Commodity: una protezione contro l’incertezza di inizio 2025

“Con il 2025 iniziato all’insegna di una maggiore incertezza geopolitica, le materie prime offrono agli investitori la possibilità di posizionare i loro portafogli sia per la protezione che per la crescita”. Ad affermarlo è Albert Chu, gestore di risorse naturali di Man Group, che di seguito spiega nel dettaglio le ragioni della view.

Forse non sorprende che questa incertezza stia sostenendo alcune parti del mercato delle materie prime per le loro caratteristiche di investimento rifugio, mentre altre potrebbero essere destinate a un rimbalzo, con la domanda strutturale che ha la meglio sulle delusioni politiche.

Oro e argento rimarranno l’ultima protezione contro la crisi

Entrambi i metalli hanno registrato un’impennata nel 2024. Il prezzo dell’oro è salito di quasi il 30% e quello dell’argento di oltre il 20%, con gli investitori che hanno cercato investimenti rifugio in un contesto di tagli dei tassi d’interesse, di escalation dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina e di ritorno dell’amministrazione Trump, che ha riacceso i timori di una guerra commerciale con la Cina. L’argento è destinato a beneficiare non solo del suo ruolo storico di copertura del portafoglio, ma anche delle sue applicazioni industriali in settori come l’energia solare e l’elettronica.

Opportunità interessanti dagli auriferi

Se è vero che le azioni aurifere sono rimaste indietro rispetto all’oro per diversi anni, gli investitori dovrebbero ricordare che in mercati rialzisti per l’oro i titoli auriferi spesso sovraperformano la materia prima sottostante. Il rally dell’oro degli ultimi anni è stato unico, con le banche centrali che hanno acquistato oro fisico per diversificare i propri investimenti rispetto al dollaro USA, anche se i tassi di interesse stavano salendo. D’altro canto, i flussi di oro “di carta” sono stati costantemente negativi dopo il 2020. Questa tendenza si è mantenuta fino al 2024, quando i tassi hanno iniziato a scendere e i flussi hanno iniziato a tornare sul mercato dell’oro “di carta”. Riteniamo che questo possa essere un potenziale catalizzatore per la ripresa delle azioni dei metalli preziosi dalla loro relativa sottoperformance.

Rame: una storia a più lungo termine

La debolezza dello scorso anno, dovuta alle insufficienti misure di stimolo della Cina e al rallentamento del settore manifatturiero globale, ha mascherato la domanda strutturale che sta alla base del metallo. Il rame è essenziale per tutto, dalle infrastrutture per le energie rinnovabili al consumo energetico legato all’intelligenza artificiale. Man mano che il mondo si muove verso l’elettrificazione e la modernizzazione delle reti, il ruolo del rame diventa sempre più critico. Una ripresa dell’attività manifatturiera o una ricostituzione delle scorte cinesi nel 2025 potrebbero innescare un rally significativo.

Uno scenario misto per le altre principali commodity

Il gas naturale ha chiuso il 2024 con una nota positiva, grazie al clima più freddo. Le prospettive a lungo termine per il gas naturale nordamericano sono promettenti: i nuovi impianti di esportazione di gas naturale liquefatto (GNL) consentono di spedire il gas in eccesso per soddisfare la forte domanda dei mercati globali. Il greggio, invece, ha avuto delle difficoltà per effetto di un’offerta eccessiva e di una domanda tiepida, con le tensioni geopolitiche che non sono riuscite a perturbare i mercati in modo significativo.

Le fonti rinnovabili e l’energia elettrica rimangono interessanti nonostante i rischi politici, sotto la spinta dell’accelerazione dell’adozione dell’intelligenza artificiale e della crescente urgenza legata alla scarsità di energia.

 

 

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