Ecco perchè il ciclo di riduzione dei tassi è destinato a continuare

A febbraio, il mercato del lavoro negli Stati Uniti ha registrato un aumento di 151.000 posti di lavoro, un dato leggermente inferiore rispetto alla previsione di 160.000, ma comunque superiore al mese precedente, quando l’occupazione era cresciuta di 125.000 unità, rivisitato al ribasso. Secondo Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS GWM, “la crescita dei salari annuali medi è aumentata del 4,0%, più velocemente rispetto al 3,9% registrato a gennaio”. Nonostante questo dato solido, Haefele sottolinea che “l’esito non ha dato un impulso urgente per un allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve” nella sua riunione prevista per il 19 marzo.

In un contesto di crescita stabile ma moderata, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che “l’economia degli Stati Uniti continua a trovarsi in una buona posizione” e che non è necessario “affrettarsi” a tagliare i tassi. Ha anche definito il mercato del lavoro “solido”, un segnale che non giustifica cambiamenti immediati nella politica monetaria.

Nel frattempo, l’attenzione si sposta anche verso la Bce, che potrebbe essere prossima a fermare il ciclo di riduzioni dei tassi di interesse. L’istituto centrale dell’Eurozona, infatti, ha recentemente annunciato un taglio di 25 punti base, con l’indicazione che la sua politica monetaria sta diventando “significativamente meno restrittiva”. Questo cambiamento di tono, meno aggressivo di quanto inizialmente previsto, arriva dopo l’annuncio di un piano di spesa tedesco che potrebbe dare un impulso significativo alla fiducia dei consumatori e delle imprese.

Tuttavia, nonostante i segnali più cauti da parte della Bce e della Fed, secondo Haefele “crediamo che il ciclo globale di allentamento continuerà”. La recente discesa dei dati economici statunitensi, come l’aumento del tasso di disoccupazione al 4,1% e il numero di persone che lavorano part-time per motivi economici, indica che la domanda di lavoratori sta raffreddandosi. Inoltre, la crescita moderata suggerisce che le aspettative di un futuro abbassamento dei tassi siano realistiche, con il mercato che prevede un taglio di 75 punti base da parte della Fed entro la fine dell’anno.

In Europa, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha fatto riferimento all’incertezza “fenomenale” che affligge l’economia della zona euro, mentre i rischi di escalation nelle tensioni commerciali potrebbero influire negativamente sulla crescita. Nonostante ciò, secondo Haefele, la BCE potrebbe essere incline a mantenere le sue opzioni aperte, senza compromettersi in un’inclinazione particolarmente aggressiva.

Le politiche monetarie anche in altre aree del mondo potrebbero seguire una direzione simile. La Banca Nazionale Svizzera (Bns) e la Banca d’Inghilterra (BoE) sono attese a tagliare i tassi nei prossimi mesi, con la Bns che potrebbe ridurre ulteriormente i tassi di 25 punti base già a marzo, mentre la BoE è meno propensa a un cambiamento immediato.

In un contesto globale di tassi bassi, Haefele consiglia agli investitori di cercare fonti di reddito più diversificate e durevoli. “Riteniamo che obbligazioni di alta qualità e investment grade offrano un rischio-rendimento interessante”, afferma, aggiungendo che le strategie diversificate di reddito fisso, prestiti senior, credito privato e strategie di reddito azionario sono particolarmente attraenti. Con l’aspettativa che i ritorni sui contanti continuino a diminuire, gli investitori sono invitati a considerare anche un certo livello di rischio di mercato o di credito per migliorare i rendimenti.

In un capitolo separato che ha catturato l’attenzione di Haefele, si segnala che Mark Carney, ex governatore della BoE e due volte banchiere centrale del G7, è stato nominato candidato premier del Canada. Carney, che si è distinto per la sua carriera in banca d’investimento e in politiche monetarie internazionali, ha vinto la corsa alla leadership del Partito Liberale. Questo avviene in un momento di crescente tensione commerciale tra Stati Uniti e Canada, con Carney che ha promesso di mantenere i dazi sulle merci statunitensi “fino a quando gli americani non mostreranno rispetto”.

Le prospettive economiche globali restano incerte, ma con una tendenza comune tra le principali banche centrali: una cautela nell’adozione di misure monetarie troppo restrittive. Con la Fed e la Bce che mantengono una politica relativamente accomodante, e con l’attesa di riduzioni dei tassi anche da parte della BoE e della Bns, gli investitori dovranno essere preparati a un contesto di tassi di interesse bassi, ma anche a possibili opportunità di reddito diversificato.

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