Obbligazioni: i collocamenti governativi e corporate di inizio 2025

Anche questo 2025 non si sottrae alla consuetudine che il mercato obbligazionario ci riserva, ossia che si addormenta dopo la prima decade di dicembre in vista delle festività natalizie e poi riesplode nei primi giorni del nuovo anno. Ciò si è verificato puntualmente in questi giorni dove gli investitori hanno fatto quasi fatica a stare dietro alle numerose emissioni che sono arrivate sia sul fronte governativo che su quello dei corporate.

Diciamo subito che il mercato non sta scontando particolari ribassi dei tassi d’interesse come avvenuto nei mesi scorsi, portando così i primi rendimenti governativi a livelli più alti rispetto a quelli d’inizio dicembre. A livello statistico gli investitori prezzano circa 24 punti base di allentamento da parte della Bce nella riunione di questo mese, il che implica una probabilità del 96% di un taglio di un quarto di punto. Nelle ultime settimane, tuttavia, hanno ridotto le loro aspettative sulle future riduzioni e prevedono ora -92 punti base nel 2025, ossia tre manovre da 25 èunti e quasi il 70% di probabilità di una quarta. Secondo il consigliere francese Francois Villeroy, la Bce potrebbe raggiungere un livello neutrale dei tassi entro l’estate, mentre per il collega italiano Piero Cipollone la Bce dovrebbe aiutare l’economia dell’Eurozona a funzionare al suo massimo potenziale, invece di concentrarsi esclusivamente sul rischio di nuove ondate di inflazione.

Sul fronte americano, stando alle minute dell’ultimo Fomc pubblicate mercoledi sera, i banchieri centrali concordano sul fatto che l’inflazione probabilmente continuerà a rallentare quest’anno, ma vedono anche un aumento del rischio che le pressioni sui prezzi rimangano persistenti, tra le incertezze legate all’impatto delle politiche previste dall’entrante amministrazione Trump.
Secondo alcuni media, l’amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di dichiarare un’emergenza economica nazionale per fornire una giustificazione legale a una serie di dazi universali su alleati e avversari.

Spread tra Btp e Bund che rimane fermo in area 114, mentre i rendimenti in Eurozona sono saliti al 3,7% per il Btp decennale, insieme ad altri Paesi come la Francia che sfiora il 3,4% e a molti altri ritornati sopra il 3%. Restano sotto il 3% solo la Germania al 2,55%, Olanda al 2,75%, Irlanda al 2,8%, mentre Austria e Finlandia sono sul confine; la media EU decennale è salita al 3,05%.

Ben più elevati i rendimenti decennali su dollaro e sterlina, con il Treasury al 4,66% e il Gilt al 4,83%.

Le nuove emissioni governative sotto la lente…

Inizia benissimo il 2025 per il Tesoro italiano, che ha scelto di focalizzarsi sui titoli di stato a lunga scadenza con il  collocamento sindacato per l’emissione di due nuovi bond. E’ stata la prima operazione di raccolta di capitali sul mercato di quest’anno. Per l’occasione è stato offerto il Btp 1° agosto 2035 e il Btp Green 30 aprile 2046. Il primo sarà il prossimo benchmark decennale italiano. Insieme, hanno raccolto 269 miliardi di euro, quasi 15 volte in più dell’importo offerto dal Tesoro. Un record, che aggiorna quello segnato nel settembre scorso, quando venne lanciata con un’operazione simile il nuovo trentennale con scadenza ottobre 2054. In quell’occasione furono raccolti 131 miliardi, mentre ieri il nuovo decennale ha attirato 144,59 miliardi contro un’offerta di 13 miliardi. Complessivamente, il governo ha già incassato 18 miliardi rispetto ai 330-350 miliardi di emissioni a medio-lungo termine attese per quest’anno. L’alta domanda gli ha consentito di restringere gli spread a sette e cinque punti base rispettivamente rispetto ai nove-otto iniziali. Essa è stata sintomatica del forte interesse che gli investitori internazionali continuano a riversare nei confronti dei titoli del debito pubblico italiano. Il Btp agosto 2035 (codice Isin IT0005631590) è stato emesso con cedola del 3,65% e a un prezzo di 99,577 con un rendimento lordo annuale del 3,733%. Il Btp green aprile 2046 (Isin IT0005631608) è stato emesso con cedola del 4,1% e a un prezzo di 99,465 con un rendimento lordo annuale del 4,181%.

