Nel panorama finanziario attuale, gli investitori che lo scorso anno hanno scelto di puntare sui titoli tecnologici statunitensi hanno visto ritorni positivi, grazie alla solidità di molte aziende, che seguono traiettorie di crescita consolidate. Tuttavia, la domanda sorge spontanea: è il momento di abbandonare i mercati azionari europei per concentrarsi esclusivamente su quelli americani? Secondo Tilo Wannow, portfolio manager del fondi ODDO BHF Polaris Balanced di Oddo Bhf, la risposta non è affatto scontata. “Anche l’Europa ha aziende innovative che contribuiscono alla crescita globale”, sottolinea Wannow, mettendo in evidenza il potenziale del mercato europeo, spesso sottovalutato rispetto agli Stati Uniti.
L’intelligenza artificiale e le opportunità in Europa
L’innovazione europea, in particolare nel settore dell’intelligenza artificiale (IA), gioca un ruolo cruciale nel panorama degli investimenti. “Ci sono aziende europee che sono posizionate lungo l’intera catena del valore, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale”, osserva Wannow. Le aziende come Capgemini e Accenture, che operano nel settore dei servizi IT, sono fondamentali per l’implementazione e la scalabilità delle applicazioni IA. “Al contempo, aziende come RELX, Wolters Kluwer ed Experian sono all’avanguardia nell’analisi dei dati, fornendo strumenti essenziali per ottimizzare l’uso delle tecnologie di IA”, aggiunge il portfolio manager.
Anche il settore delle infrastrutture gioca un ruolo importante. “Schneider Electric, ad esempio, fornisce la base tecnologica necessaria per lo sviluppo delle tecnologie IA”, continua Wannow, evidenziando l’importanza di scegliere aziende con una solida posizione di mercato, capacità innovativa e potenziale di crescita a lungo termine.
L’impronta globale delle aziende europee
Una delle chiavi per il successo degli investimenti europei risiede nella forte presenza globale di alcune aziende, che diversificano ampiamente i propri ricavi. Wannow sottolinea che società come Schneider Electric, RELX e Wolters Kluwer sono esempi di realtà che operano su scala mondiale. Schneider Electric, ad esempio, genera il 32% dei suoi ricavi in Nord America, mentre RELX ottiene il 60% delle sue vendite in Nord America. Questa diversificazione geografica conferisce alle aziende una maggiore resilienza alle fluttuazioni economiche, rendendole adatte a portafogli di investimento globali.
Il settore assicurativo e il lusso: stabilità e rendimenti
L’analisi di Wannow non si limita però solo alla tecnologia. Anche settori tradizionali come quello assicurativo e del lusso possono offrire opportunità interessanti. “Il settore assicurativo è tradizionalmente un’asset class solida, in grado di garantire rendimenti stabili anche in tempi di incertezza economica”, afferma il portfolio manager. Secondo le previsioni per il 2025, società come AXA, Allianz SE e Zurich Insurance Group potrebbero offrire solidi ritorni, con dividend yield rispettivamente del 6,7%, 5,7% e 5,0%.
Anche il settore del lusso continua a dimostrarsi resistente. “Marchi come Louis Vuitton e Moët & Chandon vantano una forte fedeltà al marchio e una domanda in crescita per prodotti di alta gamma”, aggiunge Wannow, evidenziando come il mercato del lusso abbia saputo navigare anche le difficoltà economiche globali.
Flessibilità e redditività nelle mid-cap
Non mancano infine le opportunità nel segmento delle mid-cap, le società a media capitalizzazione. Queste aziende, grazie alla loro flessibilità e alla specializzazione nei loro modelli di business, offrono un elevato potenziale di crescita. Wannow cita esempi come Lifco AB, Diploma PLC e IMCD NV, che vantano un elevato ROCE (Return on Capital Employed), rispettivamente del 20%, 17,5% e 16,2%.
Un portafoglio equilibrato per il futuro
La strategia d’investimento di ODDO BHF, come spiega Tilo Wannow, si basa su un mix equilibrato di società con un’impronta globale, modelli aziendali stabili ed elevata redditività. La selezione mirata consente di costruire un portafoglio sostenibile, che punta a una crescita duratura e rendimenti stabili, tenendo conto dei rischi macroeconomici e di quelli specifici del mercato. “La chiave è selezionare aziende con una solida posizione di mercato e un forte potenziale di innovazione, sia negli Stati Uniti che in Europa”, conclude Wannow.