A livello mondiale, è evidente che gli Stati Uniti abbiano mantenuto il timone della crescita economica per più di un decennio. E considerando il rapporto prezzo/utili o qualsiasi altro indicatore delle valutazioni disponibile sul mercato, è anche evidente come le azioni statunitensi siano oggi sopravvalutate rispetto al resto del mondo.
“Tuttavia è altrettanto importante notare che da oltre dieci anni gli Stati Uniti hanno continuato a registrare performance superiori rispetto ad altre aree geografiche. Il motivo di questa resilienza è duplice: da un lato abbiamo la qualità delle società presenti nel Paese e dall’altro l’elevata redditività del capitale investito. Inoltre, non possiamo dimenticare l’impatto significativo dell’ascesa della tecnologia: la creazione di valore di alcune large cap operanti nel settore tecnologico è davvero fuori dal comune e probabilmente meritano di essere scambiate a un prezzo più elevato rispetto al resto del mondo”, afferma Neil Robson, Head of Global Equities di Columbia Threadneedle Investments.
Attenzione però, sostiene Robson: “Riteniamo che vi siano oggi interessanti opportunità anche altrove nel panorama globale. In particolare, riteniamo che quanto sta accadendo in Giappone in questo momento storico sia indubbiamente degno di nota: la nuova gestione delle società a vantaggio degli azionisti al fine di ottimizzare i rendimenti è un qualcosa di estremamente interessante. Inoltre, anche in questo caso l’importanza della tecnologia è notevole; l’intensità tecnologica del PIL giapponese continua ad aumentare e questo fenomeno è destinato ad accelerare ulteriormente con il progressivo avanzamento dell’intelligenza artificiale. Ciò interesserà tutta una serie di indotti economici correlati, a partire dalla costruzione di data center che è diventata una priorità nel nostro contesto economico moderno. La domanda di centri di questo tipo è enorme e in continua crescita: si va dalle apparecchiature elettriche alle forniture energetiche necessarie per alimentare tali strutture. I consumi elettrici stanno aumentando nuovamente in modo significativo, cosa che non si verificava dagli anni ’70. Tutto questo darà slancio alla spesa in conto capitale da parte delle aziende e degli investitori. Ci troviamo, infatti, in un decennio guidato dalla spesa per investimenti strategici e infrastrutturali, un trend ulteriormente rafforzato da altre tendenze a lungo termine come la decarbonizzazione degli approvvigionamenti energetici mondiali e la tendenza alla rilocalizzazione della produzione industriale”.
Ci sono molte tendenze economiche in atto da decenni che continuano tuttora a influenzare i mercati globali: “Ad esempio, la propensione delle persone a utilizzare le carte piuttosto che i contanti favorisce società di pagamenti come Mastercard e vede il commercio elettronico in continua crescita, alla conquista di una fetta sempre più significativa delle vendite al dettaglio complessive nei prossimi 3-5 anni. Non si tratta più di una crescita supersonica come quella degli inizi, ma è pur sempre una crescita sostenibile e positiva nel lungo termine”, fa notare Robson.
“Pertanto, è essenziale oggi riuscire ad individuare aziende legate a questi trend di crescita sostenibile, con una qualità sufficientemente elevata e in grado di tradurre queste tendenze in utili soddisfacenti per gli investitori”, conclude l’esperto di Columbia Threadneedle Investments.