Se i supporti (individuati nella Figura 1 sottostante) si sono rivelati un valido indicatore di trend per l’indice Ftse Mib, a riprova di quanto utile possa essere l’analisi tecnica anche nella sua semplicità, alla disamina dobbiamo aggiungere come si corra adesso il “rischio” che i prezzi partano all’insù in un incremento vorticoso e violento.
Fig 1. Future sul Ftse Mib – Grafico settimanale
Infatti il laterale sull’indice italiano ha un effetto: la sua rottura produce un movimento di portata tanto maggiore quanto maggiore è la sua durata. E questo laterale dura quasi da un anno… Vedremo dunque nel proseguo delle sedute se la rottura al rialzo è vera o fittizia. Di sicuro questo non è il punto più facile dove aspettarsi una nuova salita.
Più regolare nella sua salita è stato l’indice Dax che a un trend laterale ha sostituito un’ascesa continua. Ed è anche facilmente gestibile in quanto i suoi primi supporti, senza la rottura dei quali il trend non si ferma, si trovano adesso a 20.100 punti (Figura 2).
Fig 2. Future sul Dax – Grafico settimanale
A ruota segue l’indice Euro Stoxx 50, che anche “minaccia” un’accelerazione rialzista. Anche qui la gestione è semplice: il trend non risulta compromesso a meno che non venga rotto (in un certo modo) il primo supposto di 4.900 punti (Figura 3).
Fig 3. Future su Euro Stoxx 50 – Grafico settimanale
A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp