrolio

Con la crescente diffusione dei veicoli elettrici e la riduzione dei costi delle batterie, il petrolio potrebbe perdere centralità. Alcuni Paesi chiave potrebbero lasciare l’Opec, portando a un aumento della produzione e ad un crollo del prezzo del greggio.

Una tassa sui data center per contrastare la crisi energetica

L’aumento dei costi dell’energia potrebbe spingere gli Stati Uniti a introdurre una tassa sui data center più energivori. Questo scenario stimolerebbe investimenti in energie rinnovabili ma potrebbe anche alimentare l’inflazione legata ai costi energetici.

Il collasso di un gigante assicurativo dopo una catastrofe climatica

Un evento climatico di portata eccezionale potrebbe causare il fallimento di una grande compagnia assicurativa negli USA. Il governo sarebbe costretto a intervenire per prevenire una crisi di sistema, con conseguenze significative per i premi assicurativi e i valori immobiliari.

La sterlina torna ai livelli pre-Brexit

Un nuovo governo laburista nel Regno Unito potrebbe rilanciare la sterlina attraverso politiche fiscali e incentivi agli investimenti interni. Questo porterebbe la moneta a rafforzarsi contro l’euro, toccando valori pre-Brexit, in area 1,27 euro per sterlina.

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