Sempre via sindacato è stato collocato il nuovo decennale belga per un totale di sette miliardi a fronte di 89 miliardi di richiesta ed un prezzo di 99,652 che ha portato il rendimento al 3,141% con cedola fissata al 3,1%. Isin BE0000363722 con taglio minimo da un euro con multipli di uno.

Sul fronte delle aste regolari, la Germania ha offerto 4,5 miliardi in Schatz con scadenza dicembre 2026 e cedola 2%, mentre la Spagna si è attiva sul segmento a sei e 12 mesi.

In Germania Federal State of Lower Saxony ha collocato un bond dual tranche costituito da un titolo a cinque anni in euro (scadenza gennaio 2030) e a dieci anni (gennaio 2035). Il bond dual tranche ha visto 4,2 miliardi di ordini raccolti per la tranche a cinque anni e 1,9 miliardi per la tranche a dieci anni. Nel dettaglio, la società ha collocato presso gli investitori istituzionali due obbligazioni per l’importo di 1,5 miliardi di euro ciascuna. Prime indicazioni di rendimento per la scadenza in data 9 gennaio 2030 di +31 punti base sopra il tasso mid-swap, abbassate a +30 e di +43 punti base per la tranche a 10 anni. Nel dettaglio: cedola 2,50%, prezzo 99.916 e rendimento 2.518% per il bond a cinque anni (DE000A383XT2;) cedola 2,75%, prezzo 99,879 e rendimento 2,764% per il bond a dieci anni ( DE000A383XV8) Rating AAA e lotto minimo mille euro con multipli di mille.

German Federal State of Berlin sta collocando un bond a sette anni con scadenza gennaio 2032 e prime indicazioni di rendimento in area +35 punti sopra il tasso midswap di riferimento. In poche ore di collocamento gli ordini hanno raggiunto quota 2,6 miliardi di euro e lo spread è stato abbassato a +33 punti base. Ammontare offerto 1,5 miliardi di euro. Rating Aa1/AAA, lotto minimo mille euro con multipli di mille e Isin DE000A3513T6.

Tra gli stati internazionali il Cile ha emesso un dual tranche in euro e dollari, per la parte euro il totale emesso è di 1,7 miliardi con scadenza 2032 e cedola del 3,75%. Taglio minimo 100mila euro con multipli di mille, Isin XS2975303483 con rating A/A-; per la parte in dollari il totale emesso è di 1,6 miliardi con scadenza 2037 e cedola del 5,65% Isin US168863EE43 con taglio minimo di 200mila dollari con multipli di mille.

Secondo alcuni analisti, gli emittenti sovrani della zona euro venderanno 135 miliardi di euro in obbligazioni questo mese, circa il 10% del totale previsto per l’intero anno.

… e i nuovi collocamenti corporate sotto i riflettori

Tantissime emissioni corporate, laddove i tassi in calo spingono i gruppi finanziari a ritirare le obbligazioni sul mercato, con rendimenti alti e ad emettere nuovi titoli pagando un costo del debito sensibilmente più basso.

Generali, ha lanciato un’offerta di riacquisto su tre serie di obbligazioni subordinate per un ammontare complessivo in circolazione attorno a 2,5 miliardi di euro, con prima data di call o scadenza nel 2025/2026. Contestualmente, il gruppo emette nuovi bond subordinati Tier 2  green a tasso fisso con scadenza al 2035 e ammontare 500 milioni di euro. Le obbligazioni avranno scadenza 16 luglio 2035 e lotto minimo  200mila euro conn multipli di mille. Prime indicazioni di rendimento in area +195 punti sopra il tasso midswap di riferimento con ordini che già nelle prime ore della mattinata hanno superato 1,5 miliardi di euro per raggiungere 2,1 miliardi di euro. Lo sperad ifnale è stato fissato a +160 punti base. Cedola annua lorda 4,083%, prezzo 100. Rating Baa2/BBB+ e isin XS2971648725.

