Asset allocation, oro e argento attesi sugli scudi. Ecco perchè

“Le prospettive per oro e argento nei prossimi mesi sembrano decisamente brillanti: l’aspettativa di ulteriori riduzioni dei tassi d’interesse da parte della Fed e di un dollaro più debole potrebbero rappresentare i fattori determinanti per l’aumento dei prezzi spot dei due metalli man mano che ci addentriamo nel 2025″. Ad affermarlo è Ned Naylor-Leyland, gestore del Jupiter Gold & Silver Fund di Jupiter AM, che di seguito spiega nei particolari la view.

Sulla base della parità del potere d’acquisto, il dollaro è sopravvalutato. Se questo si combina con la necessità di ridurre i tassi (gli Stati Uniti devono rifinanziare circa dieci trilioni di debito pubblico quest’anno con tassi a breve termine al 4,5%), vediamo allinearsi una serie di potenti fattori macroeconomici, che potrebbero far sì che l’argento segua l’oro verso nuovi massimi nominali record”.

L’oro in tutte le valute ha raggiunto nuovi massimi storici nel 2024, e quello stacco da 2150 dollari l’oncia a circa 2800 dollari l’oncia nella seconda metà dell’anno è stato alimentato dagli acquisti sui futures piuttosto che dalla partecipazione di investitori long-only.

“Quest’anno dobbiamo monitorare una eventuale partecipazione più ampia e la quota di metalli fisici detenuti negli ETF rappresenta un buon indicatore dell’interesse e del sentiment nel mondo degli investitori long-only. Quando questo cambiamento si verificherà in modo significativo, vedremo l’inizio di un altro importante rialzo per l’oro in dollari rispetto a tutte le valute fiat”, fa notare Naylor-Leyland.

Nel frattempo, l’argento resta appena sotto i 30 dollari l’oncia. Questo metallo ha toccato i 50 dollari l’oncia due volte in passato, nel 1980 e nel 2011. “Crediamo che l’argento, così critico per la tecnologia verde e l’elettronica, potrebbe finalmente superare quella storica barriera tecnica. I fondamentali della fornitura mineraria di argento rispetto alla domanda fisica e soprattutto industriale indicano un possibile repricing nel prossimo futuro. Si prevede che entro il 2030 la domanda di argento sarà il doppio della fornitura mineraria. Questa domanda è destinata a crescere, non solo in assoluto ma anche nell’ambito dell’Internet of Things e altre aree di crescita della digitalizzazione. Questo squilibrio, inoltre, non tiene conto del potenziale aumento della domanda di investimento per l’argento. La domanda di investimento è, naturalmente, la componente più potente e difficile da prevedere. La domanda di investimento in argento è attualmente trascurabile, tuttavia abbiamo visto dal modo in cui le criptovalute e le azioni come Nvidia e Microstrategy sono state scambiate nei dodici mesi precedenti che gli investitori sono attratti dai breakout tecnici record”, conclude Naylor-Leyland.

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