Investimenti, Usa: ecco cosa sarà sotto i riflettori nel 2025 secondo Goldman Sachs

Con l’inizio del 2025 le prospettive economiche degli Stati Uniti dipingono un quadro di ottimismo, ma non privo di incertezze e sfide. Secondo il report “US Economics Analyst” di Goldman Sachs, la crescita economica dovrebbe superare le aspettative di consenso, supportata da consumi resilienti, investimenti aziendali solidi e un’inflazione in calo. Tuttavia, le dinamiche politiche e le possibili tensioni commerciali sotto la nuova amministrazione Trump rappresentano fattori di rischio significativi.

Crescita economica superiore alle attese

Goldman Sachs prevede che il prodotto interno lordo (PIL) statunitense crescerà del 2,4% su base annua nel 2025, superando la stima di consenso del 2%. Questa crescita sarà alimentata principalmente da:

  • Consumi privati: si stima un aumento del 2,3%, trainato da guadagni solidi nel reddito reale e da effetti positivi della ricchezza.
  • Investimenti aziendali: un incremento del 5% nell’investimento trimestre su trimestre, guidato da incentivi fiscali, una maggiore fiducia delle imprese e una riduzione dei tassi di interesse a breve termine per le piccole imprese.
  • Tecnologie avanzate: spese in settori come l’intelligenza artificiale e l’espansione di nuove fabbriche supportate dai sussidi dell’Inflation Reduction Act e del CHIPS Act.

Mercato del lavoro resiliente

Nonostante un leggero rallentamento osservato nel 2024, il mercato del lavoro rimane solido. Goldman Sachs prevede che il tasso di disoccupazione scenderà al 4% entro la fine del 2025. La domanda di lavoro resterà robusta grazie a:

  • Domanda finale: una crescita sostenuta alimenterà la creazione di posti di lavoro.
  • Riduzione dell’immigrazione: dopo un picco di immigrazione nel 2023, l’offerta di lavoro da parte degli immigrati dovrebbe rallentare nel 2025, alleviando la pressione sul mercato del lavoro.

Inflazione in discesa

L’inflazione, misurata dall’indice PCE core, è prevista in calo dal 2,8% al 2,1% entro la fine del 2025, escludendo gli effetti delle tariffe. Fattori chiave includono:

  • Fine dell’inflazione da recupero: l’inflazione nei settori regolamentati come gli affitti e le assicurazioni auto è destinata a stabilizzarsi.
  • Pressioni salari ridotte: la moderazione della crescita salariale contribuirà a contenere i costi per le imprese.
  • Effetti delle Tariffe: nuove tariffe potrebbero aggiungere 30 punti base, portando l’inflazione complessiva al 2,4%.

Politiche della Fed e tassi di interesse

La Fed effettuare tre tagli ai tassi di interesse nel 2025, portando il tasso terminale tra il 3,5% e il 3,75%. Nonostante le tensioni politiche con l’amministrazione Trump, non si prevede che il presidente tenti di rimuovere il presidente Jerome Powell.

Il rapporto suggerisce che la Fed adotterà una linea politica più accomodante rispetto alle aspettative del mercato, riflettendo una fiducia continua nella discesa dell’inflazione.

Riforme politiche e impatti economici

Le politiche fiscali e commerciali della nuova amministrazione rappresentano un fattore cruciale. Tra le misure previste:

Immigrazione: la netta diminuzione dell’immigrazione a circa 750.000 persone l’anno potrebbe influenzare la disponibilità di manodopera in settori chiave.
Tariffe commerciali: un aumento medio del 20% sulle importazioni dalla Cina e nuove tariffe sui veicoli importati. Un’eventuale tariffa universale è considerata meno probabile, ma non esclusa.
Tagli fiscali: l’amministrazione dovrebbe prorogare i tagli fiscali del 2017, insieme a nuove riduzioni delle tasse personali e aziendali.

Debito pubblico e sfide fiscali

Nonostante le misure fiscali espansive, il report di Goldman evidenzia che il deficit primario rimarrà elevato, intorno al 5% del PIL. Il debito pubblico continua a crescere, avvicinandosi a livelli record. Questa traiettoria solleva preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale nel medio-lungo termine.

In sintesi

Il 2025 si prospetta come un anno di transizione per l’economia statunitense. Mentre le previsioni di crescita e stabilità sono incoraggianti, i rischi derivanti da politiche interne ed esterne non possono essere ignorati. Il delicato equilibrio tra crescita economica, stabilità inflazionistica e sostenibilità fiscale sarà fondamentale per definire il successo economico degli Stati Uniti nel prossimo futuro.

 

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