E’ andato molto bene il nuovo bond di General Motors, multinazionale americana nel settore automobilitstico. La società ha lanciato un bond senior a 6,5 anni in euro con ordini pari a più di tre volte: 2,9 miliardi per il bond in euro contro 850 milioni di euro, aumentati dai 750 milioni annunciati a inizio collocamento, a conferma del solido posizionamento della società sui mercati internazionali. Più in dettaglio, per la tranche con scadenza 14 luglio 2032 il rendimento è stato fissato a 133 punti base sul tasso midswap di pari durata dopo prime indicazioni di 165 e 135 punti. Nel dettaglio: cedola 3,70%, prezzo 99,892, rendimento 3,722%. Isin XS2975301438, rating Baa2/BBB e lotto minimo negoziabile 100euro con multipli di mille.

Enel ha collocato due bond ibridi con richieste arrivate per oltre 4,2 miliardi di euro. Il primo bond perpetual NC5.25 non ha scadenza e presenta una call a gennaio 2030 e prevede una cedola annuale (Isin XS2975137618). In avvio del collocamento, il rendimento si collocava al 4.875%  per poi scendere in chiusura a 4,375%. Il secondo bond perpetual NC8 non ha scadenza e presenta una prima call a ottobre 2032. La cedola è annuale (Isin XS2975137964). In questo caso il rendimento viaggiava in area 5,25% per poi scendere a 4,625%. I bond hanno un taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille e rating Baa3/BB+/BBB. Nel dettaglio: per il bond PNC5.25 il prezzo di emissione è stato fissato a 99,442 con cedola al 4,25% e rendimento 4,375%; per il bond PNC8, il prezzo di emissione è stato fissato a 99,18 con una cedola del 4,50% e rendimento 4.625%. Ammontare dell’emissione un miliardo di euro ciascuna tranche.

Doppio deal anche per Ttraton Finance Luxembourg, che ha lanciato un bond senior green dual tranche a tre e sei anni da complessivi 1,2 miliardi di euro con ordini pari a più quadruplo: 5,85 miliardi, a conferma del solido posizionamento della società sui mercati internazionali del credito. Più in dettaglio, per la scadenza più breve il rendimento è stato fissato a 115 punti base sul tasso midswap dopo prime indicazioni di 150 punti poi abbassato a 120 punti, mentre per la tranche a sei anni è stato fissato a 143punti base dopo prime indicazioni in area 175/180 punti, successivamente riviste a 150 punti. Ammontare di 700 milioni e ordini a quota 2,95 miliardi per la scadenza tre anni; ammontare di 500 milioni e ordini a quota 2,45 miliardi per la tranche a sei anni.  Nel dettaglio: la tranche con scadenza gennaio 2028 (Isin DE000A3L69X8) paga una cedola fissa del 3,375% e prezzo 99,714, la tranche con scadenza gennaio 2031 (DE000A3L69Y6) paga una cedola annua del 3,75% e prezzo 99.61. Rating Baa2/BBB e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.

Hera (Baa2/BBB+) ha collocato con successo un’obbligazione medio lunga: 500 milioni di euro con un bond green sulla scadenza 15 luglio 2031. Dopo prime indicazioni di rendimento in area +135/140 punti base sopra il tasso midswap, raccolti ordini per 2,3 miliardi, 4,5 volte l’importo emesso, ciò ha contribuito a fissare il rendimento finale a +98 punti. Nel dettaglio: cedola 3,25%,  prezzo 99,175 e rendimento 3,396%. Isin XS2967738597 e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Deutsche Lufthansa ha collocato un bond ibrido 30NC6 per investitori istituzionali. Come scadenza ha scelto 30 anni. L’obbligazione 30NC6 (XS2965681633) ha un ammontare di 500 milioni di euro. Le richieste hanno raggiunto i due miliardi e così, il bond ha potuto spuntare un rendimento alla scadenza più basso delle previsioni iniziali fissando uno spread finale di 5,25% rispetto al 5,75% iniziale. Sarà rimborsato in data 15 gennaio 2055, per cui presenta una durata di 30 anni, con possibilità da parte dell’emittente di richiamare il titolo al sesto anno. Stacca una cedola lorda fissa del 5,25% e prezzo 100. Rating BB/Ba1. Lotto minimo 100mila euro.

Unicredit ha annunciato il collocamento di  un bond dual tranche per investitori istituzionali. Come scadenza la banca ha scelto quattro anni e mezzo e otto anni: l’obbligazione 4.5NC3.5 senior non preferred e lobbligazione 8NC7 SNP. Per l’obbligazione 4.5NC3. è stato offerto un rendimento in area +130 punti base sopra il tasso midswap. Sarà rimborsato in data 16 luglio 2029, per cui presenta una durata di 4,5 anni, con possibilità da parte dell’emittente di richiamare il titolo a luglio 2028. Per l’obbligazione 8NC7 è stato offerto un rendimento di +170 punti base sopra il tasso midswap. Sarà rimborsato in data 16 gennaio 2033, per cui presenta una durata di otto anni, con possibilità da parte dell’emittente di richiamare il titolo al settimo anno. Il processo di book building  ha raccolto domande totali per circa miliardi di euro per le due tranche.  Lotto minimo 150mila euro con multipli di mille e rating Baa3/BBB-.

BPER Banca torna sul mercato obbligazionario avviando il collocamento via sindacato di un’obbligazione a 6NC5, non callable per cinque anni, da massimi 500 milioni di euro. Scadenza dell’obbligazione SNP fissata al 15 gennaio 2031, tuttavia l’emttente ha la facoltà di richiamare il titolo alla pari a gennaio 2030. Prime indicazioni di rendimento in area 165 punti sopra il tasso midswap di riferimento. Già nelle prime ore gli ordini hanno superato 1 miliardo di euro per arrivare a 2.75 miliardi di euro a fine collocamento. Il rendimento è stato rivisto e abbassato a +130 punti base. Nel dettaglio: cedola 3,625%, prezzo emissione 100 e rendimento 3,676%. Lotto minimo 150mila euro con multipli di mille. Rating BBB. Isin IT0005630147.

Danske Bank è tornata sul mercato obbligazionario riservato agli investitori istituzionali con un’obbligazione 8NC7 e ha fatto il pieno di ordini. La merchant bank ha avviato un collocamento da 750 milioni di euro, che dopo poche ore aveva già superato quota tre miliardi di richieste, quattro volte il valore offerto. Il rendimento è stato pertanto fissato a 90 punti base sul tasso midswap, in forte contrazione dai 120 punti comunicati inizialmente al mercato. Il prestito obbligazionario ha scadenza 14 gennaio 2033 e presenta una call esercitabile all’emttente a gennaio 2032. Isin XS2975081485, con taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille, cedola 3,25%, prezzo d’emissione 99,766 e rendimento 3,288%.

Credit Agricole ha emesso un bond garantito a nove anni con scadenza 1à febbraio 2034, rating Aa3 e prime indicazioni di rendimento in area 100/105 punti base. Sono stati raccolti ordini per 7 miliardi di euro e il rendimento è stato abbassato a +88 punti base sul tasso midswap. Il bond garantito (IT0005631491) offre una cedola annua lorda del 3,25%, prezzo 99.185 e rendimento 3.2355%.  Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila. Ammontare emesso 1 miliardo di euro. Rarting Aa3.

Banca Monte Paschi di Siena ha annunciato che eserciterà la call per il rimborso anticipato del bond subordinato Tier 2 con scadenza 22 gennaio 2030 (Isin XS2106849727). Ciò avverrà per l’intero importo di 400 milioni di euro emesso nel gennaio 2020 in favore esclusivamente degli investitori istituzionali. L’operazione avverrà in conformità al funding plan e nei fatti accorcia la durata dell’obbligazione di cinque anni. Il rimborso avverrà alla pari e includerà gli interessi maturati e non corrisposti agli obbligazionisti fino al giorno del pagamento.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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